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Paniello82.
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Ciao Deck!. -
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Ciao . -
Samuel Dodee.
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Intanto che facevo prove, ho fatto anche quella con la pietra refrattaria originale.
Il pirometro mi indica 460° circa, quella è la temperatura che fa spegnere le lucette, uguale a quella che ottengo con il biscotto. Ovviamente con la refrattaria originale ci arriva più in fretta, le lucette iniziano il ciclo di spegnimento/accensione 20 minuti abbondanti prima.
Ora vorrei provare con il biscotto appoggiato alla pietra refrattaria, così poi le ho provate tutte e posso mettere via il pirometro.
Prima, però, provo a misurare la pietra refrattaria accendendo solo sotto. Con il biscotto sono arrivato a 220° e la resistenza non sembra in grado di andare oltre.
Edited by Samuel Dodee - 18/2/2018, 14:12. -
Paniello82.
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Ciao Samuel io proprio questo non capivo prima di aprire questa discussione....stesso modello senza modifica....alcuni superano i 500 gradi e altri 460/470...in più con una resistenza da 1900...credevo di fare qualcosina in più di un forno che ha una 1700... . -
Samuel Dodee.
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Secondo me i watt in più della nuova resistenza servono più che altro a supportarne il disegno più arzigogolato. Ma probabilmente sto scrivendo una castroneria, correggetemi se sbaglio.
Comunque, riassumendo.
Entrambi i termostati accesi al massimo
Biscotto: 460° circa, la lucetta inferiore (quella che impiega più tempo) inizia il ciclo di spegnimento/accensione dopo 45 minuti circa
Refrattaria: 460° circa, la lucetta inferiore inizia il ciclo di spegnimento/accensione dopo 23-24 minuti circa
Biscotto su refrattaria: prossima prova
Solo il termostato inferiore acceso al massimo
Biscotto: 220° dopo un'ora di accensione
Refrattaria: oltre 380° dopo un'ora di accensione
Questa prova l'ho fatta per vedere quanto incide la resistenza inferiore sulla temperatura della platea. La differenza è eclatante, il contributo della resistenza è davvero ridotto con il biscotto. Questo mi fa pensare che la soluzione "biscotto su refrattaria", spesso sconsigliata, non sia invece da escludere a priori.. -
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Paniello abbiamo già discusso da un'altra parte questo fatto, si pensa che in maniera casuale qualcuno ha dei termostati leggermente starati permettendo più alte temperature, mentre altri no avendo invece temperature di default immagino previste dalla ditta... In pratica chi riceve un forno che gli fa sopra i 500° dovrebbe lagnarsi del forno ma non penso lo faccia
Altra ipotesi è che ognuno ha pirometri da 4 soldi che sbagliano le temperature anche di 20/30°.... -
.Secondo me i watt in più della nuova resistenza servono più che altro a supportarne il disegno più arzigogolato. Ma probabilmente sto scrivendo una castroneria, correggetemi se sbaglio.
Comunque, riassumendo.
Entrambi i termostati accesi al massimo
Biscotto: 460° circa, la lucetta inferiore (quella che impiega più tempo) inizia il ciclo di spegnimento/accensione dopo 45 minuti circa
Refrattaria: 460° circa, la lucetta inferiore inizia il ciclo di spegnimento/accensione dopo 23-24 minuti circa
Biscotto su refrattaria: prossima prova
Solo il termostato inferiore acceso al massimo
Biscotto: 220° dopo un'ora di accensione
Refrattaria: oltre 380° dopo un'ora di accensione
Questa prova l'ho fatta per vedere quanto incide la resistenza inferiore sulla temperatura della platea. La differenza è eclatante, il contributo della resistenza è davvero ridotto con il biscotto. Questo mi fa pensare che la soluzione "biscotto su refrattaria", spesso sconsigliata, non sia invece da escludere a priori.
Samuel con entrambe senza la superiore in un'ora avrai temperature ancora più basse, perché a scaldare il biscotto non sarà la resistenza a 700 e passa gradi ma la pietra refrattaria che farà 380 gradi e non da subito.
Col cielo accesso forse potresti guadagnare qualche grado per via della maggior vicinanza, ma ne dubito.. -
Samuel Dodee.
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Sì, infatti la prova con biscotto su refrattaria la faccio solo con entrambi i termostati accesi al massimo.
Più che i gradi voglio verificare i tempi, per vedere se rimangono gli stessi, se si accorciano (per via della minor distanza dalla resistenza superiore) o se si allungano (per il contributo ancora più basso della resistenza inferiore).. -
Paniello82.
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Paniello abbiamo già discusso da un'altra parte questo fatto, si pensa che in maniera casuale qualcuno ha dei termostati leggermente starati permettendo più alte temperature, mentre altri no avendo invece temperature di default immagino previste dalla ditta... In pratica chi riceve un forno che gli fa sopra i 500° dovrebbe lagnarsi del forno ma non penso lo faccia
Altra ipotesi è che ognuno ha pirometri da 4 soldi che sbagliano le temperature anche di 20/30°...
Ciao Mattia,ma figurati! Sono strafelicissimo dell'acquisto e concordo in pieno con quello che dici riguardo a termostati e pirometri! Il mio post come scritto precedentemente, mi serviva a capire il motivo. Voi confratelli mi avete aiutato, come sempre!
Edited by Paniello82 - 18/2/2018, 21:16. -
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Raff e bravo sei riuscito a prenderlo .La pizza mia dove sta?😀 . -
Paniello82.
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Raff e bravo sei riuscito a prenderlo .La pizza mia dove sta?😀
Quando vuoi sei sempre la benvenuta! Ma meglio fare qualche prova prima!. -
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Ma certo siamo stati bene insieme e tranquilli che verrò di corsa .Dai un bacio alla tua ragazza .Ci aggiorniamo😊😀 . -
Samuel Dodee.
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Test concluso, inserisco i dati e un paio di considerazioni.
Entrambi i termostati accesi al massimo
Biscotto: 460° circa, la lucetta inferiore (quella che impiega più tempo) inizia il ciclo di spegnimento/accensione dopo 45 minuti circa
Refrattaria: 460° circa, la lucetta inferiore inizia il ciclo di spegnimento/accensione dopo 23-24 minuti circa
Biscotto su refrattaria: 440° circa, la lucetta inferiore inizia il ciclo di spegnimento/accensione dopo 58 minuti
Solo il termostato inferiore acceso al massimo
Biscotto: 220° dopo un'ora di accensione
Refrattaria: oltre 380° dopo un'ora di accensione
Questa seconda tipologia prova l'ho fatta per vedere quanto incide la resistenza inferiore sulla temperatura della platea. La differenza è eclatante, il contributo della resistenza è davvero ridotto con il biscotto.Questo mi fa pensare che la soluzione "biscotto su refrattaria", spesso sconsigliata, non sia invece da escludere a priori.
Come non detto: 13 minuti in più e pure 20° in meno... I tempi più lunghi non mi hanno stupito più di tanto, probabilmente l'influenza della resistenza inferiore è pressoché nulla (dovrei fare la prova specifica, ma... anche no! ), però non mi aspettavo i 20° in meno: pensavo che un'ora con il biscotto più vicino alla resistenza bastassero per pareggiare i risultati ottenuti in precedenza, invece le misurazioni testimoniano una difficoltà che, sinceramente, non so spiegarmi.. -
PePe RoSso.
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Ciao a tutti, mi inserisco nella discussione che leggevo in attesa di ricevere l’effeuno. Considerando forni identici la differente t può derivare solo dalla regolazione dei termostati, qualcuno ha provato a verificare se i termostati fossero in qualche modo regolabili o starabili? Con il forno di casa ero riuscito a forzare ed effettivamente funzionó guadagnando una 50 di gradi, tutt’ora mi supera i 300 gradi nonostante il termostato si fermi a 250. Che dite? . -
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Anche i termometri cinesi potrebbero falsare le prove .