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Comunque io, che tengo ormai da quasi un anno il p134h in un balcone a tasca, qualche precauzione la prendo. Per esempio metto le bustine anti-umidità dentro al forno, sopra al biscotto, e anche fuori, intorno alla presa, e sotto allo stesso. Oltretutto nell’accenderlo non passo mai da 0 a 400°C di schianto. E credo che non sia una cosa che faccia tanto bene a prescindere che stio dentro casa o fuori, sicchè vado molto gradualmente passando da 0 a 50, poi 100, e così via, in modo tale che dovesse esserci un po’ di umidità questa venga rimossa gradualmente.
Inoltre ripeto quanto già detto che il mio terrazzo è a tasca, aperto solo su un lato e profondo 4/5 metri, in un balcone classico sinceramente eviterei di tenerlo, a meno che non si è sicuri che è completamente fuori dalla protata di vento/acqua/grandine e quant’altro.
Comunque reputo che siano scelte personali anche basate sullo spazio che si ha in casa. -
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Sono ormai 10 mesi che abbiamo il P134h, e questo martedì abbiamo fatto l’ultima pizzata. L’abbiamo tenuto sempre in terrazzo (terrazza a tasca coperta da ogni intemperia eccetto il freddo o il caldo stagionale) con una copertura “per ottomana” comprata su amazon. Il forno è come nuovo, in questi mesi siamo arrivati alla 86ª pizza (tengo il conto ogni volta 🤣) e veramente il forno sembra nuovo ... Non sembra assolutamente che il terrazzo gli crei qualche problema, e direi che continuerà a stare lì !
Ovviamente ribadisco che non è un balcone aperto, è una terrazza a tasca, ovvero aperta solo su un lato profonda circa 4/5 metri e il forno è nell’angolo più lontano dall’apertura. Certo è che, se è assolutamebte coperto al 100% da vento, pioggia, grandine ecc... sicuramente è soggetto alle temperature delle varie stagioni ... anche se di inverno quando scende a temperature molto rigide a volte lo portiamo dentro, ma giusto per compassione per il freddo 🤣 -
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Salve a tutti, vorrei due consigli, uno riguarda la pala da usare, l’altro sulla realizzazione di una pizza focaccia.
Prima domanda:
Fin ora abbiamo sempre usato (ormai siamo oltre la decima pizzata da quando abbiamo comprato il P134h F1) la pala in acciaio della stessa F1 sia per infornare che sfornare. Nel corso di questi mesi ci siamo sempre più perfezionati sull’impasto, sulle temperature, e sui condimenti, però rimane sempre un problema. Infatti, o mettiamo poca farina sopra la pala durante l’inserimento della pizza in forno, e quindi poi rimane attaccata in un punto e nel farla scendere vengono pizze, nelle migliori delle ipotesi, a forma di “D”, oppure ne mettiamo troppa e poi alla 5º infornata c’è un letto di farina bruciata.
Leggendo qua e là ho letto che la pala in legno può essere la svolta. Nelle prossime ore mi sa che la comprerò (come letto in altri forum qua su palapizza.it sono belle) ma vorrei sapere: bisogna sempre dare una spolverata di farina (ho farina di riso trattata termicamente) prima di infornare, o addirittura con la pala in legno non serve ? E posso stare tranquillo che la pizza cruda non si attacca sulla pala in legno, a differenza di quanto succede spesso con quella in acciaio ?
Seconda domanda:
Sono toscana, e come tanti toscani andiamo al mare in Versilia, e c’è una pizza tipica che viene chiamata “focaccia Versilia” o a volte “pane arabo”. Per chi non sapesse di cosa si tratta, è una semplice pizza che viene cotta così come è, solo con un giro d’olio sopra, è una volta sfornata viene tagliata in due e dentro si farcisce con insalata, pomodori, mozzarella, prosciutto cotto, origano e olio evo (se riesco a farlo allego una foto). Cio che richiede questa pizza è che alla cottura la pizza sia sufficientemente “spessa” per consentire un taglio corretto, e che in più non si formino bolle bruciate. Non condendo infatti la pizza con pomodoro, mozzarella o altro, ma solo con un filo d’olio, succede sempre che si gonfia in uno o più punti, in bolle molto grosse (fino anche a toccare la resistenza sopra) che poi ovviamente si bruciano. Qualcuno sa come fare per avere un risultato soddisfacente ? -
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Ciao, quasi 4 mesi fa abbiamo acquistato il F1 P134H e all’epoca avevamo gli stessi problemi di spazio. Lo volevamo tenere in terrazza (specifico però che è una loggia “a tasca”, coperta su tutti i lati eccetto che su uno, quindi completamente riparato da intemperie, eccetto che dalla temperatura ovviamente) e portarlo dentro casa in cucina durante l’utilizzo.
Mi sono informato in ogni dove, ho scritto a F1 per sapere se era fattibile, e tutti i riscontri non erano eccezionali. La ditta mi ha risposto che loro non lo consigliano, per prolungare al massimo la vita del forno. Tuttavia abbiamo provato è finita ora ... tutto perfetto!
Ci siamo attrezzati così:
• carrellino Bekvam IKEA con ruote per portarlo su e giù per casa super comodamente
• copertura da esterno per ottomana Amazon, che copre alla perfezione il forno (Sembra essere fatto proprio per lui !!!)
• sacchetti i assorbi umidità, per prevenire formazioni di condensa
In questi modi ormai avremo fatto una quindicina di pizzate portandolo su e giù dal terrazzo a ogni utilizzo. L’inverno (o meglio, da gennaio) l’ha superato alla grande, mai problemi di umiditá, nessun problema su nessun fronte.
Io dire che sta molto a te decidere cosa farne. Sicuramente l’utilizzo e la messa in funzione è da fare dentro casa (almeno di inverno é autunno ... casomai quando fuori c’è 30ºC fare una pizzata in balcone con amici può anche fare piacere), però se hai una terrazza ben coperta da pioggia, vento e quant’altro ... non vedo perché non attrezzarsi in questo modo.
Casomai vedendo le previsioni del tempo in inverno per qualche giorno L abbiamo tenuto dentro casa, casomai con temperature molto rigide, ma giusto così ... per non farlo soffrire di freddo 🤪. -
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Grazie dei consigli, proverò a metterli tutti in pratica, compreso fare un corso. Per adesso accolgo tutti i consigli che vorrete darmi sia sull’impasto sia su qualche segreto per un migliore uso possibile del p134h. -
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Buonasera a tutti. Siamo reduci dalla delusione del primo tentativo di pizzata con il p134h. Il forno è perfetto, al di sopra delle aspettative, siamo noi per niente perfetti !! L’impasto è stato un disastro, zero elasticità e malleabilità. Essendo la prima volta che facevamo un impasto da pizza “napoletana”, abbiamo sinceramente fatto un “misto” di ricette. Fatto un mea culpa adesso vogliamo però capire cosa abbiamo davvero sbagliato e cosa dover correggere. Scrivo la ricetta-disastro usata, per 4 palline:
Farina (W260): 600g
Acqua: 400g (quindi circa 65% di idratazione)
Sale: 20g
Lievito: 3,0 g
Forse troppo lievito ...
La lievitazione inoltre l’ abbiamo fatta un po’ tra intuito e suggerimenti online, ovvero circa 17h di puntata e 8h di appretto tutto a temperatura ambiente.
Domanda da un milione di dollari ... dov’è il fatale errore ??!! Cosa cambiereste tra impasto e lievitazione ?
E inoltre, frigo o temperatura ambiente ?
Grazie a chiunque voglia aiutarmi !
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Grazie Frengo85, aspetto per altre ricette vostre personali ...
Nel frattempo mi sono presentata grazie !! -
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Salve, sono Laura, a breve riceverò il forno effeuno p134h ... e non vedo l’ora ! Fino ad ora ho sempre usato il tradizionale forno da cucina, ma con risultato di una pizza quasi biscottata ben lontana da quelle di una pizzeria ! Adesso vorrei cimentarmi nel mondo della pizza semi-professionale per deliziare il palato di amici e parenti. Sono qua per consigli e, perché no ... per dispensarne in futuro (forse lontano, o forse no !) !!
GrazieSPOILER (clicca per visualizzare) -
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Sono in attesa del forno P134H che a breve dovrebbe arrivare. Sono a livelli piuttosto basilari per quanto riguarda l’impasto, per cui vorrei delucidazioni.
Vorrei sapere se qualcuno puó descrivere precisamente il percorso di lavorazione che attua, nella composizione dell’impasto e anche i tempi di lievitazione/maturazione.
Il frigo è necessario, o si puó fare tutto a temperatura ambiente ?
L’obiettivo è fare una pizza verace come si deve quando arriverà il forno.
Grazie a tutti !
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