L'umile Cella di Notturno_Italiano
- Group
- Administrator
- Posts
- 32,213
- Location
- Roma - Castelli Romani
- Status
- Offline
|
|
QUARTO GIORNO
Stamane abbiamo disarmato in fretta e furia la cassaforma, schiodato ogni singolo chiodo e recuperato le assi.
Ecco come si presenta il massetto di cemento, disarmato.
Un bel monoblocco, eh?
Eppure, come ho deciso in zona Cesarini, non basterebbe a isolare convenientemente il forno e a evitare la rapida dispersione del calore.
Ci vuole uno strato di mattoni refrattari.
Almeno uno strato!
E così.... stamane son corso a comprarne 60.
E piano piano abbiamo cominciato a posizionarli "a secco", perché vanno messi in modo da creare un unico cordolo tondeggiante e si devono rispettare proporzioni e distanze tra i mattoni.
Tra l'altro, visto che quel benedetto/maledetto A. Neri mi ha così tanto terrorizzato per l'isolamento, ieri avevo anche deciso di aumentare la sezione dell'isolamento del guscio.
Ma questo vuol dire anche che la base, inizialmente progettata per un isolamento da 10 cm, doveva essere ampliata di almeno altri 5-8 cm su ogni lato, per ospitare la sezione maggiorata dell'isolamento esterno.
Come ampliare una base fatta di cemento armato?
SEMPLICE! (come mi ha fatto notare Rita con un sorriso a metà tra genio e perfidia...)
Apponendovi i mattoni in modo che fuoriescano qualche cm ciascuno, creando, così, quel piccolo ampliamento che ci serviva!
Ed ecco come abbiamo cominciato a sistemarli.
Ovviamente, dovendo realizzare un bordo esterno arrotondato, abbiamo dovuto scheggiare tutti gli spigoli interni dei mattoni.
E questo spiega gli occhiali di protezione di Michele: le schegge dei refrattari sono raggi laser!
Visto che lavoro???
Uno ad uno, quasi tutti hanno avuto bisogno di questo trattamento, che è stato preferito all'uso del frullino per evitare polvere sicuramente poco salutare per tutti noi.
Piano piano, il bordo di mattoni comincia a prendere forma.
Che ne pensate?
Sufficientemente regolare la curva, no?
Considerato che è stato fatto tutto a occhio.......
L'orgoglio spiega la foto da un'altra angolazione.
Dopo di che, una volta fatte tutte le migliaia di micro-aggiustamenti, necessari per allineare perfettamente i mattoni, si è passati al fissaggio mediante malta refrattaria.
Prima quelli esterni e infine quelli interni.
Ecco il lavoro finito.
Ed ecco, visti dall'alto, come si presenta il piano una volta riempito.
E' ben più ampio di quello precedente e ospiterà comodamente anche il mio forno super-isolato.
Ultimo lavoro: una colata di malta refrattaria, molto liquida, a riempire tutti gli interstizi.
Et voilà!
E anche per oggi abbiamo finito.
Domani, se tutti gli Dei si distraggono un po', posizioneremo, FINALMENTE, il guscio sul suo piedistallo.
Non vedo l'ora.
Edited by Notturno_Italiano - 31/3/2011, 20:33
|
|