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Japi
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CITAZIONE (andreamaratea @ 24/1/2013, 13:10) Il termostato non fa altro che interrompere il flusso di corrente destinato alle resistenze, quando la temperatura rilevata dallo stesso, raggiunge un determinato valore, per poi ridare corrente quando la temperatura scende e le "bimetalliche" del termostato (che si dilatano/restringono a seconda della temperatura) chiudono di nuovo il circuito; una volta che le resistenze sono alimentate di nuovo, la temperatura aumenta fino a quando il termostato interrompe di nuovo il flusso di corrente. Quindi le resistenze, una volta alimentate, producono sempre la stessa potenza; il calore "imprigionato" nel fornetto, fa si che la temperatura, per effetto joule aumenta sempre di piu', fino ad arrivare a quella impostata dal termostato. Il problema principale e' che il termostato essendo un sistema di regolazione "meccanico" non riesce a mantenere la temperatura all'interno del fornetto costante perche' quando "stacca" passa molto tempo per "riattaccare". Questo provoca una notevole variazione di temperatura (delta t), sicuramente non buona per la cottura della pizza. Per ovviare a questo si stara il termostato. Starare il termostato significa quindi, aumentare il tempo di risposta del termostato che provoca quindi un riscaldamento maggiore del fornetto. In pratica le resistenze sono accese per piu' tempo, consentendo una cottura decente della pizza. Quindi il fornetto, cosi come pubblicizzato dalla casa costruttrice, raggiunge si la temperatura di 400 e piu' gradi, ma non riesce a mantenerla costante nel tempo. Ben detto Andrea, ottima spiegazione. Il problema è proprio nell'isteresi ovvero della differenza tra la temperatura a cui il termostato attacca e quella a cui stacca.
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