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bubusettete.
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sa che qui i sardi in dialetto li chiamiamo sardegnoli? ma è offensivo ?
sai che per me tonda romana è sempre stata sinonimo di scrocchiarella? proprio x differenziala dalla verace, o napoletana!
sardegnolo(pl: sardegnoli)
1)usato per indicare animali della Sardegna. Nello specifico, una particolare razza d'asino.
2) (dispregiativo) se riferito a persone. Viene infatti usato impropriamente da abitanti di altre regioni italiane, per fare riferimento agli abitanti della Sardegna.
grazie della spiegazione, si impara sempre qualcosa !
in friulano sardo= sardegnul, d'ora in poi dirò sempre sardo !. -
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E perché no?. -
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Vorrei dare il mio piccolo contributo alla discussione, raccontando la mia esperienza diretta, fatta con il forno a legna.
Per ottenere un'ottima pizza romana, bassa e scrocchiarella ma al tempo stesso pieghevole ed elastica, come dovrebbe essere, l'impasto della pizza napoletana è perfetto già di suo.
La vera differenza sta, come detto dal nostro Priore nel suo primo post, nella stesura e SOPRATTUTTO nella temperatura e nel tempo di cottura.
Ho personalmente ottenuto la pizza in stile "romano", cuocendo a circa 300°, nel forno a legna di un amico, in tempi che si aggiravano intorno ai 3-4 minuti. Il risultato sia in termini di sapore che di consistenza è stato, a dire non soltanto mio ma di tutti i miei entusiasti commensali in coro, eccezionale, sia in termini di sapore che di consistenza.
Stesa a mano, sulle nocche, la pizza è risultata bassa, scrocchiarella e morbida al tempo stesso, masticabilissima, scioglievole ed "elegantemente" alveolata, dettaglio di cui spesso quella ottenuta con il classico impasto "romanesco" è molto carente.
Una delle pizze citate, finalmente una GIGANTE, non vincolata dai 28 cm del ferrarino...
Suggerisco a tutti di fare questa prova, modificando solo la stesura e calibrando la temperatura ed i tempi di cottura per adattarli allo stile romano.
Provare per credere.... -
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E io ti credo anche se non ho ancora provato. . -
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@ Pizzeffichi: come fai a mantenere i 300*C sul fal? Sempre con il fuoco acceso?
Grazie!. -
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Japi, ti cito alcuni commenti:
parlandosi fra di loro:
- "madonna mia! ma da quanti anni non mangiavi una pizza così?"
- "da... non so quanti anni. Anzi, a dire il vero non so neanche se l'ho mai mangiata una pizza così!"
rivolgendosi a me:
- "ma tu sapresti rifare sempre la stessa pizza ottenendo sempre lo stesso risultato?"
- io: "beh, si"
- "ma che ne pensi se apriamo una pizzeria da queste parti? La finanziamo noi..."
(non ho risposto ma, con uno sguardo, ho fatto sottintendere che non ero esattamente disponibile, in tal senso...)
- "è strepitosa!"
insomma... commenti che fa piacere ricevere... e devo ringraziare il forum per questo
Posso dire che quelle pizze ricordavano "sapori antichi di tempi passati"...
(uhm... non sarebbe male come nome, per una pizzeria)
Goldrake, uso il pirometro e faccio in modo di gestirmi la fiamma in modo da non esagerare con la temperatura... niente di più
Edited by Pizzeffichi - 11/11/2015, 20:38. -
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Uhmmm... la prossima pizzata la faccio così . -
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bella discussione quoto . -
Cirillojay.
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La Pizza Tonda Romana
Cari Confratelli,
accanto alla venerata pizza napoletana, una delle più nobili tipologie di pizza è la Tonda Romana.
Nata nel dopoguerra, è diventata rapidamente una pizza con una propria altissima dignità e con caratteristiche molto precise.
Impasto asciutto, stesa col mattarello, cuoce a 250-300° e con tempi più lunghi della napoletana.
E' la classica pizza sottile e consistente (spesso croccante), che tanti di noi hanno imparato ad amare nelle pizzerie romane e non solo quelle.
In questa occasione, la Pizza Tonda Romana ci verrà presentata da uno dei più colti e preparati ristoratori romani, Giancarlo Casa, grande amico della Confraternita e molto noto tra tutti noi.
Secondo me non potevamo chiedere di meglio.
A partire da domani, io mi trasferirò nel locale di Giancarlo, la Gatta Mangiona, e documenterò le diverse fasi dell'impastamento, staglio, stesura e cottura della beneamata pizza.
E, visto che sarò lì.... costretto in un ristorante delizioso, impossibilitato a muovermi, per "motivi di servizio", vorrà dire che mi sacrificherò per voi, fratelli miei....
A domani!
Pace, Pizza e amore.. -
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L'umile Cella di Notturno_Italiano
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Allora!
Eccoci di ritorno dalla prima visita a La Gatta Mangiona.
Abbiamo fatto un po' di video (domattina li monto e li carico su Youtube) e di foto, abbiamo chiacchierato con Giancarlo e alla fine, come vi avevo anticipato, ci siamo sacrificati, immolandoci per "la causa".
NB: le pizze che seguono NON sono state fatte con impasto romano, ma con l'impasto utilizzato normalmente alla Gatta Mangiona, che è una via di mezzo tra la napoletana (a cui si avvicina molto) e la romana classica.
I deboli di cuore si astengano.
La più delicata tra tutte: zucchine, ricotta, conciato, alici e pesto di basilico
La più classica (a Roma la chiamano, da sempre "la Napoli"):
La più saporita. Perfetta! Broccoletti, cacio e ciauscolo.
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Hai dimenticato i dolci.. -
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Vorrei dire porca puttana! Ma dai sono bellissime!io voglio fare la prima e la seconda!
P.s ma un giorno lui non può poi tornare a parlarci anche dei dolci? Noooo. A bè peggio per lui, alla convention lo sfondo di domande.
P.p.s sembra più croccante di una napoletana ma comunque corposa.
Ma vedo le sue braghe! Era seduto con voiiii!. -
Brunello58.
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Questi si che sono sacrifici per la Confraternita! . -
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Bravi! aspetto istruzioni
comunque se una volta dovesse servire un aiuto inviato... o invitato
potrei sacrificarmi. -
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@pizzaefichi: Mi sembra che ci sia troppo cordolo di pasta sul bordo per essere una pizza romana .