Congelare l'impasto

Effetti e (non) convenienza

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  1. Notturno Italiano
     
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    L'umile Cella di Notturno_Italiano

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    Cari fratelli,

    in una discussione mi ero lanciato nel dire che avrei tentato l'esperimento di congelare uno o due panielli, da utilizzare a distanza di qualche gg, e di verificarne i risultati.

    Stasera, dopo qualche verifica in giro sul web, mi ritrovo QUI questa tesi di laurea:

    "Università degli Studi di Padova
    Facoltà di Medicina e Chirurgia"

    ....(omissis)
    TITOLO: "Pane fresco e pane da impasti congelati:
    diversità organolettiche, nutrizionali e commerciali"

    Laureando: Stefano Zen (cui vanno i miei personali ringraziamenti e la mia riconoscenza per avermi evitato una cappella).


    A pag. 61 (di 67), si possono leggere le conclusioni di una serie di esperimenti fatti sugli impasti congelati:


    "3.3.6 Conclusioni sul test effettuato
    La sperimentazione effettuata ha dato conferma agli altri studi citati in
    merito alla reologia e raffermamento degli impasti di pane legati a processi
    di congelamento.
    Dai risultati ottenuti, ad eccezione di una prova su sette, è emerso che il
    valore dell’indice W, dopo scongelamento dell’impasto, è diminuito rispetto
    al corrispondente valore misurato su impasto fresco.

    Anche i valori di P e di L, rispettivamente della tenacità o resistenza allo
    stiramento e di elasticità dell’impasto, tendono a diminuire.
    Considerando quindi che la struttura o “texture” degli impasti di pane si
    forma dalla reticolazione delle catene proteiche e che la diminuzione dei
    valori evidenzia un indebolimento della struttura, si può concludere che
    l’azione meccanica data dalla formazione di cristalli di ghiaccio e
    dall’aggregazione delle unità dei costituenti del pane (amido e proteine),
    porta ad una rottura delle catene proteiche.

    Tali deformazioni, anche se di lieve entità, contribuiscono a peggiorare le
    proprietà reologiche, organolettiche e nutrizionali del prodotto alimentare
    che ha subito un processo di congelamento.
    E’ chiaro che l’uso di pasta congelata consente una riduzione del lavoro e
    dei costi di produzione, facilitando al tempo stesso il trasporto.
    Tuttavia, non si può negare che la qualità del prodotto finale preparata a
    partire da impasti o semilavorati precotti e poi congelati, è spesso inferiore
    ad uno fresco
    .


    Ecco perché, grazie al dott. Zen, non congelerò più i miei panielli.

    E, forse, vi consiglierei di fare altrettanto. ;)
     
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35 replies since 9/9/2011, 22:02   17399 views
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