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Girovagando sul web ho trovato questa Challah, io non so nulla delle tradizioni ebraiche ho sbirciato un po' Wikipedia e recita: "è un pane tradizionale ebraico a forma di treccia mangiato in occasione dello Shabbat (e di altre feste, tranne Pesach)."
Con la ricetta che ho trovato ne sono venute due, questa è quella intrecciata e arrotondata
e questa formata da 5 anelli agganciati fra di loro
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sembra più un dolce e di sapore come è ? . -
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E no Chiara, ma te mi travi, con tutte ste tue creature.....ricettina ?...
ciao. -
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effettivamente l'ho messa nella sezione "Torte" perchè è dolce (anche se poco poco).
Ricettina? Eh fosse solo da mettere la ricettina... ha un procedimento laborioso di intreccio avrò 20 foto da inserire.
Per ora vi stuzzico con le foto, domani con calma elaboro tutte le foto e metto tutto
ecco l'interno di quella intrecciata
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pinomerenda.
User deleted
E no Chiara, ma te mi travi, con tutte ste tue creature.....ricettina ?...
ciao
Non vorrai mica far sbattere troppo chiara e tuorlo eh?
che brava! hai una manualità incredibile per farle così belle, son perfette!
complimenti.. -
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troppo buono, a dir la verità non sono perfette ma per essere le prime sono contenta!. -
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Fatta!
qualche anno fa . Non è dolce, è un ibrido poco dolce e salato il giusto, una cosa strana.. -
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Bella! Tu hai fatto la versione a treccia, con quanti capi?
Io quella inanellata e intrecciata e arrotondata.
Era ripiena o no? La mia ha il miele nell'impasto e mele all'interno dei salsicciotti, è dolce ma non tanto. -
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a 6, ma non intrecciata come si doveva. Preso dalla disperazione ho fatto una propagazione destra-sinistra e ritorno:) . -
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ahahahahahah ti capisco... soprattutto con la Challah intrecciata e arrotondata ho avuto qualche momento di panico puro!
Dopo pranzo metto tutte le foto. -
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Come promesso ecco il procedimento nel dettaglio:
Ho trovato casualmente le foto di questi bellissimi intrecci e sono risalita al blog di The Shiksa in the Kitchen.
Mi scuso fin d’ora non ho una conoscenza della cultura ebraica nemmeno minimamente sufficiente per capire il significato religioso di questi intrecci, e ho impietosamente usato la planetaria negandomi un rapporto fisico con farina e altri ingredienti che forse nel significato piu’ profondo della ricetta sarebbe invece auspicabile.
La mia Challah al miele e’ dunque una reinterpretazione, non me ne vogliano le persone di cultura ebraica che anzi se dovessero capitare sul mio blog invito caldamente a commentare
Oltre alla preparazione ho reinterpretato anche qualche ingrediente perche’ anziche’ l’olio di Colza ho usato quello di semi di mais, e al posto del lievito secco ho usato la mia Pasta Madre.
Prima di tutto gli ingredienti:
375 grammi di acqua tiepida (250 se si usa la pasta madre)
1 bustina di lievito secco (io 400 grammi di pasta madre)
1 cucchiaino di zucchero
1 uovo intero+3 tuorli
3/4 di tazza di miele (io ho messo 12 cucchiai)
2 cucchiai di olio di colza (io di mais)
2 cucchiaini di vaniglia
2 cucchiaini di sale
900-1250 grammi di farina (io ne ho messa circa 950 grammi)
Per la farcitura:
3 mele Granny Smith (io 2 grandi)
75 grammi di zucchero
Prima di tutto attivare il lievito con il cucchiaino di zucchero e l’acqua e attendere che schiumi, oppure sciogliere la Pasta madre con zucchero e acqua.
Aggiungere poi acqua, l’uovo intero, i tuorli, il miele, l’olio, la vaniglia e il sale, poi la farina poco alla volta.
A occhio dovete capire quano fermarvi l’impasto deve essere morbido ma non troppo appiccicoso.
Lavorare un po’ l’impasto sul tavolo, e metterlo in una terrina unta, ungendo anche la superficie della pasta poi coprire la terrina con un panno umido e mettere in forno con un pentolino con dell’acqua bollente.
l’ho lasciata a lievitare 3 orette, l’ho sgonfiata, di nuovo un po’ lavorata e rimessa a nanna.
Dopo un altro paio d’ore ho tagliato a cubetti piccoli le mele e li ho messi in acqua acidulata, poi li ho scolati e asciugati e mescolati con lo zucchero e ho aggiunto anche della cannella.
Ho diviso l’impasto totale in due, una pagnotta e’ stata messa da parte, l’altra divisa in 4.
Ogni pezzetto steso a rettangolo e farcito con le mele, lasciando liberi i bordi.
poi accuratamente sigillati
otterrete 4 salsicciotti (occhio a non forare la pasta con le mele) che andranno intrecciati come vi faccio vedere ora.
Occhio metto una foto per ogni intreccio!
Dopo questi intrecci bisogna ‘chiudere’ il tutto provvedendo ad intrecciare i capi e poi infilandoli sotto, cosi’:
ecco alla fine cosa ho ottenuto:
L’ho rimesso a lievitare al caldo nel forno e quando mi e’ sembrato pronto ad essere infornato ho battuto 2 uova con acqua e sale e ho spennellato il tutto.
Va infornata 20 minuti a 180°, poi si toglie dal forno e si spennella di nuovo (soprattutto nelle parti lievitate fra un intreccio e l’altro che sono rimaste scoperte della spennellata precedente!) e si mette per altri 20 minuti in forno girando la teglia davanti per dietro.
Se serve coprire con carta forno. Ecco il risultato:
e l'interno:
Con l’altro impasto ho fatto 5 palline, le ho stese come prima e ho fatto un anello
Poi via cosi’ chiudendo ogni anello sotto al precedente mentre l’ultimo anello chiude la catena
Ecco il risultato prima della lievitazione
ecco prima di essere infornato
Per la cottura procedere come con l’altra challah, ecco il risultato finale
Che dire? Sicuramente un gran lavoro, ma esteticamente sono strabilianti!
Devo dire che in famiglia sono anche piaciute molto.. -
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mi si sono intrecciati gli occhi per seguire quegli intrecci.
Brava!! ma secondo me ti fai troppi problemi. È cucina, mica cabala.. -
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ahahahahah!
Ma tu l'avevi fatta ripiena come questa o era vuota???. -
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vuota, e mi è pure andata grassa ad essere riuscito a metterla in forma.
Avevo usato una farina austriaca che aveva un'elasticità sovrumana: la stendevi ad un metro e nel giro di pochi secondi era tornata a 20 cm. Volevo sbatterlo di sotto quell'impasto . L'avevo pure impastato poco.. -
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ma sai che invece io sono stata colpita dalla consistenza di questo impasto? Non avevo capito cosa ne sarebbe venuto fuori e perciò non ho usato nessuna farina speciale o rinforzata.
L'impasto era soffice da paura ma allo stesso tempo consistente, per nulla elastico e veramente docile ad essere arrotolato.
Se ti viene voglia di cambiare opinione sulla Challah prova! Ma magari aggiungi zucchero, se ti conosco bene.