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Leonardo Tisti.
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Mettete almeno una versione beta che siamo in astinenza dell'apk 😂😂
Leonardo, lo farei volentieri, figurati. Non mi costerebbe nulla, ma diffonderemmo una versione sicuramente non valida e questo significherebbe fare un torto a tutti. Un po' di passssssienza, dai!
Ok aspettiamo con impazienza 😂😂 siete grandi 💪💪. -
Dark_One.
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Si, intendo la versione web come da url. Perché, esiste altra versione?? . -
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L'umile Cella di Notturno_Italiano
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Si, intendo la versione web come da url. Perché, esiste altra versione??
Eh si.... stiamo per rilasciare una versione app da cellulare.
Come dicevo prima, stiamo solo aspettando di capire bene quali valori implementare.
Il problema delle APP è che una volta rilasciate poi è difficile correggerne le funzioni e devi andare con la 1.0, 1.1, 1.2, ecc
Aspettiamo di sapere un po' meglio questa cosa della riduzione del 10% e poi vediamo
Domani impasto e avremo altri input.
Nel frattempo, ripeto, dateci una mano e impastate, impastate, impastate!. -
Dark_One.
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Ci sarà anche per iPhone ??? Favoloso!!!
Eh guarda...se pizzo anche sabato mia moglie mi faccia di casa!! 😂😂😂. -
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Ciao a tutti e complimenti sempre per l'impegno.
Utilizzo le formule del calcolapizza in un foglio excel usando le formule di japi riportate nel post iniziale del calcolapizza.
Vi chiedo se potete mettere le formule modificate in tale post.
Consiglio: sarebbe bello poter impostare tempi a temperature diverse. Per la biga infatti si tiene a 18° e poi ad altra temperatura.
Io lo faccio secondo l'approccio di Craig
www.pizzamaking.com/forum/index.ph....html#msg230690 - esempio 3 in particolare
penso che l'approssimazione maggiore del calcolapizza sia il considerare il frigorifero. Il fattore 10 di equivalenza penso sia troppo generico. Cioè se divido per 10 il tempo in frigorifero ottengo il tempo equivalente da sommare al tempo a TA. Se la TA di riferimento è 18° o 26° nel calcolapizza non c'è differenza...
cioè 10 ore frigo e 10 ore a 18° = 11 ore a 18°
10 ore frigo e 10 ore a 26° = 11 ore a 26°
faccio un esempio: estrapolando dalle formule del calcolapizza si può dire che 3.1ore a 15° equivalgono ad 1 ora a 26°, oppure 1.8ore a 15° equivalgono a 1 ora a 20°...
cioè variando la TA varia il fattore di equivalenza
grazie
balos. -
Samuel Dodee.
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Però è sempre stato detto che le ore di frigorifero sono una approssimazione e che il Calcolapizza in realtà lavora nel range 15-35 gradi. Anche perché avere il frigorifero a 4, 5 o 6 gradi cambia il risultato finale, così come è probabile che un frigorifero casalingo non sia costante nell'arco delle 24 ore.
L'esempio non è chiarissimo, cosa intendi dire? Il fattore di equivalenza frigorifero/temperatura ambiente è sempre lo stesso.. -
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Premetto che il mio intervento vuole essere un consiglio e non una critica.
Dalle formule di japi del calcolapizza si possono fare diverse considerazioni. Ad esempio ho invertito la formula e ho calcolato le ore noto LdB e temperatura (e gli altri fattori).
Nell'esempio sopra riportato ho provato a vedere, fissato LdB e temperatura e gli altri parametri quante ore servivano a 26° e quante a 15°. Il fattore di equivalenza è 3.1. cioè, se a 26° servono, ad esempio, 10 ore, a 15° ne servono 31.
Se faccio la stessa cosa a 20° e 15° allora scopro che se a 20° servono 10 ore, a 15° ne servono 18 (fattore 1.8).
Cioè il rapporto non è costante.
A temperatura frigo questo rapporto non posso calcolarlo perchè il calcolapizza non vale, ecco allora la giusta approssimazione del "divido per 10 il tempo in frigorifero".
Dico solo che il 10 non dovrebbe essere un valore fisso ma variabile al variare della temperatura di TA. rimarrebbe approssimato ma forse in modo minore.. -
Samuel Dodee.
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Ah, ok, parlavi di due fattori diversi: frigorifero/temperatura ambiente e un altro.
Il rapporto non è costante perché non è lineare. Japi ne ha parlato per diverse pagine.. -
.Ah, ok, parlavi di due fattori diversi: frigorifero/temperatura ambiente e un altro.
Il rapporto non è costante perché non è lineare. Japi ne ha parlato per diverse pagine.
Nel calcolapizza il rapporto è costante ed è pari a 10!
cioè 10 ore frigo = 1 ora TA indipendentemente dalla TA
io dico che questa approssimazione può essere migliorata. -
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L'umile Cella di Notturno_Italiano
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Si ma qui si sta chiedendo se ridurre i calcoli del 10% o di più.
Non possiamo metterci a fare altre considerazioni o finiremo ad affrontare troppe cose e non concluderemo nulla.
Balos, tu hai un test per valutare la riduzione del 10%?. -
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Tutto vero, ma l'approssimazione è concettualmente intrinseca in tutta la formula: lo è il fattore 200 per il sale, lo è 300 per il grasso,lo sono gli esponenti 1,2 per il tempo, 2,5 per i gradi,lo è il coefficiente 2820, lo è la curva di idratazione simulata e i coefficienti della pdr stanca, vivace e normale, lo sono la corrispondenza tra proteine e forza, lo è la relazione tra forza e tempi di maturazione ecc ecc. In pratica è tutto "campato in aria" o nella migliore delle ipotesi empirico; ma le alternative sono "nessuna formula" perché nessuna formula esatta potrà mai essere scritta, semplicemente perché non esiste. Allora prendiamola per quello che è e che può dare: un'indicazione, un ausilio a chi non ha idea di cosa fare. Certamente si potrebbe perfezionare ancora, ma poco cambierebbe nella qualità delle pizze, qualche zero virgola zero zero in più o in meno nel lievito... come dice un mio amico: "meglio a naso che a caso"
Enjoy. -
Brunello58.
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Enjoy Jap. . -
.Dico solo che il 10 non dovrebbe essere un valore fisso ma variabile al variare della temperatura di TA. rimarrebbe approssimato ma forse in modo minore.
E c'hai ragione.Tutto vero, ma l'approssimazione è concettualmente intrinseca in tutta la formula: lo è il fattore 200 per il sale, lo è 300 per il grasso,lo sono gli esponenti 1,2 per il tempo, 2,5 per i gradi,lo è il coefficiente 2820, lo è la curva di idratazione simulata e i coefficienti della pdr stanca, vivace e normale, lo sono la corrispondenza tra proteine e forza, lo è la relazione tra forza e tempi di maturazione ecc ecc. In pratica è tutto "campato in aria" o nella migliore delle ipotesi empirico; ma le alternative sono "nessuna formula" perché nessuna formula esatta potrà mai essere scritta, semplicemente perché non esiste. Allora prendiamola per quello che è e che può dare: un'indicazione, un ausilio a chi non ha idea di cosa fare. Certamente si potrebbe perfezionare ancora, ma poco cambierebbe nella qualità delle pizze, qualche zero virgola zero zero in più o in meno nel lievito... come dice un mio amico: "meglio a naso che a caso"
E c'hai ragione pure tu, ma qui si sta discorrendo di una ipotesi di modifica del calcolatore. Tanto sbagliato tenere conto del preimpasto in frigo, tanto sbagliato ridurre linearmente a capocchia. Tanto vale lasciarlo com'è.. -
.CITAZIONE (Notturno Italiano @ 26/7/2017, 08:52)Si ma qui si sta chiedendo se ridurre i calcoli del 10% o di più.
Non possiamo metterci a fare altre considerazioni o finiremo ad affrontare troppe cose e non concluderemo nulla.
non capisco la risposta ma mi adeguo. Per me era importante e l'occasione di modificare il calcolapizza era il momento giusto.CITAZIONE (Notturno Italiano @ 26/7/2017, 08:52)Balos, tu hai un test per valutare la riduzione del 10%?
no. Non trovo abbia senso farli in tale direzione. Se il risultato è funzione di n. parametri e si vuole fare una modifica che non dipenda da n. parametri non si può ottenere un valore corretto. Penso sia errato voler modificare del 10% il tutto senza modificare i parametri, o alcuni di essi.CITAZIONE (Japi @ 26/7/2017, 08:55)Tutto vero, ma l'approssimazione è concettualmente intrinseca in tutta la formula: lo è il fattore 200 per il sale, lo è 300 per il grasso,lo sono gli esponenti 1,2 per il tempo, 2,5 per i gradi,lo è il coefficiente 2820, lo è la curva di idratazione simulata e i coefficienti della pdr stanca, vivace e normale, lo sono la corrispondenza tra proteine e forza, lo è la relazione tra forza e tempi di maturazione ecc ecc. In pratica è tutto "campato in aria" o nella migliore delle ipotesi empirico; ma le alternative sono "nessuna formula" perché nessuna formula esatta potrà mai essere scritta, semplicemente perché non esiste. Allora prendiamola per quello che è e che può dare: un'indicazione, un ausilio a chi non ha idea di cosa fare. Certamente si potrebbe perfezionare ancora, ma poco cambierebbe nella qualità delle pizze, qualche zero virgola zero zero in più o in meno nel lievito... come dice un mio amico: "meglio a naso che a caso"
Enjoy
Non capisco anche questo intervento. Il calcolapizza è un modo per approssimare la lievitazione. Discretizza la realtà tramite ipotesi. Per me lo fa bene ma può essere migliorato. Che senso ha dire che è tutto campato in aria e quindi non vale la pena modificarlo? Dopo tutto nel tempo è stato modificato e miglioratoCITAZIONE (Brunello58 @ 26/7/2017, 09:02)Enjoy Jap.
Brunello e Charlie, seppure ci conosciamo di persona e la mia simpatia per voi è evidente, non capisco questo atteggiamento di difesa e corporazione. A volte mi sembra che si tenda a difendere non quanto scritto ma la persona.
Il mio intervento sopra voleva solo essere costruttivo!
Mi spiace non sia stato recepito in tal modo.
Marco
Edited by balos - 26/7/2017, 09:33. -
Samuel Dodee.
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Chiedo scusa, ma vorrei chiarire questo punto perché mi si sta arrovellando il Gulliver. Ah, ok, parlavi di due fattori diversi: frigorifero/temperatura ambiente e un altro.
Il rapporto non è costante perché non è lineare. Japi ne ha parlato per diverse pagine.
Nel calcolapizza il rapporto è costante ed è pari a 10!
cioè 10 ore frigo = 1 ora TA indipendentemente dalla TA
io dico che questa approssimazione può essere migliorata
Il rapporto frigorifero/temperatura ambiente è 10 a 1 costante, siamo d'accordo.
Ma tu, nell'esempio, parlavi di un'altra cosa. A quella mi riferisco quando scrivo che non è lineare, immaginando che intendessi questo, ma il dubbio di non aver capito cosa tu volessi dimostrare l'avevo prima e ora ancora di più.
La costante frigorifero/temperatura ambiente può essere migliorata, ma dovresti calcolare la variabile temperatura del frigorifero (con formula, dunque, per basse temperature), la sua escursione (non tutti i frigoriferi sono costanti allo stesso modo), senza dimenticare il tempo necessario all'impasto per scendere di temperatura una volta in frigorifero (e quello per salire quando lo tiri fuori).
Dubito fossero questi gli obbiettivi che Japi si era prefissato. Anzi, penso che il Calcolapizza attuale sia già oltre..