La bruciatura delle teglie in ferro blu

Tutto quello che avreste voluto sapere e che non avete mai avuto il coraggio di chiedere

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    Interessantissimo Prius...grazie.
    Ieri ho bruciato 5 teglie nuove. Ho fatto esattamente cone hai descritto tranne il lavaggio iniziale....
    Le ho bruciate a circa 350 gradi passando l olio con uno scottex imbevuto e poi "cancellando" con uno asciutto: non ho avuto fumo tranne che per l olio minerale all inizio.

    Eccole nuove
    20170318_174643


    Ed eccole dopo la bruciatura
    IMG_20170321_WA0013

    Negli angoli un po di chiazze ci sono
    IMG_20170321_WA0021

    La patina formatasi non è cosi evidente come ho visto in altre foto...ho messo troppo poco olio?

    P.s.
    Grazie a charly per il supporto tecnico e morale :lol: :lol:
     
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    Sembrano perfette, Fok.

    Lo hai ripetuto due volte?
     
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    L ho rietuta 4 o 5 volte prius.
    Pero ripeto la patina è quasi invisibile...insomma poca differenza con la nuove pre trattamento...
     
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    Leggendo un articolo ho notato che è possibile dare all'acciaio laminato a freddo una certa protezione anticorrosiva usando determinati materiali, scaldandoli fino a determinate temperature in funzione del colore desiderato e facendoli poi raffreddare lentamente.

    Ecco quindi che come giustamente dite è bene non togliere "il blu" e come dice Shakin c'è differenza tra teglia nuova ed usata.

    Ora io ho esagerato togliendo tale protezione anticorrosiva, vediamo se il trattamento con olio è in grado di fungere sia da protezione anticorrosiva che antiaderente.

    Grazie mille per i vostri contributi

    ciao
    Marco

    Edited by balos - 22/3/2017, 11:35
     
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  5. Brunello58
     
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    CITAZIONE (balos @ 22/3/2017, 09:46) 
    Leggendo un articolo ho notato che è possibile dare all'acciaio laminato a freddo una certa protezione anticorrosiva usando determinati materiali, scaldandoli fino a determinate temperature in funzione del colore desiderato e facendoli poi raffreddare lentamente.

    Ecco quindi che come giustamente dite è bene non togliere "il blu" e come dice Shakin c'è differenza tra teglia nuova ed usata.

    Ora io ho esagerato togliendo tale protezione anticorrosiva, vediamo se il trattamento con olio è in grado di fungere sia da protezione anticorrosiva che antiaderente.

    Grazie mille per i vostri contributi

    ciao
    Marco

    :) Da un vecchio articolo.

    "PRIMA BLU POI NERO.

    Continuando a fare considerazioni estetiche, non temete: il ferro blu è semplicemente ferro. Appena uscito dalla fabbrica è, in realtà, di un grigio molto scuro con bagliori cobalto. Con il condizionamento e l’utilizzo diventerà via via sempre più nero. Esattamente come le padelle in ferro che, una volta, erano il top per frittate, bistecche e tutto quello in cui la Maillard conta, poi sostituite dalle banali antiaderenti. Perché il vero problema di questo materiale è che, proprio per via che si scalda tanto e subito, i cibi rischiano di attaccarsi, a meno che inizialmente il recipiente non sia sottoposto al giusto condizionamento, poi correttamente manutenuto.

    CONDIZIONAMENTO.

    Le teglie nuove sono rivestite di oli che impediscono la corrosione. Non è un segreto, infatti, che se il ferro ha un difetto è che arrugginisce. Per arrivare perfette nei negozi (casalinghi forniti, store di articoli professionali, cash&carry) teglie e placche sono rivestite di un film protettivo. Di cui, però, non vogliamo rivestire le nostre pizze. Quindi, appena tolta dalla confezione, la teglia in ferro blu va infilata in forno per bruciare queste sostanze. La cosa non vi stupisca: del resto, si fa anche con i forni nuovi. Per questo procedimento, in genere le case produttrici suggeriscono tempi e gradazione. Dopodiché, la teglia va sfornata, fatta raffreddare, poi unta d’olio e ripassata con un panno morbido asciutto (o carta) per togliere l’eccesso. C’è chi, a questo punto, ripassa in forno perché, bruciando, l’olio formi una prima patina antiaderente."
     
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  6. Tias
     
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    Beh io su questa cosa ho già dato....dopo varie bruciature andate a male e fatto un po'di casino sono andato giù di macchina per scartavetrare e via portato tutto a ferro,lavato,asciugato unto leggermente e fatto un paio di bruciature...dopo già 2/3 pizzate sembra tutto ok...ma che fatica togliere quella specie di bostik che si era formato
     
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  7. Brunello58
     
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    CITAZIONE (Tias @ 22/3/2017, 16:56) 
    Beh io su questa cosa ho già dato....dopo varie bruciature andate a male e fatto un po'di casino sono andato giù di macchina per scartavetrare e via portato tutto a ferro,lavato,asciugato unto leggermente e fatto un paio di bruciature...dopo già 2/3 pizzate sembra tutto ok...ma che fatica togliere quella specie di bostik che si era formato

    :lol: :lol: :lol: Ci hai fatto sudare 7 camicie solo a leggerti.
     
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  8. Tias
     
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    Ahaahahah vero brunello pensa io!!!
     
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  9. Tias
     
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    Ciao Charlie ho aperto il post per il prossimo impasto hhihiihihih
     
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  10. Tias
     
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    Aahahahah
     
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    Io personalmente preferisco non eccedere con la temperatura (max 250 °), perché ho notato che a temperature elevate c'é il rischio di distaccamento della patina di olio bruciato. A temperature inferiori, questo può sempre succedere ma il lasso di tempo è più ampio e fornisce maggior margine di errore
     
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    CITAZIONE (AndreaAlassio @ 22/3/2017, 20:54) 
    Io personalmente preferisco non eccedere con la temperatura (max 250 °), perché ho notato che a temperature elevate c'é il rischio di distaccamento della patina di olio bruciato. A temperature inferiori, questo può sempre succedere ma il lasso di tempo è più ampio e fornisce maggior margine di errore

    Questo non lo avevo mai notato. Bravo Andrea! Integro in prima pagina

    :)
     
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    Per me la domanda base è: il trattamento che dona il colore blu alle teglie è una brunitura? Se tale siamo sicuri che vada bene per uso alimentare? E' forse un solo trattamento termico?

    Oltre a questo trattamento è sicuramente presente un olio industriale, immagino legato alla laminazione a freddo. Siamo sicuri di essere riusciti ad eliminarlo?

    Non trovando risposta certa penso che il trattamento invasivo da me eseguito alla fine abbia un senso. Scaldando con olio infatti il metallo "pulito" si ricrea la brunitura e nello stesso tempo uno strato antiaderente.

    ciao
    Marco
     
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    Questo non lo avevo mai notato. Bravo Andrea! Integro in prima pagina

    ovviamente parlo di bruciature successive, dove vi è comunque (tanto o poco) uno strato di olio bruciato. Oppure di teglie nuove, se ad esempio si è messo troppo olio e badate bene che come dice il priore basta niente che sia troppo: con il calore l'olio diventa meno viscoso e si accumula nei bordi e negli angoli; quando la teglia sarà "pronta" l'olio accumulato non sarà ancora del tutto bruciato
    E lì si avranno due effetti: andare avanti significa avere l'effetto che dicevo prima. Togliere invece l'olio non ancora bruciato sarà difficoltoso perché è ancora tipo "melassa" ;)
     
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  15. Brunello58
     
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    CITAZIONE (balos @ 22/3/2017, 20:59) 
    Per me la domanda base è: il trattamento che dona il colore blu alle teglie è una brunitura? Se tale siamo sicuri che vada bene per uso alimentare? E' forse un solo trattamento termico?
    - Io credo non sia una brunitura, a casa non potremmo farla.
    www.galvanicasata.it/brunitura.asp
    Uso le teglie da fine maggio 2013, ho fatto un check-up medico completo il mese scorso e va tutto bene, tranne un accenno di colesterolo. :D


    Oltre a questo trattamento è sicuramente presente un olio industriale, immagino legato alla laminazione a freddo. Siamo sicuri di essere riusciti ad eliminarlo?
    - Io credo di si. :)

    Non trovando risposta certa penso che il trattamento invasivo da me eseguito alla fine abbia un senso. Scaldando con olio infatti il metallo "pulito" si ricrea la brunitura e nello stesso tempo uno strato antiaderente
    - Hai solo sbagliato la procedura di bruciatura. :P

    ciao
    Marco

    :B):
     
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