Guida agli impasti di cemento

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  1. Alelegro80
     
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    Qualche anima pia ha la conoscenza e la voglia di creare una piccola guida per noi autocostruttori di FAL??

    Credo sarebbe cosa gradita a molti!

    Chiedo xche devo preparare la gettata di argilla e non so le dosi di cemento/argilla da fare.

    Grazie!!

    Alessio
     
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  2. SuperMarioInox
     
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    Non esiste un prontuario che definisca le dosi perfette per gli agglomerati in genere. Si va più che altr o a sensazione. Nel senso che tu prendi un sacco di argilla espansa a cui aggiungi 4 badilate di sabbia e 4 Cazzuole di cemento e un po di acqua. Poi aggiusta la miscela degli elementi in modo da ottenere una sorta di glassatura dei grani di argilla. Non deve essere troppo liquida perché altrimenti il cemento cola sul fondo e diminuisce l'effetto isolante della argilla. Praticamente la poca sabbia e il poco cemento servono esclusivamente da collante per i grani di argilla. ;) ;)
     
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    io ho messo solo cemento refrattario mescolato all'argilla (sotto la cupola), il minimo indispensabile, l'ottimo in linea teorica sarebbe la sola argilla espansa, ogni altra aggiunta fa da conduttore termico che va ad abbassare il coefficiente di isolamento termico.
    Nel caso dell'argilla espansa l'isolante sono proprio gli spazi vuoti (l'aria) incamerati nell'argilla, e gli interspazi che si formano esternamente tra pallina e pallina.
    più si riempiono questi spazi più si creano mini ponti termici che altro non fanno che trasportare il calore dal fondo del forno (la platea di cottura) verso l'esterno della soletta di appoggio, velocizzando così il processo di raffreddamento.
    Ovviamente il mettere solo argilla espansa è poco pratico per cui per cercare di creare una struttura un pò coesa io ho aggiunto quel minimo di malta refrattaria in modo che poi le palline una volta asciugata si potessero "incollare" le une alle altre, ma senza riempire gli interstizi fra una pallina e l'altra.

    all'esterno della cupola invece l'argilla espansa la butterò dentro a secco proprio, senza nessun collante, direttamente sopra la fibra di ceramica.
    (appena ho un pò di tempo aprirò il thread con le fasi della mia costruzione, sono quasi alla chiusura della cupola)

    per quanto riguarda la malta refrattaria poi l'ho mescolata con terra refrattaria (quella in polvere ocra) che per mia esperienza rende l'impasto più malleabile ed elastico, evitando così problemi futuri di crepe o distacco di materiale dalle fughe (a mio parere non serve eccedere in malta refrattaria visto che la sua funzione è solo riempitiva, la cupola è già una struttura autoportante, funzionerebbe anche a secco, per cui meno malta refrattaria si mette, meglio è, la funzione refrattaria la faccio fare alla terra)

    p.s. leggevo su un altro thread che chiedevi quanto può portare l'argilla espansa, se ci puoi mettere sopra il muretto di contenimento.
    Io ti consiglierei (come ho fatto io) di creare sin da subito il muretto di contenimento direttamente appoggiato sulla platea e poi al suo interno ci fai la gettata di argilla espansa, poi non preoccuparti di essere perfettamente in bolla a quel punto, fai sempre a tempo a raddrizzarti più avanti, io dopo la gettata dell'argilla espansa ho fatto un piccolo strato di malta refrattaria sopra e quello l'ho tirato in bolla (correggendo così eventuali imperfezioni). una volta asciutto credimi che sopra ci puoi appoggiare anche 2 cupole :)
     
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    Io non so se dico una cavolata, secondo me la platea va isolata non esagerata -sopra un piano di cemento armato di 15-20 centimetri e sufficente appoggiare le quadrelle su sabbia asciutta. Trovo inutile mantenere un buon isolamento su la platea rischio di bruciare pane e pizza a contatto. Molto favorevole per isolamento della cupola. :-)
     
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    (senza voler insegnare niente a nessuno, esprimo il mio parere) per quel che la fisica insegna l'isolamento non è che aumenta la temperatura... la mantiene :) tutt'al più accelera l'entrata in temperatura del forno, nel senso che il calore non potendo andare da nessuna parte fa salire più velocemente la temperatura del forno (cosa che cmq va fatta non troppo velocemente per non rischiare crepe, anche su un forno rodato).

    il discorso bruciare il fondo della pizza verte al tipo di materiale con cui fai la platea, e a che temperatura lo mandi, e soprattutto che tipo di pizza vuoi fare, se del tipo "nordico" sottile o napoletana con bordo alto, hanno 2 spessori e 2 temperature di cottura diversi.

    in sostanza non mettendo l'isolamento sotto l'unico risultato che ottieni è che il forno si raffredda più velocemente, per la platea al limite si fa sempre a tempo ad abbassarla di temperatura prima di infornare, i vecchi pizzaioli e panettieri addirittura usavano il sale grosso, buttandone dentro una smanciata, fungeva da catalizzatore e abbassava la temperatura del piano di cottura (così mi hanno raccontato, mai provato ovviamente :) )

    ovviamente se a uno interessa solo infornare quelle 2-3 pizze a pizzata non ci sono problemi, basterebbe un minimo isolamento, tanto poi il forno una volta cotte le pizze anche se va giù di temperatura velocemente il suo compito lo ha espletato. Ma visto che uno strato di isolamento ben fatto non costa nulla (6 euro a saccone l'argilla espansa) e che il forno lo si costruisce una sola volta nella vita (almeno per parte mia vista la faticaccia che sto affrontando :) ) perchè non metterlo e sfruttarlo poi anche per altre cose tipo pane, arrosti e via dicendo?
    con un buon isolamento, dopo una pizzata, il forno lo si usa anche la mattina dopo senza fatica
     
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    Buongiorno a tutti. In considerazione del fatto che lo strato di fibra di ceramica dovrebbe abbattere la temperatura che sviluppa la cupola, ha senso impastare l'ultimo strato di argilla espansa con malta refrattaria? O va bene anche il cemento normale misto a sabbia?
     
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5 replies since 13/9/2014, 13:53   4943 views
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