Come ho costruito il forno a legna

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  1. merangio
     
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    Eccomi nuovamente,
    caro Franko61, una goduria ed un insieme d'emozioni indescrivibile.
    Grandissima soddisfazione.
    Con la segnalazione del tuo errore in merito alla condensa generata dal forno mi hai evitato di fare il tuo stesso sbaglio, grazie.

    Grazie anche a chi ha risposto alla mia prima domanda, ora vi spiego come ho aggirato il problema.

    In un lato del cortile ho una tettoia utilizzata in passato come rimessa per attrezzature agricole. Sotto questa tettoia c'è una zona di 32,5 m² chiusa da tre lati (5 m. x 6,50 m.)
    Mi sono detto, “ invece di costruire il forno nel cortile all'aperto ed alle intemperie con il rischio che qualcuno possa rompere i mar....ni, lo costruisco in quest'area, all'interno della cubatura già esistente, in un angolo e poi, più avanti nel tempo, la trasformerò in un locale dedicato alla convivialità con gli amici”.

    Così ho iniziato e questo è l'angolo dove ho posizionato il forno.

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    C'è già un pavimento ma non conoscendone la consistenza ho pensato di fare un basamento di rinforzo per supportare il peso del forno.
    Il progetto cartaceo è questo

    ak6Zgc9

    e questa e la realizzazione

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    Nell'angolo della gettata ci sono le impronte delle manine di mia nipote.

    A questo punto inizia la costruzione,
    questi sono i progetti su carta

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    la costruzione dei muri di supporto

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    e la preparazione di una parte dell'armatura della base del forno

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    i piedritti dell'arco sotto il forno

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    la dima dell'arco

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    la tracciatura del taglio dei mattoni per l'appoggio dell'arco

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    prova dei pezzi prima di cementarli

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    e i piedritti terminati.

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    Ora bisogna costruire l'arco. Io qui ho fatto una errore che mi ha complicato notevolmente la fase di costruzione. La dima dell'arco l'ho costruita utilizzando una sola tavola, pensavo che poggiando i mattoni centralmente sulla tavola si sarebbero sostenuti, non è vero, è una cazz..ta, è meglio costruire la dima con due tavole in modo che i mattoni possano essere appoggiati su due punti.
    Ho aggirato il problema aiutandomi con due tavole laterali ma questo mi ha impedito di curare la fuga dei mattoni quando la malta era ancora molle.

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    Comunque il risultato finale è questo.

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    OK, primo traguardo raggiunto.

    Secondo traguardo, piano d'appoggio del forno.
    Sulla carta viene così.

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    Penso che per il momento possa bastare.

    Oltre all'errore nella costruzione della dima dell'arco, ho sottovalutato la pulizia dei mattoni. Ho utilizzato mattoni comuni (quelli con i buchi che si usano in edilizia per fare dei riempimenti) e sono rimasi macchiati. Nulla di bruttissimo ma (con il senno del poi) valeva la pena di spendere un pochino di più ed utilizzare mattoni di qualità superiore. Bisogna anche tenerli puliti il più possibile e lavarli abbondantemente per evitare che rimangano macchiati dalla malta.

    Cari amici della confraternita, ci aggiorniamo più avanti,

    Ciao.
     
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125 replies since 14/5/2014, 22:40   155999 views
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