Progettazione del mio forno a legna

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ycarus77
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    1,011
    Location
    Modena

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Fabio Mangiafuoco @ 11/9/2012, 07:53) 
    Beh si, sicuramente hai ragione tu, con la sabbia il risultato non è dei migiori...
    Il fatto è che mi batto da anni contro le schifezze che nostro malgrado siamo costretti a mangiare e respirare ogni giorno e mettere qualche cosa di queste nel forno mi inquieta un pò.
    Ho letto molti documenti a riguardo e sembra che la lana di roccia sia meno a rischio della fibra ceramica.
    Penso che alla fine farò così: volta in mattoni refrattari, 7-8 cm di malta refrattaria, doppio strato di alluminio, rete metallica, lana di roccia e malta comune impastata con tutta la vermiculite che si riesce a miscelare.
    Cosa ne pensi?
    Mi era venuta un'altra idea, ma qui ci vuole il consiglio del tecnico: ho una rete metallica molto fitta e resistentissima con maglia da 1 cm, un pò dura da sagomare, ma ci si riesce.
    Se creassi una sorta di intercapedine tra l'alluminio e la malta con la vermiculite mettendo dei distanziali sparsi a mestiere sui quali modellare la rete? Meglio? Peggio? Non serve a niente?
    Intanto grazie per il consiglio che mi hai dato.

    Innanzitutto, spero che attraverso questa discussione, si possano aiutare tutti coloro che in futuro si vogliano cimentare
    nella realizzazione e progettazione "FAI DA TE" del forno a legna...

    Il consiglio che mi sento di darti è il seguente:
    visto che hai una volta già bella spessa, metti il minimo indispensabile di malta al di sopra (non arrivare a 7-8 cm) e poi uno-due-tre strati di alluminio.
    Dopo l'alluminio, se vuoi risparmiare, dovresti inserire un buon isolamento termico che ti permetterà di consumare meno legna e di conservare il forno
    caldo per un tempo maggiore.

    Mettendo dopo l'alluminio dei materiali isolanti ma con poca massa (fibre, vermiculite espansa sciolta, argilla espansa) riuscirai a conservare
    efficacemente il calore, evitando di riscaldare anche questi materiali (che hanno poca massa).
    Se invece, isoli con materiali che hanno una massa notevole (cemento, mattoni, sabbia, altro..) a causa della loro elevata inerzia termica,
    questi materiali isoleranno perchè accumulano tantissima energia (calore) ed una volta caldi conserveranno la loro energia per tantissimo tempo.

    La pratica dell'isolamento termico con materiali ad elevata inerzia è utilizzata efficacemente da tutti coloro che utilizzano il forno a legna
    QUOTIDIANAMENTE, perchè permette loro di trovare anche il giorno dopo (a forno spento) il forno ancora caldo. In questo modo accendendo nuovamente
    il fuoco ricaricano dell'energia persa i materiali e riportano alle temperature di lavoro la camera di cottura.

    Se malaguratamente, non utilizzassero il forno per una settimana, quando ne avrebbero bisogno dovrebbero accendere il forno molto prima e bruciare
    molta più legna di quanto ne avessero bisogno nell'utilizzo quotidiano.

    Per questo motivo è necessario distinguere forni a bassa inerzia (leggeri o creati come leggeri) o ad elevata inerzia (forni pesanti con isolamento pesante).

    Per un utilizzo non professionale ma casalingo, mi sento di consigliare forni a bassa inerzia o comunque media.
    Questo comporta di evitare di isolare i forni con sabbia e materiali inerti pesanti, perchè sicuramente isoleranno il forno,
    ma faranno innalzare notevolmente i consumi in quanto funzionano da batterie termiche di accumulo.

    Concludendo, per la realizzazione di un forno casalingo, io lascerei come inerte (materiale di accumulo dell'energia) l'intera cupola (mattoni o prefabbricato)
    limitando al massimo la spesa di legna per portare alle temeprature di lavoro il volume di cottura ed inserendo materiale isolante a bassa inerzia (basso peso) a ridosso
    della cupola.
    In tal modo, il calore accumulato dalla cupola (spesssa dai 5 agli 11 cm) permetterà di far restare in temperatura il forno per almeno 2-3 ore.
    Questo tempo è più che sufficiente per realizzare delle "PIZZATE" casalinghe in grande stile (30-50 pizze ed anche più).
     
    .
53 replies since 6/9/2012, 08:32   64319 views
  Share  
.