Si infatti dice che non è che una sia meglio e l'altra peggio, è una questione di gusti personali.
Però comunque non sono identiche.
Quello che mi sento di aggiungere è che andrebbe valutato anche l'atteggiamento dell'azienda e l'assistenza.
Io con Eliani ho compilato il modulo per il preventivo e non mi ha risposto nessuno. Ho controllato Facebook, sulla loro pagina dicono di scrivere in privato per sapere il prezzo, ho scritto e non mi ha risposto nessuno. Dopo una settimana ho scritto ancora e mi hanno risposto che non rispondono ai messaggi su Facebook, devo telefonare. Visto che non era orario di ufficio ho mandato una mail per chiedere scheda tecnica, prezzo e tempistiche. Mi hanno risposto in 3-4 parole dicendo di chiamare una certa tizia al telefono. Visto che ormai erano due settimane che aspettavo una risposta, trovarmi di fronte a un altro scaricabarile mi ha fatto perdere la pazienza. Se non hanno tempo per i potenziali clienti, figuriamoci con l'assistenza. Infatti la pagina Google Business è piena di lamentele.
Alla fine ho preso la Sunmix sullo shop della confraternita che dovrebbe arrivarmi a giugno.
Mi sono imbattuto per caso in questo video su Youtube "non in elenco", quindi non recuperabile tramite ricerca, che contiene un confronto estremamente dettagliato tra Eliani ES6 VAR e Sunmix SUN6.
È in russo ma con la traduzione automatica dei sottotitoli si capisce abbastanza.
Entrambe le macchine sono state messe alla prova sullo stesso impasto, misurate al millimetro e smontate.
Per le conclusioni, andare a 1h03'07''.
In breve: sono entrambe ottime, hanno lo stesso involucro ma la costruzione è diversa: sono diverse la geometria del verme, lo spessore della barra frangipasta, gli ingranaggi e il motore.
So che c'è una diatriba in atto da anni e credo che questo video finalmente chiarisca la situazione una volta per tutte.
Il motivo è che le resistenze alle estremità (all'inizio e alla fine della serpentina) sono meno calde. È una cosa che capita in tutte le resistenze del mondo, il calore si genera a partire dal centro della resistenza e da lì si muove verso le estremità, che quindi ci mettono molto più tempo a diventare rosse.
Nell'F1 le estremità della serpentina sono sul fondo, è per questo che in quella zona la pizza cuoce di meno. Inoltre sul fondo ci sono 2 "curve" mentre sul davanti ce ne sono 3, quindi il fondo del forno risulta leggermente meno "coperto" dall'irraggiamento superiore.
Io comunque non giro mai le pizze, trovo che la differenza di cottura sia insignificante. Basta stare attenti a metterle in centro.
Un saluto a tutti, pizzo già da parecchi anni con il fornetto ferrari ma da circa una settimana ho il P134H.
Nelle pizzate della settimana scorsa avevo sempre sbagliato l'appretto tirando fuori l'impasto dal frigo troppo tardi, per cui mi ero ridotto a scaldare le palline nel forno tiepido un'ora prima di cena, facendo formare una crosticina sulla superfice che rovinava la stesura.
Oggi invece per la prima volta è andato tutto bene, ecco il risultato: Pizza bianca al radicchio
Impasto a mano, maturazione in frigo per 4 giorni, staglio e appretto di 5 ore.
Stesura con semola di grano duro non rimacinata.
Cottura in forno Effeuno P134H con 250° sotto e 400° sopra.
Ecco il risultato:
La pasta è molto morbida dentro e leggermente croccante all'esterno.
Ho fatto un altro impasto con 60g/L di olio EVO che proverò dopodomani, devo ancora decidermi se usare l'olio oppure no, continuerò a fare sempre 2 impasti fino a quando non mi sarò deciso.
La semola non rimacinata è comodissima per la stesura, ma non mi piace come si attacca sul fondo del forno e sul bordo della pizza. La userò fino al termine del sacchetto,poi proverò con la rimacinata.
Ho fatto anche 2 pizze ai peperoni ma mi sono venute troppo bagnate sopra per colpa del ripieno: troppi peperoni, pezzettoni troppo grossi e troppo acquosi.
Inforna poi le pizze con la carta da forno, che rimuoverai dopo 1-2 minuti con un colpo secco senza sollevare la cupola.
La carta da forno va rimossa perchè altrimenti diventa scura e si brucia, ma lasciandola solo per i primi minuti non succede niente perchè il calore viene assorbito dalla pasta della pizza. Il momento giusto per toglierla è quando la pizza inizia ad indurirsi e riesci a sfilare la carta senza aprire il forno. La carta da forno se tolta al momento giusto (cioè se non è annerita) può essere riutilizzata per altre pizze.
Ho fatto così per anni e mi sono trovato benissimo, la carta da forno è molto più pratica di qualsiasi paletta.