PIZZA E GLICEMIA

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .

    Junior Member

    Group
    Bannati
    Posts
    92

    Status
    Offline
    Grazie a te confratello, se siamo qui a discutere è per migliorarci ed ampliare le nostre conoscenze e per valorizzare tutti i punti di vista.
    Ho letto le linee guida del crea per quanto riguarda le farine bianche e le condivido, non a caso dicono chiaramente che la sostituzione di cereali raffinati con quelli integrali è una buona pratica, pur non demonizzando le farine bianche che non sono un veleno.

    Detto questo dovremmo fare sempre attenzione a non sostituirci ai medici perché non abbiamo studiato per farlo e perché ogni caso è diverso dall'altro.

    Poi vorrei fare anch'io una provocazione: ma chi l'ha detto che la pizza viene più buona con la 00? I maestri pizzaioli di 150 anni fa usavano la 00? Perché contrastare chi cerca di tornare alle origini?
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,846
    Location
    Monaco di Baviera

    Status
    Offline
    Discorso interessante. La pizza di 150 anni fa tu l'hai assaggiata? Pensi che fosse piu buona? Che poi non si puó parlare tanto di gusto, quello é personale. Un 10-20% di farine integrali o multicereali oppure germe o crusca io li metto sempre in tutte le mie pizze. E se vai a vedere le mie ricette del pane qui sul forum sono tutti pani molto scuri, il pane bianco non penso di averlo mai fatto. Ed é anche una critica che ho sempre fatto alla panificazione italiana. Se entri in un panificio standard in Italia hai una distesa di pani bianchi. Il che é un peccato perché a me i pani scuri piacciono molto di piu. Ma non lo faccio per un discorso nutrizionale, mi piacciono veramente di piu.

    Le linee guida CREA sono create per gli Italiani che notoriamente mangiano molto di piu farine setacciate.

    Detto questo sono quasi sicuro che giá 150 anni fa setacciassero giá la farina, anzi sono sicuro che lo si faccia dai tempi degli egiziani. Se non avevano una 00 avevano una 0, ma puó essere che arrivassero a setacciare fino ad avere quasi una 00.

    Per il resto non sto contrastando nessuno, se uno vuole fare la pizza integrale che lo faccia pure. Che non mi si venga a dire peró che una tipo 0 sia meglio di una 00 dal punto di vista nutrizionale. Da una 0 a una 00 cambia poco o nulla. Anche la semola rimacinata di grano duro é setacciata quindi non vedo perche dovrebbe essere meglio della 00.

    Infine io sono uno che se ne frega della tradizione. Se ritengo che un processo moderno sia meglio di un processo della tradizione ci metto due secondi a non usare piu il metodo tradizionale. E questo é alla base del continuo miglioramento. Ovvio, la tradizione bisogna conoscerla perche é da li che si parte, ma inutile intestardirsi che la tradizione é sempre meglio altrimenti non avremmo mai innovazione.

    PS: Dovremmo smetterla di chiamarle farine "raffinate" non vi é nessun processo chimico di raffinazione. Sono farine "setacciate" nulla di piu.
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,208
    Location
    Lussemburgo / Spagna

    Status
    Offline
    Penso che la cosa migliore che un diabetico possa fare è testare dopo aver mangiato per scoprire che effeto hanno i diversi alimenti sulla glicemia..

    Prima fare una lunga passeggiata e poi pizzare. Mangiarla, magari lasciando il cornicione sul piatto. Poi prova di livello di glicimia un'ora dopo. Ha raggiunto un picco molto più alto rispetto a quando si mangia altro cibo, quindi probabilmente una cattiva idea di mangiare molta pizza. Ripetere l'operazione un paio di volte per essere sicuro che il risultato non sia un evento unico.

    Ho anche capito che un bicchiere di vino rosso durante il pasto possa aiutare a ridurre la glicimia. Anche tenere d'occhio il HbA1c che mostra una media dei valori di glicemia negli ultimi mesi. Cercare di abbatterlo il più possibile.
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    578

    Status
    Offline
    CITAZIONE (AmoLaPizza @ 13/5/2020, 14:03) 
    Penso che la cosa migliore che un diabetico possa fare è testare dopo aver mangiato per scoprire che effeto hanno i diversi alimenti sulla glicemia..

    Prima fare una lunga passeggiata e poi pizzare. Mangiarla, magari lasciando il cornicione sul piatto. Poi prova di livello di glicimia un'ora dopo. Ha raggiunto un picco molto più alto rispetto a quando si mangia altro cibo, quindi probabilmente una cattiva idea di mangiare molta pizza. Ripetere l'operazione un paio di volte per essere sicuro che il risultato non sia un evento unico.

    Ho anche capito che un bicchiere di vino rosso durante il pasto possa aiutare a ridurre la glicimia. Anche tenere d'occhio il HbA1c che mostra una media dei valori di glicemia negli ultimi mesi. Cercare di abbatterlo il più possibile.

    Confermo tutto quanto, non da professionista medico, quanto da esperienza diretta sul campo, visto che in famiglia 9 su 10 hanno il diabete ...
    Il mio pensiero è che:
    1) impastare con una buona percentuale di integrale e semola è meglio per il diabete e non pregiudica affatto la bontà della pizza.
    2) testare la glicemia in concomitanza con una pizzata (mattina pre e post pizzata) è cosa molto buona per capire come il corpo reagisce (e di conseguenza capire fino dove posso spingere).
    3) fare una passeggiata di almeno 1/2ora pre e post pizzata è cosa moltissimamente buonissima.
    4) ovviamente non esagerare con la pizza se si ha il diabete ed evitare di associare alcool (anche se giuro che sta cosa del vino che abbassa la glicemia mi suona un po' strana).
    5) cosa scontata, cercare di non fare i due pasti del giorno a base di carboidrati (non è che il diabetico fa' pizza a pranzo e poi carbonara a cena!).
    6) personale ciliegina sulla torta, se possibile fare la pizzata a pranzo (aiuta a realizzare diversi punti sopra esposti).
    7) smettere di fumare (non c'entra niente con il diabete ma ci sta sempre bene).
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,208
    Location
    Lussemburgo / Spagna

    Status
    Offline
    Non ricordo da dove venisse la raccomandazione del vino rosso. Se ricordo bene aveva a fare con la funzionalità epatica e il cambiamento del metabolismo per elaborare l'alcol e quindi non rilasciare glicosio nel flusso sanguigno.

    Ma posso anche sbagliarmi e il modo in cui il corpo reagisce è molto individuale. Ripeterò che penso che sia molto importante che un diabetico passi un po' di tempo a fare molti test del glicosio (anche se le strisce extra non sono pagate dall'assicurazione sanitaria) per capire come il loro corpo reagisce a vari alimenti. Non è davvero abbastanza solo per testare una volta al giorno al mattino.

    Non è possibile dire che una dieta sia giusta per tutti, dipende da quanto è danneggiato il corpo, da quanto esercizio uno fa, ecc.

    Notate che non sono un medico e che prendete il mio consiglio a vostro rischio e pericolo! Ma penso che la triste verità sia che nessuno lo sa davvero, e che ci sono restrizioni sui costi e considerazioni psicologiche che significano che non raccomandano molti test.

    Per me personalmente ha senso testare e tenere un registro di ciò che uno mangia e quale effetto ha sul livello di glicosio, in questo modo con il tempo uno inizia a capire cosa puo permettersi, invece di indovinare o seguire un consiglio generale.

    Penso che fare una scrocchiarella da 180g anziché una napoletana da 260g sarebbe una buona idea. Probabilmente è anche una buona idea usare un tipo 1 o 2 e lasciarlo maturare a lungo, invece di usare uno 00 e mangiarlo dopo 9 ore.
     
    .
19 replies since 29/1/2018, 06:16   4188 views
  Share  
.