impasti senza glutine

consigli generali

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  1. cbartuccio
     
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    CITAZIONE (homer76 @ 9/10/2013, 17:05) 
    Siccome ho avuto in dono un mezzo kilo di farina per pizza SG da un'amica che mi ha chiesto di provarla, sono interessato alla cosa, mi puoi brevemete riassumere come poter fare una focaccia o pizza in teglia in modo da potergliela donare il giorno dopo, cioè che tenga un minimo di fragranza anche scaldata dopo 12-24 h?

    Ah, faccio pizze da anni, quidni mi posso definire un "esperto pizzettaro casalingo" :B): , se vuoi vai pure sul tecnico.

    Grazie mille :)

    salutoni

    Solo per precisazione, la farina è COOP per pane e pizza e sulla retro riporta la ricetta, che faccio seguo quella? ha un'enormità di lievito, è normale? Sai com'è, ormai mi fermo al lievito se vedo certe quantità non vado neppure oltre a leggere.....

    La farina COOP è sicuramente prodotta da un'altra azienda e poi rimarchiata COOP, così come tutte quelle brandizzate dalle catene di supermercati; ciò non è affatto un male, anzi! Spesso si evitano ciofeche improbabili e si trovano ottimi prodotti anche nei supermercati, basta conoscerli.
    Dal sito coop non riesco a reperire info riguardo all'origine della farina, mi potresti riportare "prodotto per COOP da........" e la ricetta consigliata? poi se nei prossimi gg passo alla coop ci guardo anch'io.

    Sapere chi effettivamente produce quella farina (ma vale per qualsiasi altro prodotto) ci permette di utilizzare molte altre ricette pensate, studiate e sperimentate nel tempo sapendo che il risultato sarà sovrapponibile poichè gli ingredienti e le miscele sono le stesse...

    Consigli generici ma direi importanti per una buona resa generale:
    - olio nell'impasto senza paura
    - impasta in ciotola iniziando con una forchetta
    - se necessario aggiusta leggermente l'impasto a fine lavorazione. E' importante però rispettare quella che è la sua consistenza caratteristica (ripeto ci sono impasti pensati per lo stesso risultato, pane ad esempio, che sono come lo yogurt, altri più simili a pasta frolla, altri ancora molto filosi e assolutamente non lavorabili a mano e alcuni perfettamente maneggiabili su una spianatoia infarinata. Se il produttore sa il fatto suo scriverà la consistenza da ottenere e come lavorare al meglio)
    - se finite la lavorazione a mano (se non conoscete l'impasto ma sentite che ve lo consente) giù farina e niente paura. Anche un ulteriore goccio d'olio può aiutare notevolmente anzi se già in partenza sapete che finirete a mano lasciatelo proprio per questo momento
    - personalmente finisco l'impasto a mano sempre nella ciotola
    - se inforni in teglia unta (bella unta) o teglia con carta forno stendi l'impasto 5 > 10mm, meglio se lo schiacci a mano e con le mani belle unte... poi vedi come scrocchia e come si mantiene per il giorno dopo! ;)
    - se inforni in teglia.... fai la seconda metà della lievitazione direttamente nella teglia con l'impasto già allargato a dovere. Viene più spessa, gonfia di più e meglio. Viene una pizza più spessa ovviamente.


    CITAZIONE
    All'inizio ero veramente perplesso: già aprendo il sacchetto viene su una TANFATA terribile!! mammmachepuzza!! e io sta roba la devo cucinare?!?!?

    Al momento non ho presente l'odore di quella farina. Effettivamente le farine che uso comunemente hanno un odore più presente, deciso, sicuramente diversissimo da quello delle normali farine di grano. Certo però che arrivare a "tanfa" ne passa; può essere un effetto simile agli affettati imbustati...?? hai chiesto alla persona celiaca se l'odore gli era più familiare?
     
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16 replies since 9/10/2013, 14:09   7595 views
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