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Francescano.
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mia nonna faceva la salsiccia "passita" sotto sugna...che poi usavamo soffriggerne pezzetti con friarielli o mangiarne quintalate con la "scanata" di pane Beneventano...goduria pura!!!
cmq sí, come si conservano???
PS: invece qui a Bologna la "passita" é una salsiccia semi-fresca dentro molle fuori duretta che si usa mangiarne sempre un quintale alla volta tanto é goduriosa al palato....
PS2: gran bei salami..proprio belli..
hahaha la "scanata"
per i non beneventani non è un pane speciale, si chiama cosi la forma di normale pane da 2kg casereccio
"la panella" di solito è lo stesso pane ma nel formato da 1kg e ovviamente la "mezza panella" è da 1/2 kg ....... "mazza e panella fanno i figli belli"
la conservazione delle salsicce secche sotto strutto (sugna da noi, ovvero n'zogna) è tradizionale ed era l'unico sistema possibile in assenza di frigo, ci si conservavano anche le soppressate e i cotechini precedentemente appassiti e fritti nello strutto ...... produzione di olio scarsa e quindi difficilmente si conservavano sott'olio
per completare alcuni salami tipici locali, la pancetta arrotolata si consumava entro la primavera altrimenti poi irrancidiva , tipica consumazione era con le fave fresche, pane fave e pancetta, valanghe di fave sparse sulla tavola e tutti a sgranare e mangiare con il pane ... le fave secche non le consumava nessuno, quelle superstiti venivano maciullate ed interrate con il trattore direttamente sulla pianta e servivano ad "ingrassare il terreno".