Ricerca linee guida Simona Lauri

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. nipponosaka
     
    .

    User deleted


    Salve ho sentito più volte parlare della dott.ssa Simona Lauri e della sua presunta avversione sulla paste madre fatta incasa. Ho sentito parlare anche delle sue linee guida per la gestione del lievito madre e dei suoi pro e contro. Potreste gentilmente postarmi un link oppore indicarmi queste fantomatiche linee guida.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,996
    Location
    Calabria

    Status
    Anonymous
    Mi sa che la trovi di più su Facebook, a cui io non accedo.
    Questo è il suo sito:
    www.slauri.it/Joomla/index.php

    Oppure può intervenire ramirez.

    Edited by micuzzo - 26/1/2017, 18:02
     
    .
  3. Brunello58
     
    .

    User deleted


    L'ho conosciuta a Treviso, se scrivi qui www.quotidiemagazine.it/ dovrebbe risponderti.
     
    .
  4. Francescano
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (nipponosaka @ 26/1/2017, 15:43) 
    Salve ho sentito più volte parlare della dott.ssa Simona Lauri e della sua presunta avversione sulla paste madre fatta incasa. Ho sentito parlare anche delle sue linee guida per la gestione del lievito madre e dei suoi pro e contro. Potreste gentilmente postarmi un link oppore indicarmi queste fantomatiche linee guida.

    Ramirez ultimamente sta collaborando con lei, ha scritto un articolo

    comunque non è affatto vero che ha avversione per la PM, solo che da avvertimenti circa i rischi di "esperimenti" incontrollati che impazzavano nei mesi scorsi e che si basavano prevalentemente sull'uso di colture non stabilizzate e senza nessun tipo di controllo, nello specifico era partita la moda delle acque fermentate con partenza da estratti di frutta, praticamente si spingeva a palla lo sviluppo esplosivo del ldb derivato dalla pruina presente naturalmente sulla frutta spacciandolo per lievitazione da pasta acida
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,996
    Location
    Calabria

    Status
    Anonymous
    Già.
    Ma che ci vuole a farsi dare un po' di PM da qualcuno che ce l'ha già da tempo?
     
    .
  6. Francescano
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (micuzzo @ 27/1/2017, 09:34) 
    Già.
    Ma che ci vuole a farsi dare un po' di PM da qualcuno che ce l'ha già da tempo?

    no attenzione parliamo di pastamadristi anziani, e anche professionisti, erano partiti addirittura corsi sull'argomento da parte da "alti professionisti" ...... come disse qualcuno, pecunia non olet

    quel tipo di lievitazione è particolare, la definirei esplosiva, se tutto va bene ti ritrovi una concentrazione instabile e potentissima di saccaromiceti, la fermentazione partiva in pochi giorni da frutta e acqua tenuti in ambiente sigillato e quindi anaerobico, con il rischio anche di creare delle vere bombe esplosive se si usavano contenitori in vetro (e purtroppo è abitudine diffusa anche con la normale PM e continuamente si hanno casi di contenitori esplosi)

    frutta BIO, non trattata e non lavata, il tutto per preservare al massimo la pruina, sede naturale di germinazione dei funghi del Saccharomyces cerevisiae e altri simili della stessa famiglia

    http://www.pieronuciari.it/wp/fermentazion...salute-rischio/
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,996
    Location
    Calabria

    Status
    Anonymous
    Ok ma avrei anche qualcosa da dire sulle PM fatte in casa da zero
     
    .
  8. nipponosaka
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Ok ma avrei anche qualcosa da dire sulle PM fatte in casa da zero

    Sarei molto interessato alla tuasua opinione
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,996
    Location
    Calabria

    Status
    Anonymous
    Ah, guarda, molto semplice: premesso che una PM è (citando la Lauri):
    "costituita da una microflora dominante selvaggia in cui i batteri lattici convivono (in alcuni casi anche in simbiosi stretta!) con una coltura di lieviti proprio del genere Saccharomyces (S. exiguus, cerevisiae ecc.) oltre ad altre innumerevoli specie microbiche",

    personalmente, da non-biologo né tecnologo alimentare, vorrei essere certo che almeno sia una coltura stabile in cui siano certamente predominanti i lactobacilli che interessano a noi. E, per questo, preferisco continuare a coltivare qualcosa che è già stato utilizzato da tanti per lo stesso scopo, cioè la lievitazione di prodotti alimentari

    Mi rendo certamente conto che ogni ambiente domestico, ogni frigo, è probabilmente diverso dall'altro e quindi potrebbe influenzare anche pesantemente la flora ma almeno ho condizioni iniziali certe e stabilizzate da tempo.

    Partendo da zero, vado ad innescare un terreno di coltura per qualsiasi tipo di microbo presente in casa, contaminandola (la casa, il frigo) ulteriormente e pregiudicando i futuri sviluppoi della PM, dovrò in pratica solo "sperare" che i lactobacilli riescano a prendere il sopravvento e che il tutto si stabilizzi.

    Ma con i batteri non si scherza.

    Scusate se ho detto troppe castronerie.
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    540

    Status
    Offline
    Ma quindi tutti quelli che fanno il lievito madre a casa potrebbero lasciarci le penne?
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,996
    Location
    Calabria

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (M'n'M @ 27/1/2017, 23:25) 
    Ma quindi tutti quelli che fanno il lievito madre a casa potrebbero lasciarci le penne?

    Le penne no ma le contaminazioni alimentari producono anche malesseri poi spesso attribuiti ad altro (t'è mai capitato di andare in ristorante o festicciole casalinghe e ritrovarti con disturbi vari?)
    Io preferisco non correre rischi.
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,783

    Status
    Offline
    Salve ragazzi.
    Chiarisco che non c'è nessun tipo di collaborazione tra la dott.ssa Lauri e il sottoscritto, lei semplicemente mi ha contattato per chiedermi gentilmente se potevo scrivere per il suo Magazine un articolo sulla macinazione a pietra , cosa che io ho fatto volentieri , ma poi finita li. Devo dire che è una persona molto positiva . In diversi (per questo ne sono lusingato) mi hanno chiesto di scrivere per loro o su blog o pagine facebook , oppure di intervenire in qualche manifestazione dove si parlava di prodotti da forno , la mia risposta è stata per tutti che non prendevo impegni di nessun genere , se ne ho voglia e tempo scrivo .
    Con la Lauri abbiamo parlato di queste fermentazioni spontanee di poche ore , assieme su facebook in alcune occasioni abbiamo cercato di portare l'attenzione sul potenziale pericolo di queste pratiche tipo la impropriamente denominata "idrolisi" dove praticamente si sfrutta una lievitazione spontanea di 24 ore.
    Qui ne discuto in un'altra discussione :
    "Per prima cosa una lievitazione spontanea di 24 ore non elimina affatto i batteri nocivi, il processo di sopravvento dei lattobacilli su tutti gli altri è più lento , diciamo che per avere la certezza che i batteri nocivi soccombano alla prevalenza dei LAB bisogna far passare almeno 72 ore .
    Durante le prime 24 ore in genere c'è una crescita spontanea di batteri come le Enterobacteriacee che sono nocive per le tossine che producono , ma non solo batteri ma anche muffe che possono essere nocive per la salute . Come detto sopra c'è bisogno di diversi rinfreschi e di almeno 72 ore per far prevalere i batteri lattici che ci interessano e che non sono affatto nocivi che proprio per l'abbassamento del PH e la produzione di batteriocine tendono ad eliminare i concorrenti nocivi.
    Ora qualcuno dirà : ma la cottura elimina tutti i batteri anche quelli nocivi e quindi alla fine con la cottura si elimina il problema.
    Purtroppo non è così perché in parecchi casi le tossine prodotte sono termoresistenti e quindi il problema rimane .
    Chiaramente il mio intervento in questa discussione ha lo scopo di mettervi in guardia.
    Quindi concludendo diffidate di questa tecnica , non serve sicuramente a darvi prodotti migliori , ma quel che più importa potrebbe risultare controproducente. Anche nel normale innesco di un lievito naturale è meglio aspettare anche una settimana di rinfreschi prima di iniziare ad usarlo in lievitazione."
    Altre cose che volevo dire:
    Non tappare o sigillare il contenitore dove tenete il LN , basta appoggiare sopra il coperchio , oppure come qualcuno fa si chiude con un elastico e un pezzo di stoffa la bocca del contenitore.
    Non ci sono pericoli di nessun genere nel frigo , non ci sono cross-contamination , il pericolo (se così si può chiamare ) è solo per le prime 24-48 ore dove nella coltura ci sono ancora Enterobacteriacee e muffe, ma ripeto basta solo tenere il coperchio del vaso di vetro appoggiato sopra senza chiudere.
     
    .
  13. nipponosaka
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Salve ragazzi.
    Chiarisco che non c'è nessun tipo di collaborazione tra la dott.ssa Lauri e il sottoscritto, lei semplicemente mi ha contattato per chiedermi gentilmente se potevo scrivere per il suo Magazine un articolo sulla macinazione a pietra , cosa che io ho fatto volentieri , ma poi finita li. Devo dire che è una persona molto positiva . In diversi (per questo ne sono lusingato) mi hanno chiesto di scrivere per loro o su blog o pagine facebook , oppure di intervenire in qualche manifestazione dove si parlava di prodotti da forno , la mia risposta è stata per tutti che non prendevo impegni di nessun genere , se ne ho voglia e tempo scrivo .
    Con la Lauri abbiamo parlato di queste fermentazioni spontanee di poche ore , assieme su facebook in alcune occasioni abbiamo cercato di portare l'attenzione sul potenziale pericolo di queste pratiche tipo la impropriamente denominata "idrolisi" dove praticamente si sfrutta una lievitazione spontanea di 24 ore.
    Qui ne discuto in un'altra discussione :
    "Per prima cosa una lievitazione spontanea di 24 ore non elimina affatto i batteri nocivi, il processo di sopravvento dei lattobacilli su tutti gli altri è più lento , diciamo che per avere la certezza che i batteri nocivi soccombano alla prevalenza dei LAB bisogna far passare almeno 72 ore .
    Durante le prime 24 ore in genere c'è una crescita spontanea di batteri come le Enterobacteriacee che sono nocive per le tossine che producono , ma non solo batteri ma anche muffe che possono essere nocive per la salute . Come detto sopra c'è bisogno di diversi rinfreschi e di almeno 72 ore per far prevalere i batteri lattici che ci interessano e che non sono affatto nocivi che proprio per l'abbassamento del PH e la produzione di batteriocine tendono ad eliminare i concorrenti nocivi.
    Ora qualcuno dirà : ma la cottura elimina tutti i batteri anche quelli nocivi e quindi alla fine con la cottura si elimina il problema.
    Purtroppo non è così perché in parecchi casi le tossine prodotte sono termoresistenti e quindi il problema rimane .
    Chiaramente il mio intervento in questa discussione ha lo scopo di mettervi in guardia.
    Quindi concludendo diffidate di questa tecnica , non serve sicuramente a darvi prodotti migliori , ma quel che più importa potrebbe risultare controproducente. Anche nel normale innesco di un lievito naturale è meglio aspettare anche una settimana di rinfreschi prima di iniziare ad usarlo in lievitazione."
    Altre cose che volevo dire:
    Non tappare o sigillare il contenitore dove tenete il LN , basta appoggiare sopra il coperchio , oppure come qualcuno fa si chiude con un elastico e un pezzo di stoffa la bocca del contenitore.
    Non ci sono pericoli di nessun genere nel frigo , non ci sono cross-contamination , il pericolo (se così si può chiamare ) è solo per le prime 24-48 ore dove nella coltura ci sono ancora Enterobacteriacee e muffe, ma ripeto basta solo tenere il coperchio del vaso di vetro appoggiato sopra senza chiudere.

    Molto ma molto interessante. Sarei curioso di leggere qualche articolo sicentifico al riguardo. Magari si potrebbe chiedere alla Dottoressa Lauri di scrivere nel forum. E' una persona molto disponibile. Ma tu consigli di non chiudere il coperchio per evitare esplosioni o per evitare che la scarsità di ossigeno facciano instaurare batteri come il botilino?

    Questa e una risposta che è stata data dalla Dottoressa Lauri ad un utente che chiedeva dei possibili rischi

    "Ora, la buona prassi di gestione di una madre in qualsiasi forma sia (legata, solida, liquida) è molto semplice: si deve rinfrescare al massimo ogni due giorni e non una volta alla settimana o ogni due, anche se mantenuta in frigorifero. Prestare attenzione al cambiamento di colore; deve mantenere il colore dello sfarinato utilizzato e non scurirsi o annerirsi, non deve essere lasciata libera in frigorifero, ma coperta e protetta all'interno di un barattolo o se legata conservata all'interno di una cassetto proprio per proteggerla dalle contaminazioni, non conservare vicino a salumi per la loro superficie esterna fortemente contaminata da muffe (ottime nel caso della stagionatura dei salumi, ma nemiche assolute delle madri) e operare una volta alla settimana una valutazione sensoriale per percepire marcate le note dominanti dolci - acide dei due acidi dominanti (lattico e acetico), la presenza della CO2 e solo come retrogusto, alla fine e non persistente, le note amare (queste sono presenti se la farina contiene parti cruscali). Se conservata legata, rinfrescare la madre prima che la massa si sfaldi e perda di forza. La madre anche se è una coltura stabile sicura, da un punto di vista microbiologico, se gestita male in termini di numero e tempistica dei rinfreschi, può causare la morte della microflora interna con tutte le conseguenze igieniche e sanitarie che ne derivano. Tale stato si rileva con sviluppo di odori anomali, viraggio di colore al marrone/nero e trasudamento di acqua sia dalle cellule morte sia dalla struttura glutinica. Assicurarsi sempre che la struttura interna sia soda, spugnosa e color bianco latte omogeneo, togliere sempre la parte esterna nel caso in cui sia conservata legata, utilizzare la parte interna e adottare sempre rigorose e scupolose norme igieniche soprattutto se la madre è conservata in frigorifero insieme ad altri alimenti. Cambiare il telo una volta alla settimana e utilizzarlo sempre di colore bianco proprio per evidenziare immediatamente lo "sporco" e le macchie. La madre liquida può essere conservata in un barattolo chiuso, di circa 3 - 4 volte il volume di massa contenuto, anche a temperatura di circa 18 - 20°C purchè sia rinfrescata tutti i giorni. Non essendo possibile, per una questione di costi, una identificazione microbica oltre alla valutazione della concentrazione in termini di UFC/g si può seguire questo semplice decalogo scritto appositamente per l'occasione del suo quesito proprio per aiutare nella gestione delle madri a livello casalingo e non, senza incorrere in pericoli. Un saluto cordiale e sempre a disposizione."

    Magari si potrebbe chiederle di fare un video esplicativo al fine di mettere fine alle tante cose che è possibile trovare sul web. Grazie a Dio ci sono forum seri come questo in cui vi è possibilità di dialogo ed approfondimento
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,130
    Location
    ROANA...sù sul....."Magico Altopiano dei Sette Comuni"........

    Status
    Offline
    ...beh direi che è stato detto l'importante, io aggiungo solo di non farsi però troppe fisime in pulizie ecc....mi spiego: ho letto di gente che lava e sterilizza il contenitore della madre ad ogni rinfresco, che lo fà usando i guanti usa e getta dopo aver lavato il tavolo con acqua bollente ecc..............per quanto riguarda l'innesco di un nuovo lievito anche non mi farei i problemi che si fà Micuzzo, oltre alle 72 ore minime dette da Ramirez preciso che solo un acidodipendente riuscirebbe a mangiare un lievitato con un innesco che non abbia già subito almeno una 20ina di rinfreschi..........e poi, come disse una volta NicoDVB, non avrei neanche il coraggio di mangiare la Madre di un altro laughing1 jump queenie
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    3,538
    Location
    Vimercate (MB)

    Status
    Anonymous
    È proprio per seguire NicoDVB che più di un anno fa mi sono creato da zero il mio lievito e va che è una meraviglia :D
    E poi è un' immensa soddisfazione crearselo e crescerlo invece che farselo regalare anche se nel secondo caso è ovviamente tutto piuttosto semplice :)
     
    .
18 replies since 26/1/2017, 15:43   505 views
  Share  
.