Come fare il panettone

Le mie linee-guida

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    L'umile Cella di Notturno_Italiano

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    Nel realizzare un panettone i punti “critici” sono tanti e ogni errore si paga pesantemente.

    Ecco perché ho pensato che un “risassunto” di tutti questi punti critici possa tornare comodo.

    Gli ingredienti:



    La farina


    In teoria basta una farina di media forza per fare un panettone. Io l'ho fatto anche con la Caputo Pizzeria.

    In pratica, però, se volete evitare rischi e sorprese, usate una buona manitoba e fine dei pericoli.

    Tenete presente che profumi e sapori del panettone vengono da mille diversi apporti: burro, uova, zuccheri (al plurale), miele, canditi, spezie, ecc... Pensate che sia possibile percepire il sapore della farina?

    Io ne dubito assai. Quindi..... manitoba senza pietà e senza dubbi. :)

    Gli zuccheri.


    Quello semolato va già bene, ma un buon zucchero di canna ha una marcia in più in termini di profumo. Perché non avvalersene? ;)

    L'unica accortezza è dosarli in modo da non esagerare. Esempio: 80% zucchero semolato + 20% canna o anche 95% semolato + 5% muscovado (non di più, perché ha uno spiccato aroma di liquirizia che predominerebbe troppo)

    Trucchetto: quando usate una bacca di vaniglia, voi la aprite, grattate via i semi e buttate via la bacca, giusto?

    Beh, invece di buttare quella bacca, prendetela e affondatela in una gran tazza di zucchero semolato.

    Nel giro di due o tre giorni quello zucchero assumerà un fortissimo aroma di vaniglia. ;)

    I Canditi


    I canditi si possono immettere in due modi diversi: a cubettini, com'è tradizione, ma anche sotto forma di “pasta”, ossia con i canditi triturati e miscelati con altri aromi (zucchero semolato, di canna, muscovado, miele, glucosio, spezie, scorzette di agrumi, olii essenziali, ecc).

    Le paste a base di canditi possono diventare ricchissime fonti di aromi e costituiscono dei veri e propri “doping” del panettone!

    In questi giorni sto sperimentando la canditura a freddo. Moooolto lenta, ma anche molto rispettosa dei sapori e dei frutti canditi.

    L'Uvetta e Marsala


    L'uvetta ha un problema fondamentale: è SPORCA! Non so e non voglio nemmeno sapere da dove provenga, ma conviene, anzi BISOGNA sciacquarla abbondantemente e accuratamente prima di usarla.

    Una volta sciacquata, asciugatela subito, in modo da ridurre l'assorbimento di acqua e poi mettetela a bagno per re-idratarla e renderla soffice.

    C'è chi preferisce il rhum (ottimo!), ma io personalmente consiglio un buon marsala all'uovo (tipo Floriovo). Il marsala all'uovo ha un sapore che da solo vale mezzo panettone. Provatelo (quello buono!) e vedrete.

    NB: un cucchiaino di marsala nella pasta di canditi e il vostro “aroma panettone” prenderà lo sprint!

    L'uvetta, così re-idratata, sarà profumatissima. Prima di immetterla nell'impasto un paio di info:

    1) scolatela dal liquore e asciugatela, tamponando con un panno o con carta cucina e poi mettetela in uno scolapasta e irroratela con un pugno di farina.
    Scuotete via la farina usando lo scolapasta e vi ritroverete l'uvetta bella asciutta e infarinata.

    L'infarinatura serve a evitare che l'uvetta bagnata scivoli giù, all'interno dell'impasto e finisca tutta ammassata in basso.

    In pratica l'aiuta a distribuirsi bene e a restare lì.

    2) quando immettete uvetta e canditi nell'impasto portate la velocità della planetaria al minimo e riducete più che potete la durata di questo impastamento, perché se l'uvetta viene danneggiata dal gancio, fa fuoriuscire i liquidi alcolici che la idratano e questo non farebbe bene alla maglia glutinica.

    Ricordate: cautela e gancio al minimo per poco tempo.

    Le spezie


    La spezia per eccellenza, nel panettone, è la vaniglia.

    Ma vi confesso che sono assai tentato di utilizzare altre spezie “nataline”, quali cannella, chiodi di garofano, anice stellato e zenzero.

    Secondo me verrebbe fuori un panettone “poco tradizionale”, ma anche molto speciale ;)

    Le uova


    Nel panettone se ne usa solo il tuorlo (l'albume si utilizza per la glassa, se volete farla) e si immettono a temperatura ambiente, non da frigo.

    Nel panettone di Igino Massari ho messo NOVE tuorli d'uovo.

    Nove tuorli in un unico panettone..... conviene comprare il brick di tuorli dell'AIA.

    E' comodo ed evita “rotture di uova” :lol:

    Il burro


    Io uso burro tedesco (solita storia del burro da zangolatura o da affioramento... ecc...) e poi a casa me lo chiarifico.

    E' velocissimo da fare: mettete il burro in una ciotola di vetro, scaldatelo moderatamente al microonde e poi fatelo freddare in frigo.

    Sopra si formerà una patina biancastra (la caseina), che rimuoverete con una spatolina.

    Sotto, sul fondo, invece, si formerà dell'acqua.

    Quando il burro esce dal frigo sarà facilissimo toglierlo e buttare via quel fondo d'acqua.

    Chiarificazione effettuata. ;)


    Il procedimento:



    L'incordatura


    Al massimo!

    L'incordatura del panettone è proprio quella mitica, serratissima; quella che consente di realizzare una struttura così forte che i gas della lievitazione possano essere tutti raccolti e trattenuti all'interno dell'impasto, senza sfuggir via.

    Chi ha una spirale avrà vita facile.

    Chi, invece, usa una planetaria dovrà stare attento.

    Evitate di immettere tutti gli ingredienti assieme e poi far lavorare a lungo la macchina, per incordare.

    Incordate subito e in fretta.

    Questo risultato si ottiene partendo dalle polveri (farine e zucchero) e immettendo subito il lievito naturale (se è una pasta madre solida fatela a pezzettini prima di immetterla) poi progressivamente i liquidi, iniziando dall'acqua, INCORDANDO SUBITO “A FERRO” e proseguendo l'immissione dei liquidi, un po' alla volta, con le uova.

    Terminate, alla fine, con l'immissione del burro “a pomata” (ossia morbido, ma non fuso), inserito un po' alla volta.

    Questo vale sia per il primo che per il secondo impasto. Iniziate sempre incordando bene e a fondo con le polveri e poi immettendo i liquidi piano piano.

    TRUCCHETTO: con la bosch io consiglio caldissimamente di abbandonare il gancio e di usare solo la “foglia” (che poi è quella specie di frusta con tre fili d'acciaio).

    Il gancio va benissimo per impasti di acqua e farina, ma quando ci si mettono uova e burro il gancio diventa inutile e dannoso.

    Usate solo la foglia e staccate spesso l'impasto, rivoltandolo nella planetaria.

    Anche 10-20 volte.

    Vi accorgerete che ogni volta che lo staccate è più sodo e incordato.

    La foglia accorcia di parecchio i tempi di incordatura ed evita di stressare la maglia glutinica come, invece, farebbe il gancio.

    La lievitazione


    Tenete presente che state usando il Lievito Naturale, solido o liquido che sia.

    Questo vuol dire che la temperatura di lievitazione dovrà essere ALTA.

    26° devono considerarsi come un “minimo” sotto il quale tutto si rallenta in maniera insostenibile.

    Meglio 28°, ma anche fino a 30°!

    Quindi, trovatevi una camera di lievitazione, una scatola, un forno spento, qualsiasi soluzione possa portare a un calduccio stabile di 8-10 ore.

    Le pieghe


    Questa faccenda l'ho scoperta di recente e funziona!

    Una buona impastatura non è sufficiente. Ci vogliono le pieghe. E queste benedette pieghe sono sempre le solite buone vecchie pieghe del pane, del no-knead, ecc.... sono sempre loro la nostra “arma segreta”!

    Quindi, alla fine del secondo impasto non facciamo che fate la pirlatura e via, nel pirottino, no!

    Prendete, invece, la pasta e cominciate una lunga serie di pieghe.

    Ogni 10-15 minuti fate tre o anche 4 giri di pieghe, fino a che non vedete l'impasto trasformarsi in una palla turgida e ben soda.

    Vi consiglio di tenere l'impasto sotto una campana, in modo da procedere alle pieghe con facilità.

    Dopo un'ora, e dopo 4 diverse fasi di piegatura, vi ritroverete un paniello bellissimo e asciutto.

    E' il momento della pirlatura.

    Vi risulterà molto più facile, proprio grazie alle pieghe, che avranno fatto i 3/4 del lavoro.

    Scarpatura


    Le orecchie (la “scarpatura”) era una fase assai delicata per me e spesso facevo crollare tutto il panettone nel tentativo di scarparlo.

    Ho risolto tutto grazie a un trucchetto dettomi da Onorino: prima di scarpare, fate cuocere in forno per CINQUE minuti.

    Solo cinque. Basteranno per rendere estremamente stabile il panettone e per consentire una scarpatura senza rischi.

    Inserisco qui qualche foto che spiega meglio di tante parole:

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    La cottura


    Io ho scoperto il fornetto estense, che è una sorta di cupola da mettere sul fornello a gas della cucina e da allora non lo cambio più.

    Per molti tipi di cottura è una croce, un dramma: brucia il sotto e cuoce male il sopra.

    Ma per il panettone è il non plus ultra: cuoce ALLA PERFEZIONE, con il vantaggio della condensa data dalla combustione del gas (che conferisce la giusta umidità) e consente uno sviluppo ottimale del panettone.

    Se utilizzate i pirottini bassi (mi pare che siano quelli del “panettone piemontese”) vi troverete alla perfezione!

    Cottura sul fornello medio, a 3/4 di potenza, con temperatura di circa 160-170°.

    Dopo 30 minuti aprire le valvole.

    Dopo 40-45 minuti sfornate e inforcate il panettone a testa in giù.

    Tutto qui.

    Edited by Notturno_Italiano - 26/11/2013, 12:20
     
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  2. minpeppex
     
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    Bellissimo promemoria, mi piacciono molto le dritte sull'aromatizzazione.
    Sono invece perplessa sul discorso delle pieghe... fare le pieghe mi sembra si corra il rischio enorme di far incorporare all'impasto una quantità extra di farina che non gli giova. Voglio dire, sono convinta quando tu dici che aiuta, ho solo paura di me e della mia incapacità di gestire l'impasto durante quest'operazione. Già fare la pirlatura mi mette anZia!!! :D
     
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    E appunto!

    Per questo val la pena di fare le pieghe per un'ora!

    Guarda, l'ho scoperto da poco questo benedetto passaggio e funziona!

    Non appena finito il II impasto, la pasta si presenta calda, stressata, umida di burro e molto appiccicosa.

    Se provi a pirlarla in quelle condizioni ti risulta quasi impossibile.

    Invece ferma tutto, coprila a campana e lasciala lì per 10 minuti.

    Poi pieghe... 3 o quattro pieghe. E di nuovo campana e 10-15 minuti di relax.

    E vai di pieghe. Relax

    E così via per un'ora.

    E solo allora pirla e metti in pirottino.

    Vedrai la differenza! ;)

    Niente farina, solo un piano d'acciaio o di materiale poco appiccicoso, ben imburrato
     
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    Oh, ma che bella discussione!! Mi piacciono le tue idee, ma su zenzero e chiodi di garofano mi limito a considerare moooooooooooooolta prudenza perché sono due di quelle spezie che se le usi in dosi appena più che microscopiche possono dare un sapore tremendo.
    L'idea dell'anice stellato mi piace tanto che già da qualche settimana lo sto aggiungendo in dosi piccolissime ai miei impasti. Dà quella marcia in più insolita che sorprende chi assaggia.

    CITAZIONE (Notturno_Italiano @ 18/11/2013, 17:45) 
    E appunto!

    Per questo val la pena di fare le pieghe per un'ora!

    Guarda, l'ho scoperto da poco questo benedetto passaggio e funziona!

    Non appena finito il II impasto, la pasta si presenta calda, stressata, umida di burro e molto appiccicosa.

    Se provi a pirlarla in quelle condizioni ti risulta quasi impossibile.

    Invece ferma tutto, coprila a campana e lasciala lì per 10 minuti.

    Poi pieghe... 3 o quattro pieghe. E di nuovo campana e 10-15 minuti di relax.

    E vai di pieghe. Relax

    E così via per un'ora.

    E solo allora pirla e metti in pirottino.

    Vedrai la differenza! ;)

    Niente farina, solo un piano d'acciaio o di materiale poco appiccicoso, ben imburrato

    silicone oliato ;)

    le pieghe danno all'impasto quella tensione che poi permette un bellissimo sviluppo verticale.
     
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    Salve,
    analogamente alla guida per il LNL dove ho avuto coraggio di provare con risultati brillanti, che faccio adesso? provo anche a fare il panettone? Per adesso mi limito a leggere e studiare e, scusando tutti per essere OT, ringrazio ancora una volta Ettore per diffondere le sue conoscenze in modo semplice e chiaro anche per uno "tosto di comprendonio" come me.
     
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    da provare .
    forse venerdì , con una dose per 10 panettoni :)
     
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    CITAZIONE (onorino @ 18/11/2013, 18:40) 
    da provare .
    forse venerdì , con una dose per 10 panettoni :)

    E vai di molazza :D
     
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  8. -Valter-
     
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    Così non vale!! :huh:
    Da perfetto incapace apprendista , sono certo di essere di fronte ad una iniziativa splendida: quella di fare partecipi a tutti coloro che vogliano, dei segreti , trucchi ed esperienze per la riuscita di un perfetto panettone.
    Ma se leggo termini tipo :INCORDANDO SUBITO “A FERRO” , oppure " pirlatura" (volendo fare una battutaccia, direi che quest'ultimo mi si addice....) non riesco a capire di cosa parliate.
    Notturno, posso approfittare della tua cortesia?
    Potresti spiegarmi quei due termini ed indicarmi la discussione della tua ricetta, così che possa apprezzare meglio quanto hai scritto, per poi tentare di copiarti?
    Grazie e complimenti :)
     
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    questi sono 6 kg di impasto per panettone e sembra vuota , spero che con 11kg sia soddisfatta :)

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    Nico, e facciamola qualche bella prova-speziata!

    Sono d'accordissimo sul rischio "chiodi di garofano".... la considero anch'io una spezia assai invadente....

    Il foglio di silicone è davvero una genialata, cavolo! Da prendere appena lo trovo.... (domani?) :rolleyes

    ;)

    Grazie a te, Lia. Sempre troppo buono :)

    Onorino, quando tu dici di "provare" una cosa, vuol dire che ti riuscirà senz'altro. Guarda là che cavolo di impasti fai! :) :)

    Valter: beh, in genere il panettone è un clasico impasto "di arrivo", ma fai bene a lanciarti, sei un grande! :)

    Eccoti il link: https://laconfraternitadellapizza.forumfree.it/?t=67473980

    EDIT: ho aggiunto qualche foto che mostra la fase di "scarpatura"
     
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    ma non gira al contrario? o non cambia nulla?
     
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    bisogna vedere la spirale , il secchio va di conseguenza.
     
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    a ok grazie
     
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    Ettore: al Lidl il foglio di silicone 60x40 è in offerta da oggi.
     
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  15. flavio-san
     
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    uuuhhh.... stampo e leggo in treno questa sera, GRAZIE!
    Flavio
     
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129 replies since 18/11/2013, 17:28   7447 views
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