Costruzione Forno a Legna

Il sogno di una vita

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    L'umile Cella di Notturno_Italiano

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    Cari Fratelli,

    oramai sono anni che "impizziamo" per la pizza.

    Se non fosse per il nostro confratel-Marko, staremmo ancora cuocendo nei vecchi Ferrari a manovella, nati per scongelare.

    Il suo aiuto è stato un contributo formidabile per nutrire il nostro entusiasmo e per farci ottenere dei risultati che, altrimenti, ci saremmo solo sognati.

    Pur tuttavia, il forno a legna resta un sogno per ciascuno di noi e per me, forse, più di tutti.

    Come alcuni di voi già sanno, sto aspettando da settimane i muratori e, infine, sembra che sia arrivato il momento.

    Ho deciso, dunque, di inserire nel forum ogni fase del mio progetto.

    Da ora e sino alla conclusione (spero) felice.

    Cominciamo dalla location.

    Io abito in una palazzina a due piani, condivisa solo da 3 famiglie (la mia compagna e le famiglie dei suoi due fratelli).

    Inizialmente avevo pensato di realizzare una tettoia-veranda, ma poi il Comune mi ha scoraggiato, sicché ho cambiato "bersaglio".

    Davanti alla palazzina c'è un piccolo piazzale, al centro del quale c'è il tavolo di legno che usiamo per le nostre cene di gruppo, soprattutto nella bella stagione e nei week-end, grazie al mio fido barbeque, al vicino macellaio di fiducia e a qualche ricetta pescata sul web (vi devo parlare, prima o poi, del mio strepitoso "Pollo Kamasutra", che riscuote un successone sempre e ovunque!).

    Qualche tempo fa ho fatto delle foto suggestive del posto (purtroppo la lunga esposizione e la mancanza del cavalletto hanno nuociuto parecchio alla messa a fuoco) e le inserisco, così da darvi un'idea.



    Non percuotetemi troppo duramente, fratelli, per la qualità delle foto.

    Comunque, lo spazio è quello nell'angolo a destra, sotto il lampione (anzi, esattamente AL POSTO del lampione, che andrà tolto), nel punto esatto in cui ora c'è quella pianta in vaso, tra le due panchine.

    Il forno verrà con basamento alto 100 e sopra insisterà la cupoletta.

    La bocca verrà posizionata rivolta verso l'angolo del basamento.

    Lo stile del forno da me scelto dovrebbe essere qualcosa del genere.



    Voi che ne pensate?

    Se tutto va bene, martedì o mercoledì arrivano gli operai.....

    Vi confesso che sono un po' inquieto.

    Devo aggiungere, che al momento sono già in possesso di un guscio prefabbricato di refrattaria, tipo questo:



    Dovrò realizzare prima un sostegno, poi il basamento e infine montarvi sopra la cupola (che a me è divisa in due semi-gusci), completandola con un idoneo isolamento e con la finitura sul tipo di quella della foto sopra.

    Consigli?

    Suggerimenti?

    Danze propiziatorie??

    Frat'Ettorre


     
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    Signore & Signori..... IL MURATORE!

    Si chiama Michele, è rumeno, è forte come Ercole e bello come Giasone.

    E DA OGGI LAVORA QUI!

    Sicché, commosso sin quasi alle lagrime, posso, alfine, pronunciare la fatidica frase:

    PRIMO GIORNO DI LAVORO



    Frasi storiche a parte, devo confessare che di lavoro se n'è visto poco, però, tutto sommato un po' di cose interessanti sono emerse. Vediamole.

    1) Ho fatto le foto della location! Finalmente inizio un lavoro senza dimenticarmi di fotografare il "PRIMA"!

    Ed eccovi la situazione:

    Il nostro giardino ha una zona, davanti i due ingressi, di mattonato e, intorno, una zona di terra, delimitata da un muretto di circa 50 cm. di altezza (questo perché la proprietà è posta in leggera pendenza, infatti sul retro della casa la terra va in discesa).

    Ho deciso di posizionare il forno nel punto in cui il muretto forma un angolo retto, così da potervi poggiare sopra il resto del forno, facendo in modo che il muretto già esistente funga da rinforzo alla struttura e le conferisca solidità.

    Vista del giardino dal cancelletto di ingresso: (in fondo, dopo le due panchine che si vedono sulla destra, c'è l'angolo di cui vi ho detto)



    Vista del giardino - Ecco l'angolo del muretto in cui verrà posizionato il forno:




    Vista del giardino - Ecco l'angolo del muretto in cui verrà posizionato il forno:


    Ed ecco la sagoma di cartone fatta attorno al forno, tenendo conto anche di circa 10 cm. che verranno aggiunti per l'isolamento.



    Ed è ora che io Vi presenti........ Mesdames et messieurs, IL FORNO!



    Diametro esterno 90 cm
    Interno 80 cm

    Quella "cosa" che vedete sopra è una prova di un mosaico che lo coprirà quando sarà terminato. ;)

    Eccolo, visto di fronte.



    Guardate che bocca.......



    Spero ch'ei la solleverà spesso, dal suo "fiero pasto"..... ;)

    Bene!

    Per ora è tutto qui.

    Inutile elencare il materiale comperato, e queste quisquilie....

    Ci vediamo domani per la prosecuzione.
     
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  3. fornoalegna
     
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    Ollallah!!!!! ci siamo ,ora finalmemte hai qualcosa a cui pensare...vogliamo vedere anche la foto di Michele, non il pizzaiolo ma il Giasone con la forza di Ercole....ci vorrà un po' di tempo ma poi tutto sarà più bello. Certo se ti compravi il forno da cucina di Barby, facevi prima....
    Un desiderio e una raccomandazione: quando esco dall'ospedale venerdì voglio vederlo finitooooooooooooo
    tra omonimi.... tra me e il tuo forno, siamo entrambi "fornoalegna"
     
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    Primi dubbi:

    1) il termometro??? :o: :o: Dove glie lo metto il termometro? :rolleyes: :rolleyes:

    Io avrei pensato di fare una cosa "strana", delle mie, insomma: DUE termometri (oppure uno con due sonde).

    Una sonda la piazzerei sotto il forno, con il sondino che esce a raso, affogato nel piano di cottura, così da dirmi QUELLA temperatura.

    L'altra sonda, invece, la infilerei nella volta, così da avere la seconda temperatura.

    Domanda: quanto è inutile questa cosa, in una scala da 0 a 100, considerato che non c'è modo (che io sappia) di regolare le due temperature separatamente?

    Boh..... comunque, vedrò di trovare questo termometro "strano"....

    Dubbio numero 2: la lunghezza della canna fumaria.

    Allora..... io, dal montaggio della mia stufa di ghisa, ho serbato e custodito alcuni tubi della canna fumaria.

    Sono di metallo pesante (non il solito lamieraccio) e sembrano verniciati a fuoco.

    Avrei pensato di metterne DUE pezzi: uno corto, da 50cm direttamente affogato nella malta che circonderà il forno e l'altro, invece (lungo un metro), infilato sul primo, in modo da poterlo rimuovere facilmente (per le ordinarie manutenzioni), lasciando un troncone molto corto sul forno, cosìcché, magari, potrei ricoprirlo con un telo senza oscene "protuberanze".

    Che ne pensate?

    CITAZIONE (fornoalegna @ 22/3/2011, 15:57) 
    Ollallah!!!!! ci siamo ,ora finalmemte hai qualcosa a cui pensare...vogliamo vedere anche la foto di Michele, non il pizzaiolo ma il Giasone con la forza di Ercole....ci vorrà un po' di tempo ma poi tutto sarà più bello. Certo se ti compravi il forno da cucina di Barby, facevi prima....
    Un desiderio e una raccomandazione: quando esco dall'ospedale venerdì voglio vederlo finitooooooooooooo
    tra omonimi.... tra me e il tuo forno, siamo entrambi "fornoalegna"

    :( Il "forno di barbie" :( :( :(

    Che cosa ignominiosa.....

    Non è carino alludere alle dimensioni, sai? <_<

    Quando esci dal "postaccio", ti farò trovare le foto di Michele (il muratore Giason-Erculeo) e di Michele (il Pizzaiuolo napoletano)!

    Tze'!

    :lol: :lol: :lol:
     
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  5. jaws
     
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    maniaco.... i 2 termometri sono da maniaco !!!!!

    dai ne basterebbe uno poi imparerai a conoscere il tuo forno con il tempo come tutti , tu sai che appena il forno entra a regime io mi trasferisco vicino casa tua ..... image image image

    e aggiungo...non avrai piu' scuse per la mako,...
     
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  6. fornoalegna
     
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    non c'era allusione alle dimensioni, ma solo alla velocità di acquisizione....e senza dipendere da Giasonercolerummenige
    Il termometro???? ok per la platea, per la volta noooooooooooo!!! nel mio forno è posizionato alla destra della bocca del forno a 20/30 cm. dal piano (quindi a mezza altezza rispetto alla volta della cupola).
    I termometri ( e la sonda) sono molto utili, se una pizza ti viene bruciata sotto e la sonda ti segnala ics gradi, abbassa la temperatura con una spolverata di sale sulla platea. inforna di nuovo e poi prendi nota della temperatura ottimale. il temometro messo di lato alla bocca del forno, se vuoi la napoletanna, deve segnare almeno 400°C.
    Sui tubi della canna fumaria non saprei, capisco solo altri tipi di protuberanze..
    Quelli verniciati non andrebbero annegati nell'impasto, semmai quelli di acciaio inox sono più indicati.
    A questo punto esigo lo "ius primae pizzae".

    Fornoalegna
     
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    SECONDO GIORNO



    Bene, stavolta è andata un po' meglio.

    Le interruzioni sono state di meno e i lavoro hanno proceduto più alacremente (anche se non a tamburo battente, eh...).

    Abbiamo cominciato a mettere i blocchetti di cemento, che creeranno i muretti di sostegno.

    Ecco i primi due (quelli fondamentali, da loro dipende tutto il resto, sicché ti vengono lì per lì mille dubbi e non ti decidi mai a dare il via)....

    Come che sia, alla fine mi son deciso.

    Eccoli.

    image

    Quei fili che spuntano dall'angolo alimentavano il lampioncino che prima stava lì.

    Li ho conservati e li userò per sistemare una presa di corrente nel vano sotto il forno.

    Utile, no?

    Si vede troppo da vicino?

    Niente paura, eccoli nel loro “ambiente naturale”.

    image

    Le zeppette che vedete sotto i blocchetti sono risultate essenziali per metterli in bolla (cosa che, a detta di Michele, deve considerarsi, senza discussione alcuna, come Legge Fondamentale dell'Universo: “La Messa in Bolla”).

    Dopo una serie infinita di colpetti di qua e colpetti di la, i blocchetti sembravano esausti e si sono arresi al loro destino.

    Le assicelle di legno, inchiodate nel muretto, fungono da guida per i piani successivi dell'erigendo “grattacielo”.

    La malta mista a cemento, che vedete sopra, ha tirato per un paio d'ore, prima che fosse pronta al “secondo piano”.

    Ecco, ora, il cantiere, da un'altra angolazione.

    image

    Intanto che la malta tirava, Michele è andato a finire un lavoretto da mio cognato, rimasto in sospeso (era il lavoretto che era sospeso, non mio cognato...), sicché, un paio d'ore dopo, si avvicinava mezzodì, Michele aveva lavorato (anche da me........ ) e aveva fame.

    Mi sembra giusto, no?

    Così sono uscito e sono andato a comperargli un panino (anzi, “Meglio due”, come ha suggerito Michele..... “E anche una Peroni da 66cl”, come ha saggiamente concluso...), in un posticino lì vicino.

    A questo punto, voi giustamente comincerete a pensare che io affamo i lavoratori e li tengo a regime di birra&panino (o “paninI”) nel più bieco stile vetero-capitalista, me l'immagino!

    A scanso, dunque, di ingiuste accuse, ecco la foto del “posticino” in cui ho reperito il parco desco di Michele.

    image

    Fa effetto, eh?

    Beh, sappiate, miei ingiusti e feroci detrattori, che i DUE panini erano all'altezza del locale.

    Contenevano circa mezzo chilo di porchetta alla brace.

    Non vi metto le foto perché vi amo e non voglio che soffriate troppo.

    Bene!

    Dopo circa 10 minuti, i due panini, il mezzo chilo di porchetta, la birra da due terzi, un caffé e la sigaretta erano un bel ricordo.

    Il lavoro, a questo punto, diventa una questione di via di fuga da uno “sciopone” overcalorico.

    image

    Le nuvole costituiscono un fattore essenziale per la Divinità, dico bene?

    Queste qui, in particolare, erano nuvole di polvere, ahinoi, che il ruggente Michele provocava tagliando a misura i blocchetti di cemento.

    Ed ecco Michele.

    image

    Ve l'immaginavate magari un pelino appesantito?

    Sbagliavate.

    Quell'uomo macina tutto: lavoro, porchetta, birra e, se non state accorti, anche voi.

    Bene! Anche il secondo piano del muretto è finito.

    Il terzo è stato solo un mero ripetersi di una storia già conosciuta.

    Non resta che mettere i tavelloni sopra i muretti!

    Detto fatto!

    image

    Altra angolazione:

    image

    Altra ancora:

    image

    Campo lungo:

    image

    Ah! In questa foto vedete il forno con l'accrocchio che gli servirà per la canna fumaria (di cui vedete anche il primo tratto).

    Il rivestimento isolante del forno abbraccerà la parte bassa della canna, di cui spunterà, dunque, solo un breve tratto.

    Valuterò dopo se (come credo) si renderà necessario aggiungere un altro tratto di canna fumaria prima di sistemargli il cappello.

    Ora verifichiamo se il basamento potrà ospitare (per dimensioni) il forno.

    Basamento:



    Basamento con sagoma:



    Perfetto!

    Direi che ci siamo.

    E direi anche che per oggi abbiamo concluso e possiamo considerarci soddisfatti.

    Domani è un altro giorno.

    E sono anche altri due panini con la porchetta........

    (E io continuo la mia dieta.......!!!!!!!!!!! @§#%%$$!!!!!!)

    PS: se voi credete che io abbia la minima idea di come verrà la gettata di cemento su questo basamento, beh, sappiate che state commettendo un clamoroso errore.

    A Domani.

    Edited by Notturno_Italiano - 23/3/2011, 18:53
     
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  8. framarKo
     
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    Caspiterina, il lavoro procede spedito, qui i giochi si fanno duri, dovrò a questo punto attrezzarmi anch'io se voglio provare a competere. Una mezza idea ce l'ho già, un mio amico ha un fornetto per cuocere la ceramica che non usa più, 1100°..... che dici basterà per la maKo.
    Già mi immagino le tavolate che organizzerai quest'estate. Bravo Frat'Ettorre, buon proseguimento. fra-marKo

    p.s. I cavi elettrici l'avrei fatti passare in un flexson, non si sa mai dovessi passare dei cavi per un tele per le "comande"
     
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    fra' marko-okkio-di-falko.

    E' che appena lasci il controllo del gioco, Michele ti frega.

    cmq il flex è due cm sotto l'intonaco, per cui..... ;)

    A domani per il resto.

    PS: quel forno per le ceramiche LO VOGLIO!!!

     
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    TERZO GIORNO
    La Colata



    Fratelli miei carissimi, fare una gettata di cemento è una faccenda lunga, laboriosa, spesso noiosa e anche appagante, ma soltanto alla fine.

    Gran parte del lavoro è una faccenda di carpenteria, in cui casa, giardino e dintorni (vicini compresi, inconsapevoli donatori) vengono saccheggiati di ogni asse e assicella che possa, anche lontanamente, sfamare l'appetito disumano della cassaforma.

    Ci siamo lasciati ieri, con i tavelloni posti a mo' di tetto.

    Stamane Michele mi ha guardato dritto negli occhi e con due parole mi ha spedito a comperare sacchi e sacchi di sabbia, cemento, argilla espansa, breccia e altri fogli di rete elettro-saldata.

    Dopo di che, s'è armato di sega, martello (in puro stile "Thor") e chiodi e fischiettando un antico e poco conosciuto motivetto rumeno, ha preso a segare, inchiodare, martellare, schiodare, rimartellare.....

    Ecco le foto:

    Armare la cassaforma:

    image

    Ecco un dettaglio:

    Il cemento verrà colato, misto a sabbia, argilla e ghiaietto, in ogni spazio e interstizio della struttura, colando nei giunti, nei fori dei blocchetti, nei buchi dei tavelloni, fino a formare un corpo unico, rigido ed estremamente solido.

    Lo spazio che vedete in questa foto serve proprio a questo.
    image



    Si noti che si usa di tutto.

    Ho salvato il violino di mio zio solo minacciando Michele con la mazzetta da 1 Kg.
    image


    Qui Michele, munitosi di accuratissimi strumenti tecnologici, brandisce un laser per tagliare le assi con la corretta inclinazione di 45° e con la lucidatura a specchio delle superfici.
    image



    Verifica della tenuta della cassaforma.

    image

    Colpo su colpo, la faccenda cresce....

    Ecco pronta quella che oramai sembra la chiglia di una nave.

    image

    Anche oggi vi risparmio la porchettata e il caffé.

    Ma ce la meritiamo una sigaretta, no???

    E che cavolo.....



    Ora viene la parte dura.....

    Sabbia, cemento, ghiaia e argilla espansa vanno impastati. Non volendo insozzare troppo il pavimento, s'è deciso di farlo nella carriola..... ce ne sono volute quattro...... una roba da operai delle piramidi.

    image


    Dalla carriola alla chiglia della nave..... a colpi di cofana, una dopo l'altra.

    image

    Dopo 3 o 4 carriole di carico, la nave è bell'e pronta a salpare, con la linea di galleggiamento pericolosamente a filo d'onda e con il bompresso ritto e ben cazzato.

    La croce che vedete serve a tenere ferme le assi, anche sotto il peso dell'impasto, a scanso di brutti scherzi.......

    image


    Gli Dei sono i capricciosi padroni del nostro destino, si sa.

    Gli dei della Pizza, poi, sono più capricciosi degli altri!

    Meglio rabbonirli e ingraziarseli in tutti i modi.

    Michele mi raccontava che anticamente, in Romania si mettevano delle galline ancora vive nella colata di cemento......

    Noi italiani, che non amiamo queste crudeltà, abbiamo ricevuto istruzioni dalla presidenza del consiglio che è meglio pagarle. In contanti.

    Sicché....


    image

    Pronta!

    image

    Ora, per qualche giorno, i lavori resteranno fermi.

    La colata dovrà rassodarsi e consolidarsi.

    Ho ricevuto istruzioni severissime di innaffiarla mattino e sera, pena la formazione di crepe.

    E così farò.

    I lavori, se tutto va bene, riprenderanno mercoledì.

    Buona pizza!

    Edited by Notturno_Italiano - 25/3/2011, 04:26
     
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  11. fornoalegna
     
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    Eccomi.........sono uscito di proposito dalla clinica dove ero ricoverato, per vedere lo stato avanzamento lavori.Vedo che procedere bene anche se le porchette in zona Castelli Romani cominciano a scarseggiare....Qui si tralascia l'arte edile per dedicarsi all'arte culi-in-aria...
    Me ne torno in clinica.
    Fornoalegna
     
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    La gettata di cemento si è consolidata bene.

    Ho bagnato mattina e sera, religiosamente, per evitare fratture e oramai sembra pronta.

    I lavori dovrebbero riprendere domani, ma sono in dubbio: le previsioni del tempo sono incerte.

    Mi sa che rimando a giovedì.

    Frat'Ettorre
     
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    Bene!

    Domani Michele Il Vikingo riprenderà i lavori!

    Ho controllato la faccenda della coibentazione sul sito di Alfredo Neri (ottimamente strutturato e ricco di utili info www.alfredoneri.com/Forni.htm) e mi sto lambiccando il cervello.

    A sentire Neri, la coibentazione andrebbe fatta così:

    1) guscio (5 cm)
    2) malta refrax (6 cm)
    3) fibroceramica di (2-4 cm)
    4) vermiculite (10-15 cm)
    5) sabbia e cemento (3-4 cm) (protezione dalla pioggia)
    TOTALE: da 26 a 37 centimetri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Un'ENORMITA'!!!!!!!!!!!!!!!

    io mi sentivo già un eroe a prevedere 15 cm di spessore totale e adesso, preso dal solito attacco di panico, mi sto scervellando per creare una stratificazione alternativa a quella di Neri (mannaggia a lui!), che sia migliore di quella che avevo inizialmente immaginato.

    Sto pensando di fare così:

    1) guscio (5 cm)
    2) malta refrax (4 cm)
    3) fibroceramica di (4 cm)
    4) vermiculite mista a refrax (5 cm)
    5) Strato esterno piastrellato a mosaico (2 cm) (protezione dalla pioggia)
    TOTALE: 20 cm

    Mi andrebbe anche bene, che ne dite? Sarà sufficiente?

    Anche perché lo strato di 20 cm sarebbe perfetto, visto in sezione, attorno alla bocca del forno, in quanto potrei coprirlo con mattoncini, che si ritroverebbero benissimo con quella misura di sezione, da coprire.

    Che ne pensate?

    PS: Alfredo Neri (che Santa Patata glie le faccia pagare tutte) sostiene che oltre al massetto di cemento, dovrei coibentare anche la base del forno con 20 cm di mattoni refrattari.

    E che cacchio!!!!!!!!!!!!

    Non posso.

    Il forno finirebbe ad un'altezza tale che per lavorarci avrei bisogno di un paio di scalini!

    Sicché, per il fondo, io avrei trovato questa "geniale" soluzione: coibento il piano di cottura da sotto! Sotto il massetto!

    Ho tutto lo spazio che voglio, visto che c'è il vano per la legna, eppoi è del tutto al riparo sia dalla pioggia che dallo sguardo.

    Ci metto un bel pannellone da 10 cm di lana di roccia per alte temperature (inutile metterci la fibroceramica anche li'!) e ciccia!

    Certo che, a voler ascoltare Alfredo Neri, il mio fornetto avrebbe una sezione pari a quella del Titanic....... 'ccisua....... :angry: :angry: :angry:
     
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    Aggiornamento dell'ultim'ora.

    Sono in piena "ebollizione" da scelta.

    Le mie paranoie, oramai, sono affette da paranoia..... :wacko:

    1) ho scandagliato decine di rivenditori su Roma e nessuno ha disponibili pannelli di fibroceramica.... ekkekkazz!
    Vabbeh, ripiegherò sulla lana di roccia, che ha una resistenza al calore molto vicina alla fibroceramica e aumenterò lo spessore a 50 mm.

    2) ho deciso che il piano del forno va coibentato di più.
    Non posso rischiare: aumenterò l'altezza del piano di 5-6 cm, realizzando un piano di mattoni refrattari, da posizionare sulla gettata di cemento.
    Un ulteriore isolamento lo otterrò coibentando il piano dalla parte inferiore, come avevo già deciso.

    Se non basterà, vendo casa e mi trasferisco a fare il fattore alla casa di montagna di Fra' Vitto'!
     
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    QUARTO GIORNO



    Stamane abbiamo disarmato in fretta e furia la cassaforma, schiodato ogni singolo chiodo e recuperato le assi.

    Ecco come si presenta il massetto di cemento, disarmato.

    image

    Un bel monoblocco, eh?

    Eppure, come ho deciso in zona Cesarini, non basterebbe a isolare convenientemente il forno e a evitare la rapida dispersione del calore.

    Ci vuole uno strato di mattoni refrattari.

    Almeno uno strato!

    E così.... stamane son corso a comprarne 60.

    E piano piano abbiamo cominciato a posizionarli "a secco", perché vanno messi in modo da creare un unico cordolo tondeggiante e si devono rispettare proporzioni e distanze tra i mattoni.

    Tra l'altro, visto che quel benedetto/maledetto A. Neri mi ha così tanto terrorizzato per l'isolamento, ieri avevo anche deciso di aumentare la sezione dell'isolamento del guscio.

    Ma questo vuol dire anche che la base, inizialmente progettata per un isolamento da 10 cm, doveva essere ampliata di almeno altri 5-8 cm su ogni lato, per ospitare la sezione maggiorata dell'isolamento esterno.

    Come ampliare una base fatta di cemento armato?

    SEMPLICE! (come mi ha fatto notare Rita con un sorriso a metà tra genio e perfidia...)

    Apponendovi i mattoni in modo che fuoriescano qualche cm ciascuno, creando, così, quel piccolo ampliamento che ci serviva!

    Ed ecco come abbiamo cominciato a sistemarli.

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    Ovviamente, dovendo realizzare un bordo esterno arrotondato, abbiamo dovuto scheggiare tutti gli spigoli interni dei mattoni.

    E questo spiega gli occhiali di protezione di Michele: le schegge dei refrattari sono raggi laser!

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    Visto che lavoro???

    Uno ad uno, quasi tutti hanno avuto bisogno di questo trattamento, che è stato preferito all'uso del frullino per evitare polvere sicuramente poco salutare per tutti noi.

    Piano piano, il bordo di mattoni comincia a prendere forma.

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    Che ne pensate?

    Sufficientemente regolare la curva, no?

    Considerato che è stato fatto tutto a occhio.......

    L'orgoglio spiega la foto da un'altra angolazione.

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    Dopo di che, una volta fatte tutte le migliaia di micro-aggiustamenti, necessari per allineare perfettamente i mattoni, si è passati al fissaggio mediante malta refrattaria.

    Prima quelli esterni e infine quelli interni.

    Ecco il lavoro finito.

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    Ed ecco, visti dall'alto, come si presenta il piano una volta riempito.

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    E' ben più ampio di quello precedente e ospiterà comodamente anche il mio forno super-isolato.

    Ultimo lavoro: una colata di malta refrattaria, molto liquida, a riempire tutti gli interstizi.

    Et voilà!

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    E anche per oggi abbiamo finito.

    Domani, se tutti gli Dei si distraggono un po', posizioneremo, FINALMENTE, il guscio sul suo piedistallo.

    Non vedo l'ora.

    Edited by Notturno_Italiano - 31/3/2011, 20:33
     
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155 replies since 20/3/2011, 20:25   59808 views
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