Costruire un forno a legna in mattoni

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  1. R@ffaele
     
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    @Notturno
    Credo che tu abbia ragione, forse è più importante effettuare con una corretta gestione del forno.
    Però voglio prendere per buona l'indicazione tratta dal sito alfredoneri.it quindi cercherò almeno di stare sotto il 30% come % di allumina.

    @Vespa
    Il tuo video è lo stesso linkato da me nel primo post di questa discussione :) .
     
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    Sai che facciamo???

    Chiamiamo Alfredo Neri e vediamo se viene sul forum a dirci che ne pensa! ;)

    Peccato.... è già chiuso.... rimandiamo a dopodomani :)
     
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  3. R@ffaele
     
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    Grazie Ettore per averci pensato e provato. Speriamo si possa chiarire questa cosa.

    Posso comprendere che non tutti si facciano di questi problemi però un commerciante di materiali edili incompetente non lo capisco. Uno in particolare mi ha detto che bianchi gialli o rossi i mattoni refrattari son tutti uguali è solo una questione di estetica, secondo lui!

    La prima cosa che dovrebbe fare è andare a consultare una scheda tecnica anzichè spararle così grosse!

    Comunque tornando a noi, ho letto un post che mi ha lasciato un pò perplesso sull'uso della fibra ceramica.
    Riporto le considerazioni dell'utente filo di pizza.it:

    " per quanto rigurda i materiali refrattari bisogna anche stare attenti al contenuto di fibraceramica presente nell' impasto piochè con la circolare del 15 marzo 2000 si identifica il grado di pericolosità per l' uomo delle fibre ceramiche refrattarie e delle lane minerali. cè una diversa classificazione a seconda del prodotto:
    Fibra ceramiche cancerogene di seconda categoria
    R49 può provocare il cancro per inalazione
    R38 irritante per la pelle

    Lane minerali cancerogene di terza categoria
    R40 può provocare effetti irreversibili
    R38 irritante per la pelle

    Pertanto dopo che alfacaminetti ma aveva fornito la scheda di siurezza del prodotto che certificava che non vi era fonte di pericolo nel maneggiare il loro prodotto, ho proceduto all acquisto e formazione del piano del forno.
    comunque questa circolare sulle fibre ceramiche mi ha fatto anche pensare all' isolamento della cupola, perchè all inizio pensavo ad un materassino in fibra ceramica di 2 cm e poi argilla espansa, ma pio mi sono ricreduto ed ho optato per il gesso "
     
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    E' verissimo.

    I materassini di lana di vetro, di fibroceramica, ecc, vanno maneggiati SEMPRE con le mascherine di protezione per evitare di inalare le fibre.

    E mi raccomando: mascherine VERE, non quelle cosine di carta.... ma quelle anti-amianto, per intenderci.

    Io per natura (forse te ne sarai accorto) sono un po' "disattento" e fatalista, ma su questa cosa hai perfettamente ragione.
     
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  5. bar lume
     
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    Salve, volevo chiedere tre cose:
    ho letto che sono preferibili i mattoni pieni fatti a mano rispetto ai refrattari perche' si scaldano piu' lentamente ma tengono anche il calore molto piu' a lungo. E' vero oppure e' una cosa trascurabile?
    Poi, la base rettangolare e' tanto inferiore (per ottimizzazione del calore) a quella tonda?
    Infine, la soletta alla base, vale la pena farla "galleggiante" come si vede in molti video per la dilatazione oppure anche questo e' un di piu' e basta solo che sia solida?
    Grazie, un saluto.
     
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  6. R@ffaele
     
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    Ciao e benvenuto,
    1. Vero. L'ideale sarebbe trovare dei vecchi mattoni dismessi ma in ottime condizioni da riconvertire in un nuovo forno. Quelli industriali essendo fatti da macchinari sono molto più pressati.
    2. Non credo ci sia molta differenza. Anche qui sul forum si vedono ottime pizze fatte con forni a base rettangolare. Per una buona napoletana è più importante avere la volta bassa.
    3. Questo non lo so. Io sto progettando una soletta interamente in refrattario. L'unica accortezza è che i mattoni non siano cementati uno con l'altro.
     
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    CITAZIONE (bar lume @ 9/5/2012, 08:52) 
    Salve, volevo chiedere tre cose:
    ho letto che sono preferibili i mattoni pieni fatti a mano rispetto ai refrattari perche' si scaldano piu' lentamente ma tengono anche il calore molto piu' a lungo. E' vero oppure e' una cosa trascurabile?
    Poi, la base rettangolare e' tanto inferiore (per ottimizzazione del calore) a quella tonda?
    Infine, la soletta alla base, vale la pena farla "galleggiante" come si vede in molti video per la dilatazione oppure anche questo e' un di piu' e basta solo che sia solida?
    Grazie, un saluto.

    Penso che la base tonda ti consenta una volta a cupola che quindi irradi e concentri meglio il calore nella zona centrale del piano di cottura. Un po' come le parabole per radiotrasmissioni che indirizzano e concentrano il segnale (calore da infrarossi, nel caso del forno) in una direzione definita che, in caso "forno", più o meno coincide proprio con l'area di infornata.
     
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  8. bar lume
     
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    Grazie, ma come sarebbe una soletta completamente in refrattario? cioe', io intendevo la soletta in cemento armato che sostiene il forno (sotto c'e' il classico vuoto che ospita la legna); poi chiaramente sopra quella vado ad appoggiare la base del forno in refrattario; ma la soletta ho visto che nei filmati viene fatta tenendola staccata dai muri perimetrali ed agganciata solo coi tondini in ferro, in modo da isolarla e per la dilatazione. A me sembrava fin esagerato. Molti fanno anche un primo strato in cemento e vermiculite, ma non di sostegno, semplicemente come isolante (fanno il "tavolo" in legno che la sostiene e poi sopra fanno subito la colata del cemento armato).
     
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  9. bar lume
     
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    CITAZIONE
    Penso che la base tonda ti consenta una volta a cupola che quindi irradi e concentri meglio il calore nella zona centrale del piano di cottura

    io ho problemi di spazio nella costruzione, nel senso che quando inizio a posare i blocchetti di cemento per la base devo stare in un rettangolo di 140 x 170 cm max. Con queste misure mi verrebbe o un forno rettangolare con spazio interno di 80 x 100 cm oppure uno circolare di 80 cm di diametro: un po' piccolo! Tu cosa preferiresti? piu' spazio o circolare?
     
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  10. Doraemon20000
     
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    Ciao,

    Il problema del cemento armato è che fa da "ponte termico", ovvero mette in comunicazione il caldo del forno, con il freddo dell'esterno. Conseguenza dissipazione/perdita di calore.

    Io, durante la realizzazione del mio FAL, ho fotto in questo modo:

    sopra la base, realizzata in cemento armato (secondo il sistema del tavoli in legno di cui parlavi...) ho realizzato un ulteriore piano con i mattoni refrattari bianchi.
    I mattoni, nel dubbio, il ho montati di taglio, in modo da garantire il massimo isolamento possibile.

    In questo modo, quanto accendo il fuoco, almeno 2 ore prima di pizzare, mi garantisco che i mattoni refrattari assorbano tutto il calore possibile e lo ridanno alle pizze in fase di cottura.

    Considera che l'isolamento del piano è un elemento di criticità nella costruzione di un forno. Conosco persone che hanno realizzato ottimi forni a legna, con fantastici isolamenti sulla cupola, ma hanno perdita di calore proprio alla base, e le pizze gli rimangono crude sotto!!

    Se vuoi un'idea visiva della realizzazione guarda qui: https://laconfraternitadellapizza.forumfree.it/?t=58981658


    Ciaooo!!
     
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  11. R@ffaele
     
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    CITAZIONE (bar lume @ 9/5/2012, 10:26)
    Grazie, ma come sarebbe una soletta completamente in refrattario? cioe', io intendevo la soletta in cemento armato che sostiene il forno (sotto c'e' il classico vuoto che ospita la legna); poi chiaramente sopra quella vado ad appoggiare la base del forno in refrattario; ma la soletta ho visto che nei filmati viene fatta tenendola staccata dai muri perimetrali ed agganciata solo coi tondini in ferro, in modo da isolarla e per la dilatazione. A me sembrava fin esagerato. Molti fanno anche un primo strato in cemento e vermiculite, ma non di sostegno, semplicemente come isolante (fanno il "tavolo" in legno che la sostiene e poi sopra fanno subito la colata del cemento armato).

    Scusami, avevo capito che ti riferissi solo alla base del forno visto che alcuni realizzano in refrattario solo il pavimento in corrispondenza del forno e intorno continuano con l'isolante tipo argilla, vermiculite.

    Ovviamente la solettina che deve reggere il forno va fatta in cemento armato poi su questa devi costruire un eventuale strato isolante di sabbia, poco cemento e magari anche argilla e poi l'ultimo strato con i mattoni refrattari a coltello che diventerà il pavimento del forno se costruisci il forno in mattoni.

    Alcuni consigliano di realizzare lo strato isolante con il gasbeton. Io ci sto pensando perchè ha una bassa conduttività termica, è molto leggero ed economico.
     
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  12. bar lume
     
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    CITAZIONE
    Se vuoi un'idea visiva della realizzazione guarda qui: https://laconfraternitadellapizza.forumfree.it/?t=58981658

    Ho visto. Molto interessante e bravo.
    Notavo che anche tu, nella gettata di cemento armato, ai contornato con assicelle di legno in modo da tenere staccato il cemento dai muri perimetrali di blocchetti e fare quindi galleggiare la soletta agganciata solo coi tondini di ferro. Qualche foto avanti pero' ho visto che lo stacco non c'e' piu' e che il cemento tocca praticamente il perimetro. Ho visto male? Hai poi cambiato idea?
     
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  13.  
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    Scusate se mi intrometto, ma essendo un tecnico del settore Vi rispondo in maniera scientifica:

    La piastra per il supporto del forno a legna (quella in cemento armato) vede superiormente uno strato
    di inerti refrattari ad alta temperatura che può arrivare anche oltre i 500°C in alcuni punti (essendo il piano del fuoco).
    I mattoni refrattari, essendo a contatto fisico con la piastra in CA tendono a riscaldarla. La piastra in CA funge da dissipatore
    termico tra i mattoni caldi del piano del forno e la parte inferiore del forno (di solido adibita a deposito legna).

    Poichè la dilatazione termica lineare del CA con la temperatura è pari a l=0.000012

    La formula sottostante permette di calcolare l'allungamento della piastra in CA in una delle direzioni:
    (DL) - Allungamento piastra in una delle due direzioni in pianta [m]
    (Lo) - Lunghezza iniziale della dimensione del quale calcolare l'allungamento [m]
    (l) - coefficiente di dilatazione lineare [1/°C]
    (DT) - differenza di temperatura che vede la piastra in CA [°C]

    DL = Lo·l·DT

    In poche parole, per una piastra di 1x1 metri di area, l'allungamento sarà di circa 1,25 mm ogni 100°C di temperatura raggiunta.
    Effettivamente, bisognerebbe perlomeno, lasciare dei giunti di dilatazione se non si volesse svincolare completamente la piastra dai supporti.
    Il pericolo reale di rottura (per compressione della piastra in CA) sussiste in virtù della dimensione e delle temeprature raggiunte.

    Per evitare questo problema e per aumentare il rendimento e l'efficienza del forno (sprecando meno legna e mantenendo per maggior tempo
    le temperature), consiglio di isolare il fondo del forno in refrattario da tutto il resto.
    L'isolamento può avvenire in diversi modi:
    - strato di argilla espansa, vermiculite o perlite;
    - pannelli di calcio silicato, lana di roccia tra refrattari e piastra in CA;
    - realizzazione della piastra in CA con materiali isolanti (perlite, vermiculite, argilla espansa);
    - ecc...

    Il gioco è quello di conservare e confinare il calore nel volume del forno, cercando di mantenere tutte le altre superfici
    che si affacciano all'esterno ad una temperatura quanto più vicina alla temperatura ambiente.
    Temperature maggiori, indicando dispersioni e sprechi maggiori e rendimenti sicuramente minori.

    Sconsiglio l'utilizzo di EPS (volgarmente chiamato polistirolo) per alleggerire la piastra in CA che sostiene il forno,
    di solito è chiamato cemento ISOCAL perchè con le alte temperature che potrebbe raggiungere potrebbe fondere e gassificarsi
    rompendo la piastra e creando molti alti problemi.

    La morale di tutta questa spiegazione è, più si isola termicamente il volume di cottura e meglio è.
     
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  14. R@ffaele
     
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    Ycarus grazie per i preziosi chiarimenti tecnici molto interessanti.

    Mi dai un parere sull'utilizzo del Gasbeton che grazie a valori di conduttività termica inferiori a 0,09 W/mK potrebbe essere un buon isolante perdipiù molto leggero?

    Io pensavo di realizzare:
    10cm di soletta in cemento armato e altri 10 cm di strato isolante da fare in sabbia, cemento e argilla oppure in gasbeton oppure ancora in gasbeton + sabbia, cemento, argilla.

    Cosa ne pensi?
     
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  15. Doraemon20000
     
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    No no, non ho cambiato idea !! Hi riempito quel vuoto con materiale inerte, nello specifico vermiculite e argilla espansa.

    Grande ycarus77 Parli come un'enciclopedia!! :-)

    Non sono un esperto, ma posso confermarti una cosa da un punto di vista pratico:
    Dopo 4 ore di fiamme dell'inferno la base del mio forno (per intenderci la parte dove metto la legna) risulta FREDDA !!! ..Non tiepida....FREDDA !! Questo mi fa capire che il calore rimane totalmente intrappolato nei vari strati di coinbentazione !!

    Anche in fase di cottura, ho riscontrato che la parte sotto della pizza è sempre ben cotta e colorita...

    Ricordo ancora le discussioni animate con mio padre che mi dava del "maniaco" ..pensando che stavo esagerando con tutta quella coinbentazione...ma oggi ...tirando le somme..sono davvero SODDISFATTO !!

     
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115 replies since 22/4/2012, 19:09   90732 views
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