La Confraternita della Pizza

  1. Pane a Pasta Dura
    Come farlo al meglio

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    Impasto
    By Ollj il 24 Aug. 2021
     
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    Buon giorno a tutti,
    ecco il mio primo messaggio; so che siete dei cultori e per questo vi chiedo clemenza se dovessi scrivere delle eresie :D
    Da anni faccio il pane in casa per ragioni di salute; cominciai con la macchina del pane, orrore, sì quella del pane bauletto :woot: crosta e mollicona... poi mi son spinto un po' più in alto (pane impastato a mano, cotto in forno). Di ricette, facili e che riescono bene ce ne sono molte sul Web e così mi sono sbizzarrito, tra cotture bruciate, lievitazioni non andate a buon fine e tutto quello che accade ad un povero principiante. Fatti progressi e trovato un punto di soddisfazione, mi sono imbattuto nel PANE A PASTA DURA <3 <3 e ora faccio solo quello.
    Presente le Mantovane? Ecco!
    Ora vorrei dei consigli per migliorare... con il gusto ci siamo (ci metto lo strutto e un po' di rimacinata di grano duro); quello che non mi soddisfa è l'eccessiva/gommosità compattezza della mollica; ottima la crosta croccante, è proprio la mollica che mi fa dannare (al punto che come espediente congelo il pane e poi lo ripasso in fornetto... lo so sono da uccidere.... non lapidatemi)
    Cosa mi consigliate? espongo i miei dubbi:
    - forse dipende dalla farina manitoba? (ne uso 200 gr su 1000 gr). Manioba 13 gr proteine e poi il resto farina 00 11 gr proteine
    - forse devo mettere latte al posto di acqua? (30%)
    - credo che la bassa idratazione sia corretta (45% di acqua); forse posso aumentarla un po' ed arrivare al 55% ma non oltre (sennò che pane a pasta dura sarebbe)?
    - forse non devo usare lievito di birra secco (lievitazione diretta) e darmi alla biga (non al poolish vero, perchè valido solo per pane ad alta idratazione)
    - magari potrei puntare ad un'autolisi per un ora prima di impastare?
    Insomma cosa mi consigliate? :(
    Grazie molte. Un caro saluto da Piazza S Marco
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    Per noi, in Sardegna, la pasta dura (su coccoi) è di semola, oggi soprattutto rimacinato, una volta almeno per il 30% vera semola grossa.
    L'idratazione non può superare il 50%,ma preferibilmente rimane sul 46/48% massimo.
    La manitoba, inevitabilmente, porta a gommositá dopo mezza giornata dalla cottura, e quindi è certamente da sconsigliare.
    Ti consiglierei qualcosa del genere: se non vuoi usare solo rimacinato (che rende più impegnativo l'impasto) fai almeno il 50%, con l'altro 50% di farina 0 o 00 attorno a W 200/220;
    idratazione inferiore al 50%,a scendere a seconda dell'assorbimento;
    lievito di birra o, meglio ancora, l'ideale sarebbe usare almeno un 5/10 % di pasta di riporto, che assicura freschezza più a lungo;
    sale e null'altro.

    Bisogna impastare bene e a lungo, sinché la semola cambia di colore e diventa bianca, liscia ed elastica. Dpo la puntata, da noi si passa l'impasto al matterello più volte, ripiegandolo su sé stesso.
    Quindi formare i pani, di circa 500 grammi ciascuno, farli crescere e cuocere a 230 gradi per circa 45 minuti, variabili a seconda del forno.
    Cosi viene un pane dalla crosta sottile color nocciola chiaro e la mollica profumata, bianchissima e fitta, squisita tiepida e ancora migliore il giorno dopo.
    Fammi sapere se lo provi.
    Ciao :)
     
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    Gentilissimo Massimo_mm Grazie :b:
    la rimacinata l'avevo già utilizzata in percentuale del 10% per migliorare il sapore.
    Ieri ho provato con impasto indiretto, senza manitoba; non mi sono fidato a fare una biga lunga (visto il W 220 della farina non elevato) e per garantirmi del tutto ho usato un po' di lievo di birra come starter l'indomani. In effetti la gommosità se n'è andata; però ci ho perso qualcosa n "lievitato" (altezza del pane), prifumo e gusto però sono al top, idem la colorazione
    Mantenuto idratazione al 45%.

    Prossima volta provo, stessa farina e idratazione a fare una biga di 3 ore con 2 gr di lievito secco di birra 250 gr farina; poi impasto con la farina rimanente sempre idratata al 45% (a500 grammi di farina) e poi lascio lievitare per 12 ore. Vediamo se questo mi da una maggiore spinta (aggiunta pure una maggior laminazione con mattarello)
    Grazie!
     
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    Fammi sapere come va con la biga. Tieni conto, però, che un pane con idratazione così bassa, e per di più con una percentuale di semola, non potrà mai sviluppare una grande alveolatura: la mollica delle nostre paste dure, infatti, è sempre molto fitta.
    Diverso è il discorso della lievitazione, che dev'essere perfetta. Bisogna stare attenti col lievito secco, perché le proporzioni che di solito vengono consigliate (1/3 rispetto al fresco) secondo me garantiscono una pessima lievitazione.
    La percentuale giusta è di almeno 2/3, o anche 5/7 (5 grammi di secco per 7 di fresco). Altrimenti il pane non si gonfia proprio per scarsa lievitazione.
    Se lievita bene, la mollica rimane fitta ma i profumi e il sapore sono unici; inoltre, le fette di questo pane sono particolarmente adatte a essere tostate.
     
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