La Confraternita della Pizza

Report è cancerogeno?

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    Io purtroppo, e sottolineo purtroppo, devo dare ragione a Pino.
    Dato che vivo all'estero non conosco Report, ho visto solo questa puntata, ma mi ha trasmesso un profondo senso di tristezza, ennesima prova della furbizia e sciatteria che ormai permea tutti i settori produttivi italiani.
    I ristoratori e pizzaioli che abbiamo visto, sanno perfettamente che stanno fregando i clienti (nel caso dell'olio di semi) e/o che stanno servendo un prodotto scadente e igenicamente discutibile, e tutto questo per due soldi, come abbiamo visto.
    Questi signori stanno rovinando l'immagine della pizza nel mondo e noi dovremmo indignarci con loro, non puntare il dito contro quelli che scoprono le magagne e le menzogne.
    E ovvio che ci sono cose che fanno anche più male di qualche pezzetto di pizza bruciata, ma qui si parla di un prodotto che andrebbe difeso con la battaglia della qualità, non col dire che va tutto bene e che sono solo pochi casi.
    E anche triste vedere come chi fabbrica mozzarelle di qualità le deve poi vendere all'estero perchè in italia non le vogliono, tristissimo, ma da la misura dell'abisso in cui siamo scesi.
    Io credo che in questa puntata di Report ognuno ci ha visto quello che vuole vedere e ha capito quello che voleva o poteva capire, ciascuno secondo i suoi criteri e i suoi umori, ma è innegabile che è uno specchio della realtà, nella quale quello che conta è solo guadagnare, macinare utili e fregarsene dei clienti/polli da spennare.
    Ricordiamoci che quelli che non hanno niente da nascondere aprono le loro porte, non le chiudono.
     
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  2. VicM
     
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    Dekracap ( e molti altri), facciamo un po' di chiarezza:

    Report NON ha attaccato Napoli e la napoletana

    Report ha solo evidenziato che in ALCUNE pizzerie di Napoli , in ALCUNE pizzerie di MILANO e di VENEZIA (NON IN TUTTE LE MERAVIGLIOSE PIZZERIE D'ITALIA, chiaro?) si vende della schifezza , ripeto , non in tutte ma in alcune

    Se poi qualcuno preferisce la pizza bruciata , fritta , mal lievitata e fatta con farine scadenti e' liberissimo di continuare a comprarla e mangiarla.

    C'e' solo un piccolo/grande problema : io a casa mia posso cucinare nel mio forno quello che voglio,friggere per 15 volte le patatine nello stesso olio di colza ( :) ) ma un professionista titolare di un servizio pubblico e che vende generi alimentari NON puo' assolutamente NON rispettare alcune norme .

    Ripeto: molti bravi professionisti hanno giustamente scritto in tutto il web che REPORT non ha detto nulla di nuovo , il guaio e' molti altri (improvvisati) ristoratori alcune norme basilari le ignorano totalmente. Chi di noi andrebbe a comprare la pizza in un locale gestito da cinesi ( verso i quali non ho nulla, sia chiaro) ?


    domanda : Vogliamo o no alzare il livello della pizza ( e della ristorazione in generale)? Se il mio pizzaiolo mi porta un bella bella pizza o una suola da scarpe gli devo fare lo stesso i complimenti o mi devo incazzare ?

    L'altro problema e' che io sono in grado di capire la differenza tra una pizza mediocre e una decente , ma il turista cosi come molti italiani no , quindi ?

    Ovvio che una trasmissione sulla pizza per essere esaustiva dovrebbe durare un anno , per quanto mi riguarda in Italia si dovrebbero pure istituire corsi universitari ( ok, esagero :) )

    di sicuro ,una cosa e' certa :di spendere per mangiare schifezze proprio no. mai piu'.

    Homer beato te che vivi nel paese dei balocchi dove solo gente esperta e professionale fa ristorazione.
    Sei davvero fortunato.
    Io conosco altre realta' , purtroppo ...
     
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    Sta diventando una guerra di religione.
    Calma Confratelli!
     
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    CITAZIONE (VicM @ 7/10/2014, 10:03) 
    Homer beato te che vivi nel paese dei balocchi dove solo gente esperta e professionale fa ristorazione.
    Sei davvero fortunato.
    Io conosco altre realta' , purtroppo ...

    :o: ma perchè mi sei deve mettere in bocca parole che non ho detto? :huh:

    Io parlavo del punto di fumo, di analisi, di come si pone report, non attribuire a altri frasi non dette, tra l'altro con sarcasmi da "paese dei balocchi", perchè nessuno l'ha fatto con te.

    E con questo personalmente chiudo la discussione.
     
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  5. andreaineja
     
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    @VicM: i professionisti, quelli seri di cui ti parli e di cui grazie a Dio Napoli e l'Italia è piena, non hanno studi alle spalle di chimica come Tiziano (alias Homer76) che fa quello per campare in un settore alimentare...e la pizza sempre alimento mi pare che sia. Son d'accordo con te che si dovrebbero indignare i professionisti e artigiani validi. D'accordissimo anche sul fatto che le analisi fatte sul bruciato come si vede a report (dove prelevano proprio il pezzo carbonizzato) non siano significative, anzi fuorvianti. Ancora e poi chiudo: deve crescere la cultura dei consumatori...dal sud come al nord; ma la pizza mediamente schifosa a Napoli è significativamente migliore delle piadine cotte anzi biscottate del nord che si, son piene di glutine e le digerisci tra la notte e la mattina dopo. Report era in calo, anzi è in calo e in crisi d'ascolti, la pizza è fenomeno mediatico e così' hanno ottenuto quello che volevano. SHARE!

    W la pizza, quella fatta bene!

    ciao e non ti incazzare che fa male alla salute ;)

    Andrea.
     
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  6. Ingordo
     
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    Personalmente ho trovato interessante ed istruttiva la puntata di Report.
    A parer mio non si è demonizzato ne Napoli ne la pizza ma si sono sollevate delle questioni degne di nota.
    Per molti di noi appassionati, certe cose sono scontate ed evidenti, ma per una persona che si accontenta di andare a mangiare la pizza ogni tanto forse meno.
    Altre cose invece non le sapevo proprio e mi ha fatto piacere sentirle.
    Fatto sta che Report fa giornalismo di inchiesta ed è normale che si soffermi sulle cose sbagliate e negative è nella sua natura.
    Mi sembra siano state fatte anche le precisazioni del caso, facendo notare che le analisi son state fatte sulle parti annerite della pizza (che comunque sono presenti), che il glutine è particolarmente dannoso per persone predisposte anche se ha effetti generalizabili, che c'è chi usa tecniche e prodotti scadenti e poco sani ma c'è anche chi fa altrimenti.
    Sinceramente trovo strano che si sia alzato un polverone del genere per una trasmissione che comunque ha fatto vedere molte verità se pur magari con qualche inprecisione o inesattezza.
     
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  7. VicM
     
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    ma infatti Ovidio.

    qui si dovrebbe discutere ,come ha scritto correttamente Ettore, se Report ha fatto un servizio eticamente e moralmente sufficiente o meno, mentre sul fatto che

    "Troppo glutine? Fa male.
    Pizza bruciata? Fa male.
    Ingredienti tarocchi? Fa male!
    Lievitazione troppo breve? Pizzaiolo poco consapevole? Forno sporco? Miglioratori a go-go?
    Fa male, fa male....."

    manco si dovrebbe discutere.

    non capisco.
     
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  8. andreaineja
     
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    p.s. altra minchiata clamorosa è stata che troppo glutine fa male (vero) ma che fa venire la celiachia!!!! la celiachia è una malattia autoimmune e non si prende nè da grandi nè da piccoli...semplicemente può esser in forma latente per molti anni
    oppure manifestarsi sin da piccoli. questo significa fare terrorismo mediatico,
    non fare informazione.
     
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  9. Ingordo
     
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    CITAZIONE (andreaineja @ 7/10/2014, 10:41) 
    p.s. altra minchiata clamorosa è stata che troppo glutine fa male (vero) ma che fa venire la celiachia!!!! la celiachia è una malattia autoimmune e non si prende nè da grandi nè da piccoli...semplicemente può esser in forma latente per molti anni
    oppure manifestarsi sin da piccoli. questo significa fare terrorismo mediatico,
    non fare informazione.

    In verità hanno detto che il rischio celiachia non è rivolto a tutti ma solo alle persone predisposte; poi hanno detto che il glutine ha degli effetti negativi sull'intestino e che già una pausa lunga durante la lievitazione minimiza quest'effeto indesiderato. Io questa cosa della mucosa non la sapevo e l'ho trovata interessante, poi dirti se è vera o meno non te lo so dire, però hanno fatto due discorsi sul glutine: uno la celiachia ed uno l'effetto sull'intestino.
     
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    Fermo restante che non ho letto tutte e 5-6 le pagine, secondo me questo è un motivo di spunto per innalzare la qualità della nostra amata Pizza. Hanno detto tante cose vere che tutti qui più o meno sappiamo e che magari potevano essere tirate in ballo anche su altri argomenti, tipo la questione farina raffinata usata ovunque, sporcizia dei forni del pane(da ricordare che sono a cottura indiretta quindi non c'è l'arrosto di topo che naviga tra i pani) ecc.
    Ma se una pizzeria XXXXXXXXXXXXXXXX(numero di X a caso) dice che mette olio EVO non può mettere altro oppure se dicono di usare bufala e non lo fanno sta fregando il cliente. Questo vale per tutti i mestieri ovviamente, se compro una Ferrari, voglio una Ferrari non una 500 rossa con l'adesivo del cavallino rampante sul cofano o se leggo 100% cotone su una maglia, chi produce ha il dovere d'usare cotone e non fibra sintetica!
    Se un fornaio brucia la pizza e lo sa perché guarda e la fa servire lo stesso, deve essere cosciente che non sta facendo bene il suo lavoro e se il titolare che spinge col "no fa niente tanto non è per noi" non ha il minimo rispetto per il cliente. Quante volte abbiamo letto qui che siamo andati in famosissime pizzerie e che il fondo era immangiabile? E' giusto che il cliente debba prendersi la pizza a come viene e non a come Dio comanda? L'errore ulteriore poi è stato nostro a non rimandarla indietro e a spingerli a fare più attenzione.

    Tirando le somme, chi faceva bene il suo lavoro non deve avere paura di queste cose tanto i clienti hanno sicuramente fatto un riscontro tra quello che hanno visto in TV e quello che si sono sempre ritrovati nei piatti. Chi invece sbaglia(va) ora sa che può trovarsi un cliente un po' più informato e quei 20-30 centesimi che risparmia sulla singola pizza, gli possono costare di più se questa torna indietro.

    Ciao
    Antonio
     
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    L'umile Cella di Notturno_Italiano

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    CITAZIONE (homer76 @ 7/10/2014, 08:29) 
    L'olio nell'impasto frigge perchè a contatto con la paltea a 450°C? Adesso le ho sentite tutte, questa veramente non si può leggere :huh:

    La platea è a 450°C ma c'è una cosa che si chiama inerzia termica che fa si che il calore trasmesso non è istantaneo ma graduale, poi nella pizza ci sarebbe l'acqua che bolle a 100°C, motivo per cui finchè la pizza è baganta non supererà questo valore, inoltre la pizza nel forno ci sta 1 minuto scarso, infine l'olio non è a diretto contatto ma schermato dall'impasto stesso, insomma devo continuare o è chiaro che L'OLIO NON RAGGIUNGERA' MAI IL PUNTO DI FUMO?

    Se la pizza uscisse a 450°C sarebbe carbonizzata e non riusciresti neppure a starci vicino, invece si può toccare tranquillamente con le mani. A 500°C in laboartorio si fanno le analisi delle ceneri, proprio perchè a 500°C si incenerisce tutto

    Hai ragione da vendere, Homer.

    Ma lo sai da quanti anni sento ripetere questa sciocchezza dell'olio nella pizza?

    Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dichiarò (nel corso dell'istruttoria per il disciplinare STG):

    "Tempo di cottura: 60-90 secondi.
    Temperatura raggiunta dalla pasta: 60-65 °C.
    Temperatura raggiunta dall'olio: 75-85 °C.
    Temperatura raggiunta dalla mozzarella: 65-70 °C.
    Temperatura raggiunta dal pomodoro: 75-80 °C."
    (Info prese dal sito: http://napule.org/files/2011/01/la_pizza_Orlando_Giacomo.pdf - Elaborato di ricerca per l’esame di Tecnologie Alimentari - prof. Alessandro Sensidoni - Università degli Studi di Udine Facoltà di Agraria)

    Queste non sono temperature da pericolo.
     
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  12. Ingordo
     
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    Quota Antonio quota Antonio quota Antonio....italiani :lol:

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  13. paolopf3
     
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    CITAZIONE (VicM @ 7/10/2014, 10:03) 
    Dekracap ( e molti altri), facciamo un po' di chiarezza:

    Report NON ha attaccato Napoli e la napoletana

    Report ha solo evidenziato che in ALCUNE pizzerie di Napoli , in ALCUNE pizzerie di MILANO e di VENEZIA (NON IN TUTTE LE MERAVIGLIOSE PIZZERIE D'ITALIA, chiaro?) si vende della schifezza , ripeto , non in tutte ma in alcune

    Se poi qualcuno preferisce la pizza bruciata , fritta , mal lievitata e fatta con farine scadenti e' liberissimo di continuare a comprarla e mangiarla.

    C'e' solo un piccolo/grande problema : io a casa mia posso cucinare nel mio forno quello che voglio,friggere per 15 volte le patatine nello stesso olio di colza ( :) ) ma un professionista titolare di un servizio pubblico e che vende generi alimentari NON puo' assolutamente NON rispettare alcune norme .

    Ripeto: molti bravi professionisti hanno giustamente scritto in tutto il web che REPORT non ha detto nulla di nuovo , il guaio e' molti altri (improvvisati) ristoratori alcune norme basilari le ignorano totalmente. Chi di noi andrebbe a comprare la pizza in un locale gestito da cinesi ( verso i quali non ho nulla, sia chiaro) ?


    domanda : Vogliamo o no alzare il livello della pizza ( e della ristorazione in generale)? Se il mio pizzaiolo mi porta un bella bella pizza o una suola da scarpe gli devo fare lo stesso i complimenti o mi devo incazzare ?

    L'altro problema e' che io sono in grado di capire la differenza tra una pizza mediocre e una decente , ma il turista cosi come molti italiani no , quindi ?

    Ovvio che una trasmissione sulla pizza per essere esaustiva dovrebbe durare un anno , per quanto mi riguarda in Italia si dovrebbero pure istituire corsi universitari ( ok, esagero :) )

    di sicuro ,una cosa e' certa :di spendere per mangiare schifezze proprio no. mai piu'.

    Homer beato te che vivi nel paese dei balocchi dove solo gente esperta e professionale fa ristorazione.
    Sei davvero fortunato.
    Io conosco altre realta' , purtroppo ...

    Io proprio questo contesto a Report: fare vedere solo le magagne e fare passare, sotto sotto, che la pizza a Napoli non è salutare xchè magari tutti usano farina 00 o chi sa che altra cosa.
    Per amore di verità avresti dovuto bilanciare il poco di cattivo che si è visto con le centinaia di pizzerie ottime ed alcune eccellenze napoletane e non!

    Il livello della pizza si alza solo a fare informazione non terrorismo!

    Poi se vai da
    Ciro Salvo,
    F.lli Salvo,
    Enzo Coccia,
    Di Matteo,
    Pepe in Grani,
    Michele,
    Starita,
    Pellone,
    Cafasso,
    Sorbillo ai tribunali,
    Sorbillo sul lungomare,
    Lombardi a Via Foria,
    Concettina ai tre santi,
    Il figlio di Michele,
    Antonino Esposito a Sorrento
    Vuolo
    Autolitano,
    Santucci,
    Pellone,
    Pasqualino Rossi,
    Al 22,
    Ciro a S.ta Brigida,
    Acunzo,
    Mattozzi,
    Il Presidente,
    Cantina del Gallo,
    Di Napoli,
    Umberto,
    Elite
    etc. etc.

    STAI TRANQUILLO CHE I TUOI SOLDI NON LI BUTTI.
    ANZI MANGERAI QUALCOSA DI STRATOSFERICO E UNICO IN OGNUNA DI QUESTE PIZZERIE E NON SCHIFEZZE.

    Ricordiamo, per favore, che la pizza è nata a Napoli e ci sono fior fiore di professionisti che fanno questo mestiere da molte generazioni.
     
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    Bravo Priore!
    Il guaio, e credo che Homer sia sensibile proprio a causa della sua professione, è che quando si parla di industria alimentare, gli organi d'informazione fanno troppo spesso disinformazione.
    Lui lavora nel reparto qualità di una ditta alimentare, io vendo impianti di lavaggio (sia di alimenti, sia di attrezzature, contenitori, stampi.....) a industrie alimentari in tutto il mondo.
    Se il pubblico sapesse quanta cura e quanti controlli ci sono nelle normali aziende alimentari, le persone rimarrebbero basite.
    Moltissimi ingredienti sono decisamente più controllati che non in una qualsiasi cucina privata.
    Solo che poi ci sono quelli delle teorie del complotto, quelli che per partito preso l'industria è il male, quelli che la nonna faceva meglio.........
    Tutti hanno un minimo di ragione, ma nel quadro complessivo sbagliano.
    Produrre migliaia di tonnellate di cibo sano, oppure milioni di pizze surgelate al giorno, o lavorare milioni di litri di latte quotidianamente sono risultati strabilianti, soprattutto se si pensa a quanto in fretta certi cibi possono diventare tossici o pericolosi se non trattati correttamente.
    Tutte queste paure che vengono instillate nelle persone sono nella massima parte scemenze dovute a partito preso ideologico, spessissimo misto a arroganza e ignoranza.
    Tempo fa avevo proposto una gita nella più grande fabbrica di pizze surgelate d'Europa (una milionata di pizze al giorno, ora addirittura 1.200.000), perché ero rimasto stupito dalla qualità, non solo del processo produttivo, ma dei singoli ingredienti.
    E' più facile che la massaia di turno risparmi su un ingrediente, che non certe aziende.
    Poi, anche nel cibo, ognuno deve avere occhio e sapere che se spende poco, difficilmente avrà il meglio.
    Ma che sia un prodotto normalmente stracontrollato e non dannoso (assunto con moderazione) è garantito!
    Per quanto riguarda le pizzerie, se la pizza fa schifo, non ci si torna.
    Se piace, si.
    Se mi servono un carboncino da disegno, non lo mangio. Non tanto pensando alla salute, ma perché sicuramente non sarà buono.
    Siamo in un mondo in cui tutto è dannoso e tutto fa bene, basta tenersi entro certi limiti e non fare scemenze.
    In soldoni, basta avere sempre buonsenso!
     
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  15. VicM
     
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    Sorry Ettore e Homer ma stiamo parlando d'altro .

    Faccio due esempi pratici perche' e' evidente che non ci capiamo.

    1- Io talvolta mescolo al pomodoro il sale e aggiungo un po' d'olio ( lo fanno in molte pizzerie ). Condisco la pizza e la metto in forno , puo' capitare che l'impasto si rompa e il condimento cada sulla platea. Se non pulisco immediatamente ma sopra ci metto a cuocere un’altra pizza cosa pensate succeda al fondo della seconda pizza?
    2- Molti ungono i panetti con olio ( di qualsiasi tipo) , quando lo stendono se non usano molta farina e il fondo rimane anche solo un po’ unto d’olio cosa pensate succeda quando lo si mette sulla platea a oltre 400 gradi ?

    Ettore, tu hai un forno a legna: non dirmi che riesci a cuocere perfettamente una pizza in queste condizioni e il fondo ti esce bianco e pulito perche’ non ci credo.
    A questo si riferiva una delle segnalazioni di report e non mi sembra avesse detto una castroneria.



    @paolopf3

    sul tuo ragionamento mi trovi perfettamente d'accordo.

    ma a me, che sono del nord, sembra che le nostre pizzerie siano uscite piu' malconce di quelle di Napoli.
    Verrei mille volte a mangiare una pizza a Napoli piuttosto che una surgelata a Venezia :)
     
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286 replies since 6/10/2014, 18:44   6,179 views
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