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complimenti, letto la discussione tutto d'un fiato
Come mai hai deciso di non far passare i fumi sulla calotta e piazzare la canna al centro?
Vedendo quanta cura hai messo nella progettazione immagino ci sia sicuramente un motivo. -
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ciao Guren, grazie.
non mi interessava la versione "turbo" alla napoletana e ho optato per la soluzione del comignolo-canna.
lo trovo più gestibile anche x pulizia.
ogni sistema ha i suoi pro e contro...sta a noi trovare ciò che ci va più a genio🖐️. -
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ciao joe,
ho seguito con molto interesse il tuo racconto, vorrei ordinare anche io il tuo stesso kit, vedo che non hai più scritto niente...come ti stai trovando, hai qualche consiglio (oltre a quelli già dati) ad oggi?. -
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ciao Liiuk
il forno lavora benissimo.
se lo costruisci cn tutti gli accorgimenti non te ne pentirai. -
.Continuo con la descrizione dei lavori
Ho tagliato i mattoni refrattari starmax a metà per creare la "sagoma" del mio fal. Ho selezionato anche i mattoni del kit che sarebbero diventati i piedritti del primo arco (bocca di fuoco) e li ho messi a bagno per una notte
guardate come assorbono acqua i mattoni del kit (le bolle)
le prove le avevo fatte il giorno precedente quindi ho impastato la malta refrattaria e ho iniziato il lavoro, come spessore tra biscotto e parete verticale ho usato una fune da 1 cm di diametro, perfetta per i miei scopi.
con tanta pazienza ho chiuso il primo giro
ho poi tolto il biscotto che non mi serviva più come dima, ho chiuso completamente il primo giro e fatto pure il secondo.
il tutto facendo sempre e costantemente prove di livello
Fatto questo, ho preso smeriglio, scalpello e mazzetta e, molto rapidamente, ho eliminato la malta refrattaria esterna alla struttura e a contatto con essa
e pure tutta quella interna. il risultato è stato questo
Il motivo di questo passaggio ( che non mi ha rubato poi troppo tempo) è stato ridurre l inezia termica del forno.
Ho infatti pensato che la malta refrattaria che avevo messo per facilitare il lavoro poteva diventare un accumulatore di calore ( rubandone quindi) e poteva fare da ponte termico verso l'esterno (dissipando calore)
Con questo passaggio il forno risulta invece circondato da leca pura ( senza cemento - sempre per un discorso di dispersione di calore)
Ho poi messo ulteriore Leca a riempire esternamente fino a portarmi a livello dei refrattari base del forno
e ci siamo, un altro step andato.
Mi raccomando quando usate refrattari o mattoni del kit, questi devono esser stati immersi in acqua per molte ore ( 24 sarebbe top)
Se non fate questo i mattoni "ruberanno" tutta l'acqua alla malta rendendola inutile ( si asciuga troppo in fretta, si crepa, perde forza, diventa "friabile")
bagnate sempre i mattoni, anche mentre state lavorando prima di metterci la malta e anche se li avete tolti da poco dall'acqua di ammollo.
mentre la malta asciuga, se potete, bagnatela e fatele fare un asciugatura umida ( cosa già consigliata in altri post qui sul forum)
ciao ragazzi
Ciao Joe,
fra i mattoni refrattari che hai messo come base al primo giro della cupola, hai messi della malta tra loro? perchè vedo in alcune foto vedo spazi vuoti e in altre un po di malta.
grazie. -
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ciao Liuuuk
la malta c'è ovunque.
se non si vede è effetto foto
se non c'è al momento della foto l ho messa dopo
ma c'è ovunque...
oltre che nella colata finale che va a coprire tutti i possibili spazi rimasti.
buon lavoro 💪. -
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l'ultimo arco di che dimensioni l'hai fatto?
grazie. -
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Come hai coibentato? . -
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Che malta refrattaria hai usato, xchè molti mi hanno consigliato una malta refrattaria naturale in argilla ma non nè conosco le proprietà meccaniche .