Costruzione Forno a Legna

Il sogno di una vita

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  1. ondadeltempo
     
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    Toc,toc, ma non c'è più nessuno sul forum ?
     
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    L'umile Cella di Notturno_Italiano

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    Eccomi!

    Come ben sapete, fratelli miei, questo è un periodaccio!

    Lavoro e poco altro. :-(

    Sono comunque, riuscito a pulire i mattoni dalla malta.

    Ecco il "prima".

    image

    E il "dopo".

    image

    E questo è l'insieme.

    image

    Va meglio, evve'?

    Sappiate che ho utilizzato una vecchia raspa e che mi sono procurato qualche vescichetta di cui, sinceramente, non sentivo la mancanza...

    Da domani comincia la pulizia degli altri mattoni e settimana prossima inizia la costruzione delle "ali", con i piani d'appoggio.

    Stasera vi racconterò come mi son procurato i piani.
     
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    bello bello bello
     
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  4. emalimo
     
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    Complimenti...veramente un incanto.
     
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    Grazie, fratelli..... siete un balsamo per me.

    Dunque! Veniamo alla faccenda "piani di appoggio".

    In questi giorni sono stato giù a Foggia a trovare la mia mamma e lì, tramite un amico, ho trovato un posticino perfetto per me!

    Un marmista, anzi due! Due fratelli fantastici, che hanno una rivendita di marmi alla periferia della città.

    Due pezzi di marcantoni simpaticissimi, con cui ridere e scherzare è stata questione di un attimo. Vi basti sapere che dopo due ore conoscevo tutta la famiglia, ci siamo scambiati i numeri di cell e (se fossi ancora in tempo) li avrei chiamati a battezzarmi i bambini. :)

    Ho spiegato loro le mie esigenze: due piani di appoggio da mettere ai lati del forno, che fossero:

    a) resistenti (restano esposti alle intemperie);
    b) privi di porosità (l'igiene, fratelli, l'igiene!);
    c) belli (sic);
    d) economici.

    Vi risparmio le battutacce (che mi sono pienamente meritato). I fratelloni, dopo breve meditazione, estraggono il classico coniglio dal cilindro e......

    Voilà!



    L'ochite!

    www.parlaconsnaidero.it/files/u4/Okite_1.pdf (qui trovate molte info sul materiale)

    E' una sorta di granito di sintesi, che risponde a tutte le mie esigenze: non si macchia, non ha pori, resiste ai graffi e alle intemperie, non si flette, è resistente anche 10 volte più del marmo (ho fatto una prova e vi stupirebbe, credetemi), insomma, è perfetto!

    Problema: costa circa 300 €/mq.

    A me servivano due piani più le alzatine posteriori di contenimento, per un tot di circa 2 mq e forse più.

    Un botto!

    Ma i fratelloni non sono stupefacenti mica per niente!

    Mi dicono di aver fatto un grosso lavoro e di avere dei "ritagli" che farebbero al caso mio.

    Così mi mostrano tre pezzi e il gioco è fatto!

    Con due ci faccio i piani e con il terzo ci faccio le alzatine.

    In due ore mi tagliano tutti i pezzi a squadro e me li caricano in macchina (pesano come un planetoide di media stazza).

    Il prezzo? 150 eurini in tutto, tagli compresi!

    Vado via che fischietto come un merlo e ogni mattina mi sveglio e invoco altissime benedizioni sulle capocce di quei due fratelloni. Faccio bene, che ne dite?

    Ultima annotazione: dimensioni e colore.

    Il colore è stata la classica "botta di ANCA". Un bel cioccolato così vicino ai colori dei miei mattoni è stato davvero un terno al lotto.

    Le dimensioni: il piano che verrà montato a sinistra del forno è 120x60.

    Ampio abbastanza per infarinarlo, stendere pizze ENORMI e lavorare in tutta tranquillità.

    Quello di destra, invece, è 120x45.

    Potrà ospitare tutto quel che funge da accessorio: condimenti, olio, piatti, posate, presine, ecc...

    Perché due misure diverse?

    Ma è ovvio: non c'erano mica due pezzi uguali!!! :lol: :lol: :lol:

    Ma a me va bene così, fratelli.....

    Settimana prossima realizzerò i muretti di sostegno per i piani di appoggio (o di lavoro). Visto quanto pesano, mi sa che dovrò farli belli "tosti".

    Nelo frattempo, cari fratelli, nuntio vobis gaudium magnum:

    L'HO ACCESO!



    Ebbene si, fratelli, ieri sera l'ho acceso per la prima volta.

    Focherello cauto e piccino, di primo rodaggio, senza pretese, di mero "avvicinamento", che serve solo a togliere l'umidità che ancora insiste nel forno, dopo tutti questi gg di essiccazione.

    Stasera si replica.

    Domani pure, con un fuocherello un po' più grande.

    E domenica, a dio piacendo, vorrei accenderlo sul serio, per la sera.

    Secondo voi procedo bene?

     
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  6. emalimo
     
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    Ciao Ettore, come ho avuto modo di dirti, mi raccomando le accensioni, procedi con calma, non avere fretta,questa fase di, chiamiamola di precottura, e di importanza vitale per la durata nel tempo del tuo forno. Non mandarlo subito in temperatura, penso comuqnue che 3/4 giorni vadano bene. Aspettiamo tutti con ansia la prima pizza. Ciao Emanuele
     
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  7. jaws
     
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    bravo Ettore, in bocca al lupo!
     
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    Grazie fratelli..... il vostro incoraggiamento mi aiuta tantissimo.

    Oggi ho continuato nelle accensioni quotidiane.

    Stamattina il forno era proprio carino, con la bella stagione che fa da cornice.... il fil di fumo tra le fronde fa tanto "arcadia", vero? ;)



    Sicché, malgrado la mia orrida e noiosissima influenza, ho portato il forno sin quasi a 200°!

    Per adesso sto usando un termometro analogico con scala fino a 300°, ma lunedì compero il termometro a infrarossi.



    Stasera lo porto a 250°.

    Domattina pure e..... visto che lo scalderò, ho pensato di impastare un po' di pane..... così domani, prima delle pizze di domani sera, lo inaugurerò con il pane..... il che mi sembra decisamente "degno" e soprattutto comincerò a capire qualcosa in più di questo arcaico e affascinante strumento.

    Per ora posso dire che consuma pochissimo!

    3 semplici ciocchetti di legno e 200° arrivano in 40 minuti.

    Ovviamente non sto "spingendo" sull'acceleratore, non m sembra proprio il caso, però mi sembra già un buon risultato.

    Tra l'altro, toccando la gobba esterna non si percepisce alcun calore e questa è la cosa che mi piace più di tutte!

    Voi lo sapete bene quanto mi ci sono arrovellato sull'isolamento..... :)
     
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    Ora tocca alla finitura dei mattoni.

    Ho utilizzato un prodotto che protegge i mattoni dalla pioggia.

    Ecco il risultato:

    image

    E questa è la visione d'insieme.

    image

    Ora vorrei stuccare lo spazio tra i mattoni, ma devo capire come farlo senza rovinarli. Lo stucco non viene più via e se sporchi il mattone non puoi tornare indietro.

    Dopodomani torna Michele-Giasone-Ercole e, se tutto va bene, avvieremo il posizionamento dei piani di lavoro.

    La pizzata che ho fatto ieri mi è servita di lezione.

    Impastare e stendere dentro casa, per poi uscire a infornare è assurdo.

    Dopo la quinta pizza ti senti Abebe Bikila e c'hai le visioni come Giovanna d'Arco.

    NB: a distanza di 24 ore dalla pizzata, il forno è a 120°.

    E pensare che ha in dotazione uno sportello di lamieraccio, che non garantisce nessun isolamento.

    Chissà come potrei isolarlo meglio...... <_<
     
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  10. emalimo
     
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    Ciao Ettore, approfitto di questo mio scritto per farti ancora una volta i complimenti per il forno che hai relizzato, già se era al coperto........mi raccomando adesso il piano di lavoro, rigorosamente in marmo, in acciao forse sarebbe più pratico e durevole ma vicino al tuo forno......sarebbe un pugno in un occhio. Per le pizze devi curare la tecnica di cottura, l'impasto penso sia ok. La cottura non è facile, ti ci vuole la pala piccola per girarla, ho letto che non l'avevi!!!! Se posso darti un consiglio, quando fai il piano di lavoro vedi di fare una scanellatura che ti permetta di appoggiare la pala a livello del banco in modo che non sei obbligato ad inforcare la pizza, che se hai un impasto morbido sono dolori, ma la puoi tirare con le mani direttamente sulla pala, gli dai una aggiustata e la inforni, praticamente come puoi vedere nel filmato postato nel forum sulla pizzeria Da Michele,piccole cose che sembrano pochezze ma che poi, con il tempo ti accorgi che fanno la differenza. Ripeto se hai un impasto duro, diciamo da pizza alla romana, una bella infarinata inforchi e vai, se l'impasto è tipo napoletano cioè più idratato e quindi morbido devi usare parecchia farina per far si che la pala si infili bene sotto la pizza, ma non è facile, i rischi come già detto sono 2 o rompi la pizza o comincia ad allungarsi come un elastico oppure la farina abbondante messa per farla scivolare bene, rimane attaccata e in cottura lascia un sapore amarognolo sgradevole. Oddio, capita anche in pizzeria, ma a noi non deve capitare in quanto noi cerchiamo l'eccellenza. Ciao Emanuele
     
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    Ciao, Fratel Emanuele, che bello rileggerti.

    Mi sono trascritto i tuoi consigli.

    Per quanto riguarda i piani di lavoro puoi leggere un po' più sù che li ho trovati in okite, un materiale simile al granito che sembra proprio fare al caso mio.

    La scanalatura sarebbe perfetta! Un ottimo consiglio davvero. Anche perché ho già avuto modo di sentirne l'esigenza e di capire quanto possa essere importante.

    Non sono sicuro che riuscirò a realizzarla, visto che l'okite è durissima da lavorare, ma ci proverò.

    Ho già dovuto trasformare due pizze in calzoni proprio perché le avevo rotte inforcandole.

    Ma, oltre alla mia imbranataggine, devo confessare che la pala non appare la migliore del mondo.

    Anzi, domattina la fotografo e ve ne parlo in un msg apposito.

    Grazie ancora, Emanuele e a presto!
     
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  12. emalimo
     
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    Ciao Ettore, ribadisco la notevole importanza di trovare il sistema di poter portare la pala a livello del banco di lavoro per poter meglio gestire l'infornata. Se non puoi fare la scanellatura puoi mettere un piccolo supporto, non so, bisognerebbe vedere un banco da pizzeria o guardare bene i filmati che si trovano in youtube. Una altra cosa molto importante è la legna, da noi qui al nord si trova il faggio non so da te, so che al sud ad esempio usano l'ulivo. Dicevo la legna deve darti la fiamma che ti farà alzare il cornicione e deve mantenere la temperatura. Se usi della legna non idonea che brucia in fretta o che scoppietta riempendoti la pizza di pezzettini di legno incandescente non va bene. Ciao Emanuele
     
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    Hai perfettamente ragione, Fratel Emanuele.

    Ho usato una varietà di quercia e credo che sia andata bene.

    In effetti ho la sensazione che ci voglia un po' di fiamma in più e in questi giorni andrò da un amico che ha una falegnameria, così mi faccio dare un paio di sacchi di trucioli (di legno vero e non di quelle cosacce miste e chimiche).

    L'ulivo sarebbe un sogno e ne avrei a tonnellate, ma giù a casa mia, in Puglia.

    Qui a Roma si trova raramente e te lo fanno pagare 20/25 €/q.le, invece dei 13 della quercia e del faggio.

    Sicché.... niente olivo :-(

    Sai..... quando ero ragazzino, sul gargano mangiavo spesso da una signora che cuoceva le pizze nel forno a legna.... avevano un profumo mai sentito prima (e nemmeno dopo!).

    A distanza di anni, oramai molto anziana, la signora mi confidò che lei utilizzava legna di agrumi (arance, per lo più), frutto delle potature degli aranceti molto diffusi in quella zona.

    Credetemi..... non ci sono modi per descrivere quei profumi.

    E vabbeh.... sto delirando come un vecchio bacucco.... torno di là, che c'è Michele che sta installando i piani di appoggio e ci sono mille piccoli problemini tecnici da risolvere.
     
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    Undicesimo giorno


    Il Piano di lavoro



    Ed eccoci ai piani di lavoro.

    Avevo pensato, inizialmente, di farne due, simmetrici, ai lati del forno, ma alla fine ho cambiato idea.

    Sul lato destro del forno, infatti, a breve verranno realizzate dei gradini per accedere più comodamente alla parte del giardino retrostante il forno, sicché su quel lato niente piani.

    Ho così pensato di realizzare la struttura solo a sinistra del forno, su due piani, in modo da recuperare parte dello spazio perduto.

    E stamattina, Michele è arrivato e ha attaccato subito con la messa in Bolla (la maiuscola.... si usi sempre la maiuscola!).

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    Fatto il primo passo, abbiamo realizzato una scanalatura sul muro di sostegno del forno per alloggiarvi l'estremità del piano basso.

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    Dopo di che, ecco il piano sistemato in posizione (e messo in bolla!!!).

    image

    A questo punto, non resta che salire al "secondo piano" e cominciare a chiudere il retro del "mobile".

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    Anche qui abbiamo realizzato un'asola, ma lo scopo stavolta è diverso.

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    Non so se vi ho detto che al paesello avìto ho ancora un palazzotto, ahimé, abbandonato.

    Un mio avo, nel '600, aveva fatto realizzare un'incisione su una pietra lunga, che aveva messo come trave sul suo camino, nel salone.

    L'incisione "AD RECREATIONEM AMICORUM" mi sembrava quanto mai appropriata per il mio "bambino" e così, con la benedizione di mia madre, sono andato a Biccari e l'ho recuperata. Costituirà una sorta di "linea di continuità" con il passato e le tradizioni (a volte faccio considerazioni di cui mi stupisco per primo....). :rolleyes:

    Nel distaccarla dal muro si è frazionata in 3 parti.

    Ma a me non dispiace troppo. E' già importante che io l'abbia riportata in vita. Se, poi, mostrerà il segno degli anni, non è così grave, no?

    Ecco la pietra.

    image

    Carina, vero?

    Ecco lo scopo di quest'ultima asola: alloggiarvi una barra di muratura, che funga da sostegno per la pietra.

    image

    Qui si vede meglio l'insieme, che comincia a prender forma.

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    Adesso tocca tagliare la lastra superiore di okite.

    Bene, se anche avessi avuto ancora qualche dubbio sulla validità di questo materiale, me lo sarei tolto di sicuro adesso, vedendo le difficoltà che Michele ha avuto per tagliarla.

    Semplicemente pazzesco. Il frullino puzzava di bruciato, il disco era chiaramente diventato incandescente ed è stata davvero dura per il povero Michele, sebbene la carburazione a base di porchetta abbia giovato parecchio alle prestazioni.... :B):

    image

    Alla fine ce l'abbiamo fatta e il piano è andato perfettamente al suo posto.

    Eccolo.

    image

    Nell'insieme, comincia ad avere un minimo di decenza estetica, vero? :P

    image

    Ah, dimenticavo: ho anche alzato la canna fumaria di una 30ina di cm.

    Domenica, quando ho fatto la pizza, il vento a volte mandava fumo (il poco che usciva) nelle finestre sbagliate.

    Meglio non dar fastidio a nessuno, giusto? ^_^

    Ed ecco tutto, per oggi.

    La settimana prox continueremo con i lavori. E ce ne sono ancora un bel po'.

    Devo intonacare tutta la struttura, levigare la gobba per tinteggiarla, aggiungere le alzatine posteriori al piano di lavoro, applicare una seconda barra di sostegno per la scritta e infine applicare e stuccare l'incisione.

    Ma questo la settimana prox.

    Nel frattempo, questo week end...... PANE & PIZZA, fratelli!!!! Pane e pizza!!!!!!!!!!!!!

    :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:

    Edited by Notturno_Italiano - 23/5/2011, 15:29
     
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    Dodicesimo giorno



    Ci avviamo verso lavori sempre meno "strutturali" e sempre più estetici.

    Oggi Michele ha curato la preparazione per l'apposizione dell'epigrafe.

    Ho comprato un pannello Alfa da 6 cm di spessore.

    Michele, per prima cosa, ha ricavato delle asole per alloggiarvelo.



    Poi ha tagliato il pannello Alfa nella misura utile.



    E lo ha applicato



    Ora tocca alla preparazione per l'intonaco.

    Vanno applicati i paraspigoli, che garantiscono un angolo di intonaco pressoché perfetto.

    E' stata, dunque, estratta la bacchetta-magica-bolla e da lì in poi è stato un supplizio di prove, aggiustamenti, smadonnamenti, (i miei... perché non si proseguiva...) ecc....



    Ed eccoli montati tutti.... (sgrunnnt!).



    E' toccato, quindi, alle alzatine posteriori dei piani di lavoro.

    Eccole montate.



    A questo punto, per la prima volta, è venuta a farci visita Madama Pioggia.

    Ma noi, da bravi Operai Delle Piramidi, non ci siamo lasciati intimidire!

    Ecco Michele che sfida gli elementi. Thor gli fa un baffo....



    Si avvicina la fine della giornata.

    Costruita un'incastellatura piuttosto minimalista, l'epigrafe è stata montata.



    Altra angolazione:


    La parte sinistra:


    Quella destra:


    Lavoro finito anche per oggi.



    Cielo plumbeo.... lampi da fine-del-mondo.... speriamo bene.

    La corrente è saltata 3 volte mentre creavo questo post.... :sick:
     
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155 replies since 20/3/2011, 20:25   59818 views
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