MOD AZ [Project]

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    Guarda che i relè SSR di relè hanno solo il nome. Come dice il nome sono a stato solido e li puoi pilorae come ti pare. Non c'è alcun rimbalzo.
    Per giunta la frequenza di pilotaggio può essere estremamente bassa. Non hai bisogno dei 110 volt ma di un ciclo al 50% che può anche durare 4 - 5 secondi.

    Il vantaggio ulteriore (ed è quello che fai con il PID) è che puoi veramente modulare la potenza.
    Il PID nell'intorno della temperatura selezionata (se programmato correttamente) inizia ad accendere spegnere le resistenze molto velocemente gestendo il ciclo in modo che la potenza resa sia modulata. Quindi nell'intorno della temperatura obiettivo, la potenza reale passa dai 1200W a quello che serve per mantenere la temperatura per poi alzarla immediatamente nel momento in cui scende.

    Realizzare un controllo di temperatura ben fatto (non ON/OFF) non è banale e servono nozioni di controllo dei processi.

    Ripeto, quelli che chiamate semplici PID controller non sono giocattoli ma controllori piuttosto sofisticati che opportunamente programmati possono dare grandi soddisfazioni.

    E costano pochissimo. Il REX 100 con relè SSR e termocoppia si prende in Cina per 15 USD.

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  2. ondadeltempo
     
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    CITAZIONE
    E costano pochissimo. Il REX 100 con relè SSR e termocoppia si prende in Cina per 15 USD.

    ....anche in Germania costa poco!
     
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    Si, vero.
    Volevo metterne due sul F1 ma non voglio bucare la mascherina nera originale. Ho provato a chiedere ad F1 se possono fornirmene una addizionale (pensavo che essendo un lamierino piegato non gli costasse nulla) ma non erano daccordo (per giunta il mio l'ho pure ammaccato).
    Se trovo chi mi piega un lamierino ad un prezzo decente ci provo. Il controllo di temperatura sarebbe sicuramente migliore dell'attuale.

    Al
     
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  4. ondadeltempo
     
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    Se fossi stato un dirigente del F1 avrei oltre ai 2 modelli.ventilato e non, progettato anche un modello a controllo digitale con dovuta differenza di prezzo .Avrebbero sicuramente "adescato" chi crede che il controllo digitale possa far realizzare un pizza migliore.
    L'avrei potuto montare sul mio, ma lo ritengo inutile,però comodo per visualizzare la temp nel dato istante, quello si.Come la partenza auto a pulsante invece di girare la chiavetta, un optional
     
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    E' vero che di pid ne esistono gia' fatti a pochi soldi ma altrettanto vero che di progetti per arduino ne esistono altrettanti gia' fatti con il valore aggiunto pero' di poter metter mano al funzionamento ed aggiungere/togliere qualsiasi cosa venga in mente...
     
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    non so perché, ma comincio a pensare che a questo punto con i PID/SSR si potrebbe quasi quasi lavorare direttamente sul cavo di alimentazione originale ...
    non li ho mai visti/utilizzati, mi documento.

    Se la modifica fosse quasi plug and play, ovvero solo additiva rispetto alla M1 sarebbe una figata colossale :D
    Pensate che chicca sarebbe mettere direttamente il cavo di alimentazione nel "driver" e la termocoppia in un foro si areazione

    urgono test :lol:
     
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    Devi andare a bypassare il termostato, ovvero mettere il rele ssr in parallelo a questo e tenerlo al minimo in modo che sia sicuramwnte aperto. In questo modo puoi staccare il pid e usi quello originale, metti il pid e vai.
    Puoi anche metterlo all'esternoma devi starare l'originale in modo che sia sempre chiuso.

    Al
     
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    Scusate la mia completa ignoranza ma i pid installati da alcuni confratelli sugli f1 li hanno resi dei forni ideali più x cotture tradizionali non garantiscono nell'infornata della pizza la presenza della resistenza cielo a piena efficienza irraggiamento. Garantiscono con cicli diversi il raggiungimento di una determinata temperatura impostata ed il suo mantenimento ma x la pizza verace l'idea di Zava iniziale mi sembrava più indicata se poi Arduino + altro la renda fattibile sarebbe il max
     
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    Vi leggo con grande attenzione. Mi iscrivo al 3D.
     
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    Bene, vedremo strada facendo :)

    qualcuno riesce a scrivermi in maniera lineare la procedura passo passo per ottenere il miglio risultato?
    - preriscaldamento
    - tempi/temperature di preriscaldamento
    - temperatura minima/massima di informata
    - temperatura in cottura
    - temperature massime pietra e/o camera di cottura
    - ... temp minime ...

    così posso cominciare a buttare giù schemi e algoritmo :ph34r:
     
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    @zava se ti può essere di aiuto ti fornisco alcuni dati altri confratelli potranno riportati i loro. Faccio riferimento a un forno f1 con resistenze 1700 +750 watt, cotto di palepizza da 2.5cm con rialzo di 1,2cm con installato termometro digitale con sonda k inox e linguetta metallica collegata al cotto. Per pizza verace imposto 450 cielo 400 platea preriscaldamento 50-60 minuti (60-70optimum) dai 460-470 in su inforno il bypass lo accendo pochi secondi prima dell'infornata garantendomi resistenza superiore al max;tieni presente che nell' f1 il termostato sicurezza generale a riarmo manuale scatta a 495 in altri forni/marca sopra dipende. Quando il mio termometro digitale segna 488 sono prossimo allo stacco nel giro di pochi secondi. Temperatura cotto generico 470 il Sorrento 485 cotture 75-90sec
     
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    @ Grisuele

    Non so da chi ti siano arrivate le informazioni che citi ma sarebbe opportuno fornire informazioni di prima mano.
    Per la mia esperienza diretta, il sensore istallato sul cielo, non appena viene investito dal vapore della pizza in cottura, scende di temperatura ed immediatamente accende la resistenza superiore a differenza di quello elettromeccanico che ha un'isteresi enorme.
    Il PID istallato nel forno ti consente una cottura della verace migliore che con l'originale.

    Quello che ho messo nel Melchioni, nonostante il fatto che la termocoppia fosse dietro la calotta, quindi schermata, nel momento in cui mettevo la pizza a cuocere riaccendeva il forno all'istante ed automaticamente.

    Potresti tranquillamente evitare il bypass.

    In bocca al lupo per il progetto che seguirò con molto interesse. Ho una decina di Arduino ed HW relativo in attesa di destinazione.

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    @asimmetrico ti ringrazio delle tue delucidazioni e soprattutto della tua esperienza diretta con gestione pid ;quello che ho riportato si riferiva a quanto avevo letto sul forum da parte dei primi confratelli che avevano installato pid con tanto di reportage foto meno sulle loro impressioni cottura verace. Ricordo però che aldilà della gestione temperatura sicuramente migliore rispetto termostati meccanici (oltre al fatto di poter scavalcare volendo anche il termostato sicurezza generale con possibilità di cotture a temperatura superiore a quelle di fabbrica) ;il confratello impiegava soprattutto x cotture tradizionali e pizza alta nessun riferimento alla verace. Mi spiego meglio, considederando che più di un pensierino alla gestione pid ce l'avevo fatto;in particolare quando parli una volta che il forno è in temperatura, di infornata e grazie al vapor acqueo sprigionato di riaccensione immediata della resistenza superiore durante la cottura. Se per temperature dai 440 in su a seconda del peso panetto parliamo di tempistiche cottura di 60-90sec l'accensione della resistenza durante l'infornata ti porterà ad averla incandescente sul finale cottura ecco perché con il bypass sono invece sicuro di averla a piena potenza x tutta la durata cottura certo purtroppo questo tramite una gestione esclusivamente manuale ahimè...... se poi riuscite con Arduino +pid vi seguo con molta attenzione
     
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    Con arduino puoi surclassare le logiche del pid, ad esempio si puo' creare un programma di cottura apposito per la verace che accenda le resistenze superiori per 2 minuti alla massima potenza dopo l'apertura dello sportello, si puo' creare un menu per scegliere quale programma di cottura vogliamo usare di volta in volta, si possono aggiungere timer, segnali acustici di fine cottura, ecc... E' un mondo a parte :P
     
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    ciao zava78

    quando in ambiente anche industriale si desidera controllare una temperatura, a maggior ragione di un forno o una camera, si parte in prima istanza dall'analisi delle masse termiche in gioco, delle "dispersioni termiche", e delle possibili isteresi che l'imsieme permette di ottenere senza far subire stress termici a tutta la struttura (e mi fermo qui visto che le variabili in gioco sono almeno centinaia).

    A livello di sperimentazione educativa-scolastica la tua idea può assumere un significato ma in pratica è inutile.
    Intanto non puoi controllare in maniera univoca e precisa la temperatura in una camera così piccola come quella del fornetto, poi hai interferenza tra il calore irradiato tra le due resistenze (sopra e sotto) il calore per irraggiamento della piastra e della parabola solo per citare un paio di componenti.
    Non puoi certo farlo con una o più sonde K, qualche possibilità con una termocamera ad infrarossi ma l'ambiente in analisi è talmente ridotto ...

    Solo dopo cerchi la soluzione tecnologica più opportuna che non necessariamente è o deve essere elettronica.

    asimmetrico,
    questo è uno dei problemi comuni ovvero che al momento di una "infornata" il ciclo di riscaldamento sia già giunto al massimo e dunque sia in fase passiva l'alimentazione; l'inserimento di una massa a temperatura nettamente più fredda provoca un violento e repentino calo di temperatura nella camera che il sistema non riesce a recuperare in tempi utili, ne con sistemi di controllo elettronici, vuoi computerizzati o a microprocessore, e ancor meno con i classici sistemi a termocoppia o peggio termostatici.
    A questo proposito si usano vari escamotage tecnici differenti.

    nel caso del Ferrari il termostato è molto aleatorio, certamente un Pid migliora notevolmente i tempi di risposta del sistema ma oltre a quello non si può ottenere di più.
     
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81 replies since 23/3/2015, 13:50   5706 views
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