Le mie veraci col metodo "Di Matteo"

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  1. Andy ITA
     
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    Grazie a tutti ragazzi troppo buoni, mi fate arrossire... :wub: :wub: :wub:
    Ci sono tantissimi confratelli molto più bravi del sottoscritto, ho visto una marea di foto di tanti di noi che hanno partecipato all'evento del fine settimana e vi posso assicurare che sia come risultati che come fantasia nei condimenti sono di gran lunga meglio di tante pizzerie.

    Tornando ai miei panetti li ho fatti da 250g, il mio solito peso standard per l'F1 per arrivare ad ottenere una pizza di circa 34cm. Solo l'ultimo panetto era da 240g.
    In totale quindi c'erano 9 panetti da 250g e uno da 240g, per un totale di 2,5 kg scarsi.

    Le dosi erano quelle dettate dal maestro, l'unica variante il grammo in più di lievito per compensare il fatto che era scaduto da quasi un mese. :P
    Ho inizialmente pesato 1450g di farina che è stata utilizzata tutta mano a mano che l'impasto procedeva. Ho infine messo circa 50g di altra farina perchè l'impasto mi pareva ancora un po' troppo umido.
    Da tenere in considerazione inoltre che io uso cassette di plastica e non di legno, quindi i panetti rimangono sempre più umidi e appiccicosi sia sopra che sotto.

    Sommando i pesi alla fine andremmo oltre i 2490g totali, ma sono convinto che impastando a mano il calore umano tende a far asciugare un po' l'impasto; sarebbe il motivo per cui stranamente l'impasto a mano con percentuali di idratazione maggiori viene piuttosto facilmente.
    Se vogliamo contare quindi la percentuale dei 1450g della sola farina su litro d'acqua si ottiene un 68.96%; se invece consideriamo anche il sale e il lievito dovremo calcolare 1500g sul litro d'acqua, per una percentuale del 66.67%.

    Da notare che l'impasto alla "Antonino" sono riuscito a gestirlo tranquillamente con 1400g e 35g di sale su litro d'acqua (71,42% di idro considerando la sola farina).
    La consistenza della massa finale mi ha soddisfatto maggiormente grazie alle serie di pieghe intervallate ogni mezz'ora; c'è da dire che ovviamente le pieghe asciugano e rafforzano la maglia glutinica.

    Se devo essere onesto tra gli impasti fatti in base ai suggerimenti dei due maestri Antonino e Salvatore non ho trovato grosse differenze sia in fase di stesura che a qualità organolettiche delle pizze.
    Buone entrambe, ma il merito secondo me va anche alla farina. La Polselli come ho già scritto mi ha favorevolmente stupito con i diretti piuttosto corti, tanto da considerarla come valida alternativa ad impasti indiretti col poolish che normalmente faccio di circa 20h.
     
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18 replies since 17/11/2014, 01:54   536 views
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