I PID per l'F1

Servono davvero?

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    AmoLaPizza hai ragione ho scritto Effeuno ma intendevo il P134H.

    Anche i modelli GaraTron hanno dei controlli digitali che non so se siano Pid o altro... Inoltre ha il Timer e il bypass per la resistenza superiore collegato al timer. Inoltre il Gara arriva a 550 gradi...
     
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    Leggendo un po' i vari post, vorrei puntualizzare che pid e termostati fanno sostanzialmente la stessa cosa, solo la fanno in modo diverso.

    A titolo di esempio, per spostarmi posso usare un motorino oppure una macchina: entrambi i mezzi assolvono sostanzialmente alla stessa funzione. Devo solo decidere se andarci in macchina o in motorino, con tutte le considerazioni del caso (comodità di viaggio, pioggia/neve/vento, giornata calda con venticello fresco, eccetera).

    Parlando di napoletana (e restando nell'esempio), la pizza napoletana sarebbe come trovare sempre una calda giornata estiva senza pioggia: posso prendere il motorino senza pensarci e senza pentirmene.

    Tutte le altre considerazioni esulano un po' dal senso di questo post. Forni con centraline dedicate hanno funzioni particolari che esulano dal pid.
    I costi sono anch'essi relativi: un pid cinese costa 7 euro, un termostato cinese probabilmente ne costa 5. Se volete paragonare un termostato ego da 50 euro, paragonatelo con un pid di marca altrettanto affidabile (Omron, 100 e passa euro).

    Le considerazioni che ho fatto qualche post indietro non riguardano tutto questo. Io mi riferivo al punto cruciale della tecnonogia basata sui pid: la riduzione dell'energia termica fornita, mano a mano che ci avviciniamo alla temperatura impostata. Fa nulla che si parli di pid on-off o di pid PWM: questo tipo di controllo riduce potenza man mano che la temperatura raggiunge il valore impostato. Portare il setpoint a 700 gradi e oltre, esclusivamente per tenere la resistenza accesa, è una forzatura che può portare a seri danni. Inoltre la regolazione la fa comunque, quindi non è nemmeno sicuro che la resistenza rimanga accesa.

    Detto ciò, ribadisco ulteriormente la mia "bocciatura" dei pid sui forni dedicati alla napoletana. Va da se che i forni dedicati ad altri tipi di prodotti (incluse teglie), necessitino di altro tipo di premesse e considerazioni.

    Come ultima cosa, affronto il discorso Adruino: tralasciando tutti i discorsi di sensibilità a disturbi, eccetera (che l'utente esperto sa bene come trattare), qui la faccenda cambia radicalmente.
    In questo caso, la possibilità di programmare la scheda, mi permette possibilità infinite. Di conseguenza, qui conta molto la filosofia con cui si programma l'Arduino. Le macchine non fanno miracoli, si limitano a fare quello che il software gli dice di fare. Un utente esperto potrebbe benissimo programmare Arduino per funzionare esattamente come serve che funzioni.

    Se dovessi farlo io con arduino (senza lucette e canzoncine) potrei osare a considerare alcuni punti fissi da rispettare:
    1. Programmazione di 2 cicli pid, uno per il cielo e uno per la platea (conosco una libreria che ne gestisce fino a 8 in contemporanea).
    2. Resistenze con relè SSD, controllate da PWM.
    3. Pulsante di bypass che mi dia qualche minuto di resistenza al 100%, da attivare due o tre minuti prima di infornare e che rimanga attivo per tutto il minuto di cottura.

    Per la napoletana, questo basta e avanza e simula perfettamente quello che facciamo già con i termostati.
    E quindi, direte voi: dopo sto pippone come mai decido per i pid su arduino? Per il semplice motivo che ci implementerei altre modalità di cottura. Quindi, continuando con la lista:
    4. Possibilità di settare le percentuali su ciascuna resistenza nell'arrivare alle temperatura impostata (vi dice niente?).
    5. Possibilità di memorizzare fino a 50 modalità di cottura (anche questo, vi dice niente?).
    6. Possibilità di impostare un tipo di cottura in salita o in discesa, con impostazione dei tempi.
    7. Possibilità di inserire un'ulteriore sonda termica da infilare all'interno del panettone per fermare la cottura a 94 gradi.
    8. Programma pirolisi con tempi e temperature prestabilite. Premi il pulsante e fa tutto lui, non ti devi ricordare di spegnerlo mentre sei a tavola che chiacchieri con gli ospiti.
    9. Ok, mi fermo, nessuno vieta di "prendere spunto" da quello che trovate in commercio. In ogni caso avete capito il senso di quello che ho scritto.
     
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    Se avessi una macchia o motorino con l'acceleratore ON/OFF ti verrebbe il mal di mare :) :) :) :)
    Concordo che i PID sono più utili con le teglie.
     
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    CITAZIONE (Bestiada @ 27/7/2020, 14:30)
    Come ultima cosa, affronto il discorso Adruino: tralasciando tutti i discorsi di sensibilità a disturbi, eccetera (che l'utente esperto sa bene come trattare), qui la faccenda cambia radicalmente.
    In questo caso, la possibilità di programmare la scheda, mi permette possibilità infinite. Di conseguenza, qui conta molto la filosofia con cui si programma l'Arduino. Le macchine non fanno miracoli, si limitano a fare quello che il software gli dice di fare. Un utente esperto potrebbe benissimo programmare Arduino per funzionare esattamente come serve che funzioni.

    Potrebbe essere una bella idea da sviluppare a più mani magari... mi hai fatto accendere diverse lampadine :-P
     
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    CITAZIONE (Suche @ 28/7/2020, 21:58) 
    CITAZIONE (Bestiada @ 27/7/2020, 14:30)
    Come ultima cosa, affronto il discorso Adruino: tralasciando tutti i discorsi di sensibilità a disturbi, eccetera (che l'utente esperto sa bene come trattare), qui la faccenda cambia radicalmente.
    In questo caso, la possibilità di programmare la scheda, mi permette possibilità infinite. Di conseguenza, qui conta molto la filosofia con cui si programma l'Arduino. Le macchine non fanno miracoli, si limitano a fare quello che il software gli dice di fare. Un utente esperto potrebbe benissimo programmare Arduino per funzionare esattamente come serve che funzioni.

    Potrebbe essere una bella idea da sviluppare a più mani magari... mi hai fatto accendere diverse lampadine :-P

    Immaginavo che questa parte non sarebbe passata inosservata!
    A tale proposito mi sono costruito una bella valvola proporzionale per gas, partendo da un rubinetto per fornellone da 5 euro. Controllabile da arduino, ovviamente, per la gioia di chi il pid lo vorrebbe anche sui forni a gas.
    L'idea di base sarebbe un forno a gas con doppio bruciatore: il primo (proporzionale con pid) per il solo mantenimento della temperatura impostata. Il secondo, con semplice valvola on-off, per la bruta cottura della pizza con cattiveria estrema.

    Ci ho fatto un video (sulla valvola proporzionale a gas). Se ben ricordo l'ho pubblicato pure qui, diversi mesi fa.
     
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    secondo me il termostato PID è uno spreco di danaro per l'utiliuzzo nel contesto dei forni pizza.
    Piu' che sufficiente un termostato con logica on/off , semmai con display
     
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    CITAZIONE (gianry @ 31/7/2021, 15:51) 
    secondo me il termostato PID è uno spreco di danaro per l'utiliuzzo nel contesto dei forni pizza.
    Piu' che sufficiente un termostato con logica on/off , semmai con display

    Sarei anche d'accordo, sai?

    Mi domando se, forse, non sia solo uno spreco (per cui, magari, se sei appassionatissimerrimo, ci spendi pure i soldi), ma se non siano proprio inutili-o-quasi.

    Boh... ci sono tanti personaggi sul web che hanno trovato una grande utilità in questi pid, proponendo modifiche a (lauto) pagamento

    Per se stessi

    :D
     
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    CITAZIONE (gianry @ 31/7/2021, 15:51) 
    secondo me il termostato PID è uno spreco di danaro per l'utiliuzzo nel contesto dei forni pizza.
    Piu' che sufficiente un termostato con logica on/off , semmai con display

    Quoto .

    di tutte le bestie l'ignoranza e' la piu difficile da trattare.

    cit. Platone
     
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    io non sono d'accordo, sulla Platea tanto tanto, un on/off potrebbe andare bene uguale visto il biscorto/pietra che trattiene e non raffredda subito.
    ma nel cielo invece lo sbalzo più incidere sulla uniformità della cottura.
    al cielo se si riesce a dargli una costanza per tutta la durata della cottura, il risultato sarà nettente superiore.
    Capisco che non sia una necessità ma per prodotti da teglia secondo me è top un pid.
     
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    Le teglie si fanno sul forno di casa e con piccole astuzie altro che PID neanche il miglior software puo' emulare le gesta di un top pizzaiolo o istruttore accademico made in confraternita .Fidati ....vatti a vedere che lavori fanno le nostre brave sorelle amministratrici qui o su FB e chiedi loro magari alla mitica Dani pizza colt cosa' e' un pid :lol: :lol: :lol: scusa eh ma mi immagino la risposta .

    Edited by cosimo747 - 2/8/2021, 15:10
     
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    Io ci ho pensato su un po', e sono giunto a questa mia personale conclusione:
    non è tanto il PID ad essere utile, perchè una gesione così "fine" della temperatura ha poco senso per la cottura quanto invece una gestione della parzializzazione della potenza.

    Mi spiego meglio, nei forni professionali non si imposta la temperatura di platea e cielo, la temperatura è una sola, quella della camera di cottura, che ha perfettamente senso, perchè parlare di stratificazione termica in una camera di 9cm di altezza è ridicolo.
    Oltre ad impostare la temperatura però si può impostare la percentuale (o tempo di intervento o come lo vuoi chiamare) di potenza/lavoro svolto dalle resistenza del cielo o della platea.
    Il senso è: se devo cuocere una teglia mi vanno bene i 300 gradi con calore dal basso nella prima parte e anche dall'alto nella parte finale, se devo fare una napoletana tutto calore dall'alto, se devo cuocere un arrosto magari tanto da sopra quanto da sotto.
    Per far questo, i due termostati indipendenti servono a poco, nel senso che giochi con 2 temperature impostate per far partire quella sopra o quella sotto ma quando quella superiore parte, parte al massimo idem quella sotto. Il doppio PID non cambia nulla e complica pure le cose, togliendo poi la "botta" perchè il calore sarà sempre parzializzato ma quanto parziale viene deciso dal PID, quindi hai ancora meno controllo.

    Quindi direi che i PID non servono, ma una gestione più intelligente dei 2 termostati on-off credo sarebbe utile.
     
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    CITAZIONE (Suche @ 2/8/2021, 15:08) 
    Io ci ho pensato su un po', e sono giunto a questa mia personale conclusione:
    non è tanto il PID ad essere utile, perchè una gesione così "fine" della temperatura ha poco senso per la cottura quanto invece una gestione della parzializzazione della potenza.

    Mi spiego meglio, nei forni professionali non si imposta la temperatura di platea e cielo, la temperatura è una sola, quella della camera di cottura, che ha perfettamente senso, perchè parlare di stratificazione termica in una camera di 9cm di altezza è ridicolo.
    Oltre ad impostare la temperatura però si può impostare la percentuale (o tempo di intervento o come lo vuoi chiamare) di potenza/lavoro svolto dalle resistenza del cielo o della platea.
    Il senso è: se devo cuocere una teglia mi vanno bene i 300 gradi con calore dal basso nella prima parte e anche dall'alto nella parte finale, se devo fare una napoletana tutto calore dall'alto, se devo cuocere un arrosto magari tanto da sopra quanto da sotto.
    Per far questo, i due termostati indipendenti servono a poco... perchè quando quella superiore parte, parte al massimo idem quella sotto.

    Quindi direi che i PID non servono, ma una gestione più intelligente dei 2 termostati on-off credo sarebbe utile.

    Si infatti e qui puoi credermi la ricerca si sta orientando verso altre zone :B): :B): ,quindi e' del tutto normale che Effeuno lo abbia santificato anche se poi e' ....nato prima o vuagluinciell Spinello e ha sballato un po' di cose ..voglio dire troveremo spesso quello che dira' che fico il pid si perche' .....oppure ma sai il pid .....ma cuocere senza e' la stessa MEDESIMA cosa SOLO TANTO PIU ECONOMICA :o: :D ;) ;)
    Buone vacanze Shuche ;) buone vacanze a tutti credenti o no . :P
     
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    CITAZIONE (cosimo747 @ 2/8/2021, 15:22)
    Buone vacanze Shuche ;) buone vacanze a tutti credenti o no . :P

    Anche a te caro Cosimo!! e anche a tutti gli altri!
     
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    CITAZIONE (Suche @ 2/8/2021, 15:08) 
    Io ci ho pensato su un po', e sono giunto a questa mia personale conclusione:
    la temperatura è una sola, quella della camera di cottura, che ha perfettamente senso, perchè parlare di stratificazione termica in una camera di 9cm di altezza è ridicolo.

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    L’utilità del PID a parte una certa “economia” Di gestione della potenza sta nella possibilità (non in tutti però) di programmare una curva di cottura...ovviamente dove e se serve..... infatti si usa alla grande nei forni di rifusione per SMD (componenti elettronici saldati in superficie) dove bisogna seguire una curva specifica di “cottura” per la pizza non ci vedo una grande utilità in effetti.
     
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