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Hai presente quando vai in montagna, tutto abbigliato tecnico, con le racchettine e i fusò scaldamuscoli comprati da Decatlon e ti metti la mano di taglio sulla fronte per schermare i raggi solari, tipo saluto militare, e nel frattempo gli occhi a fessura scrutano con timore la vetta innevata più alta e impervia, circondata da nuvole in movimento, che creano luci e ombre impressionanti?
Ecco, Alassio è stato così.
Una cima ostica e inflessibile, un luogo capace d’intaccare il fisico e la mente se preso alla leggera…
Affrontare viaggi del genere è come quando te ne vai in trasferta per sostenere la tua squadra del cuore, pronto a macinare chilometri e superare gli ostacoli più infidi (Alassio mica sta dietro l’angolo porcoddue), tutto per quei novanta minuti calcistici di ferro e fuoco. Solo che le trasferte che mi sono fatto io, in prevalenza sono sempre andate a finire in merda, mentre stavolta non si è trattato di una sciocca partita, ma di uno spassoso rendez-vous coi sacri Confratelli. E quando il Dio della Pizza, tra le faville della legna chiama a sostegno, è impossibile rinunziare!
Ora come ora, a bocce ferme, davanti a una tastiera agghindato di vestaglia e pantofole, posso affermare tranquillamente di aver trascorso due splendide giornate di sole e godimento.
Ma è stata dura.
Dura a livello organizzativo, a partire dalla disfatta poco chiara del Bonci Gabriele, finendo a tutti quei piccoli contrattempi e intoppi gestiti con smisurato sacrificio dal padrone di casa AndreaAlassio.
E dura sotto il profilo della sfiga cosmica, tramutata in uno sciopero nazionale che ha visto alcuni dei confratelli più preziosi patire sotto i duri colpi dei voli aerei cancellati all’ultimo minuto.
Questione di culo alle volte.
E così, mentre Ustica, Onorino, Lapergamena e Peterpizza rimasti a terra combattevano per rimediare un’automobile, a me e al mio compagno di avventure Zi Pigi ci si profilava un venerdì 24 ottobre da super panico!
Presagi positivi di quando le giornate ti devono andare per forza da paura…
Scambio di SMS.
Ore 7:45.
Kurando: “Ettorino bello sto all’aeroporto e sto arrivà. So che alcuni voli li hanno blastati! Mi passi il numero di Ustica che non me lo ritrovo, tanto per sapere che s’inventerà?”
Priore : “Ma certo!”
Kurando: “Grazie, vecchio fornaio! Già sei sveglio!”
Priore: “Fabiuzzo… da oggi a lunedì “dormire = perdersi qualcosa”
Tutto vero. Tutto stupendo.
A parte che mentre PierUstica stava facendo manovra con l’automobilina affittata io ero già arrivato a Genova. E mentre loro avevano superato a malapena il secondo casello autostradale, noi avevamo già visitato mezza città, rimanendo piuttosto colpiti da piazza Alimonda (luogo dei tristi fatti del G8 ai tempi che furono) e dalla sua piccolezza… credevamo si trattasse di uno spiazzale smisurato e invece ci siamo trovati di fronte a un modesto slargo a forma di quadrato. Poi ci siamo sparati l’ascensore al Castelletto, per rimirare Genova dall’alto. Panorama stupendo! Anche se - e non me ne vogliano i genovesi – l’impatto visivo di Napoli che si vede da Castel Sant’Elmo penso non abbia eguali con nessun altra città di mare dell’universo. Per cui sarò lapidario: a panorami, Napoli batte Genova sei-zero, sei-zero (e pure a pizze a sto punto, visto che ci sono)!
Vabbè, poi non puoi raggiungere Alassio in treno se prima non ti sei sfondato almeno di dieci tipi di farinate e focacce. E come luogo di godimento della papilla gustativa, abbiamo scelto una certa Ostaria San Vincenzo. Dico a te, turista che ti trovi a Genova in questo momento. Col telefonino collegato a internet trovati sto posto al volo e vallo a provare, invece di scrivere minchiate su WhatsApp!
E dopo aerei, pullman, treni e camminate importanti finalmente giungiamo ad Alassio.
E qui il primo appunto ai tipi dell’Hotel San Salvador di Igea Marina!?!
Ragazzi, ve lo dico sia per il futuro che per il vostro bene… non permettetevi mai più di trattarci come pascià durante il nostro soggiorno, di sfamarci e abbeverarci con minuziosa attenzione, di lasciarci utilizzare praticamente tutto il vostro stabile e di coccolarci minuto dopo minuto facendoci sentire come a casa nostra! Avete tempo in abbondanza per cambiare il vostro modo di fare e trattarci come ordinari avventori d’albergo! Siete avvisati.
Insomma, diciamo che almeno tra me e l’hotel ligure non è scoccato il famoso colpo di fulmine, tuttavia un momento spettacolare che ha animato le mura dello stabile è stato quando il Priore, subito dopo cena, ha proposto la formazione di una catena umana per trasportare i sacchi di farina dall’albergo al palazzetto dello sport, luogo d’incontro coi giganti della pizza Antonino Esposito, Salvatore Di Matteo e Maurizio Capodicasa e col titano della cucina Sergio Maria Teutonico.
Insomma, una ventina di amabili cazzaroni si sono piazzati uno di fianco all’altro, passandosi sacchi di farina fino al furgoncino. Io stavo in stupenda compagnia, visto che avevo vicino Lugonez e tutta l’operazione è stata ovviamente alimentata da una tempesta di battute e risate esplosive.
Una lunga fila di braccia intente a mulinare farine e la tonnellata Polselli vi assicuro non finiva mai, tanto che si era pensato che qualche braccio infame della catena, invece che scaricare nel furgoncino, ridepositasse la farina al punto iniziale, creando un cerchio infinito di fatica e cazzate sparate a raffica! Bei momenti.
In hotel null’altro da appuntare. Giusto Onorino che il sabato sera, dopo cena, aveva deciso di far ridere una montagna di gente all’ingresso dell’albergo.
Il problema è che io dormivo proprio sopra sto ingresso, sentivo la voce di Onorino e immediatamente dopo le risate di tutti. E sta situazione è durata fino a notte fonda.
Per un attimo mi è salito l’Umarell che alberga in ognuno di noi e ho pensato di preparare il secchio di acqua gelata da tirargli appresso con conseguente redarguita a voce. Solo che ho ammesso tra me e me che Onorino stava troppo in forma quella sera per fermarlo (le sue battute facevano ride sul serio) e così ho desistito e ho continuato a vedermi Rete 4 con la coperta sulle gambe.
Al PalaAlassio, luogo ufficiale della Convention, un colpo d’occhio strepitoso.
Personalmente allungo un caldo abbraccio a tutti gli addetti ai lavori che ci hanno mostrato e lasciato utilizzare i loro preziosi forni.
Gli F1, posizionati uno accanto all’altro, accattivanti e super performanti una volta accesi!
Questa è una ditta che si merita il massimo rispetto e non mi stupirei se fra qualche anno vedessi pure nonno Alfonso, dal nulla, utilizzare un F1 nel cucinino di casa sua!
Lo zio Ciro invece, con quei cannoni a gas assemblati nei loro bellissimi forni, credo abbiano un po’ scombinato l’animo di tutti i presenti; il brusio incessante di fronte a quei modelli incandescenti ha dato prova del fatto che l’azienda sarda avrà molto da vendere in futuro! Personalmente sono rimasto basito dall’alta qualità messa a disposizione e ho avuto pure l’onore di pizzarci un po’ dentro… toppando alla grande in verità e venendo cazziato da confratelli più esperti, ogni volta che per palinare la pizza non la riadagiavo nello stesso punto più umidone della platea.
Poi accanto a me, avevo il confratello Fulvio, aka ful28361, guru dei bruciatori artigianali e devo dire di averlo visto piuttosto convinto e soddisfatto (infatti si è accaparrato un Subito Cotto Dragomunito caricandoselo in macchina).
Infine non posso non sottolineare la competenza mostrata dai simpatici toscani del Pizza Party!
In mezzo a quei zii Ciro in piena attività vulcanica, mostroni infernali brucianti gas, il duo del Pizza Party non è stato da meno, dando fuoco alla legna e permettendo a tutti di sfornare pizze su pizze!
Uno spettacolo in azione! Avrei voluto non finissero mai quelle vampe di calore assurde.
Poi vabbè, in mezzo a tutta sta tecnologia avanzatissima, c’era UsticaLab e la sua legnuccia pregiata e forgiata a regola d’arte. Pale stupende d’ogni foggia, madie, porta panetti che meriterebbero l’acquisto solo per la possibilità di chiacchierare amabilmente con il loro creatore!
E poi c’è stato anche il modo di osservare da vicino tre forni della Rinaldi, con la loro forma paffutella, tutti e tre insieme a formare il tricolore dell’Italia.
E infine i Maestri.
La loro gentilezza è stata semplicemente commovente.
Salvatore Di Matteo - che per me è come la divinità Shiva, ma che al posto di quattro semplici statiche mani, ne ha due che stendono i panetti e altre due che li condiscono - continua a distinguersi per la misura e l’equilibrio in ogni suo gesto.
Un vero signore, prima ancora che un pizzaiolo inarrivabile!
E’ sempre un’emozione e un onore parlare con lui.
Maurizio Capodicasa. Alla mano come pochi altri, profondo appassionato, maestro indiscusso della teglia. Mi ha raccontato un sacco di cose del suo passato ed è stato un privilegio poterlo ascoltare.
Sergio Maria Teutonico. Baciato da due grandi doni: quello di saper cucinare da Dio e quello di saper comunicare alla sua maniera, una commistione esplosiva tra ironia ed esaustività.
Antonino Esposito. Ragazzi, è stato la sorpresa dell’intera Convention!
E’ vero che lui per primo ha creduto nella Confraternita della Pizza degli albori, quando tutto era cominciato quasi per gioco, ma non ci si aspettava una performance del genere.
Antonino è stato fluviale, oceanico, incontenibile, divertentissimo, disponibile, sinceramente contento di stare fra noi.
Impressionante l’attenzione mostrata a tutti quanti.
Grande persona.
Infine, un paio di riflessioni random del tutto personali.
E’ stato un bel colpo d’occhio sedermi in disparte su un muricciolo e godermi l’animosità attorno a me…
Confratelli mai visti dialogare fra di loro, semplici curiosi locali colpiti da tutto quell’affiatamento e stupefatti di assaggiare tanta buona roba uscita dai forni!
Anche il Campionato Amatoriale Pizza Che Passione è stato notevole.
Si rideva, si scherzava, ma era gara vera.
Ogni partecipante assorto nel suo impasto a dare il massimo, malgrado la caciara tutt’intorno.
Ed è stato bellissimo l’incitamento e gli applausi d’affetto degli altri confratelli!
La pizza veniva mostrata ai prestigiosi maestri pizzaioli, dunque veniva assaggiata e il restante disco farcito di bontà veniva spazzato via in pochi morsi da noialtri balordi famelici piranha!
Una menzione d’obbligo all’inesauribile Meamb (ragazzo mio, quando apprezzo il tuo spirito d’iniziativa), al mio amato Liano con le sue pizze tondissime preparate con delicatezza e a un Bibodj che quando si tratta di condimenti stracazzuti ha le idee piuttosto chiare.
Ma l’abbraccio a tenaglia, il gimme five quello dei campioni del mondo, va a Fabbione O’guaglion, vincitore a mani basse della gara.
Semplicemente perché è il più forte!
Zi Pigi, il giorno prima della competizione mi diceva: “Ahò, mettiamoci accanto al forno dove sta sto tipo, che oltre a sfornare pizze divine, sembra le faccia con lo stampino”. E io gli dicevo: “Che ti credi che so nato sull’alberi? Mi pare chiaro che ci mettiamo vicino a lui. E’ da Igea che me lo osservo. Ed è da Igea che ho capito che è uno serio!”. E infatti…
Grande Fabio. Discreto e concreto.
Grande persona, non a caso amico stretto di Davidetex, non a caso un altro creatore sopraffino di pizze totali!
Che iddio vi preservi sempre così, fratelli miei.
Seimila volte grazie a Ealiel. Di quei tipi che t’ispirano fiducia solo a guardarli negli occhi! Grazie di cuore del culo che ti sei fatto a trasportare ventisei chili di Bannetons (dannati teutonici).
Grazie al fantastico Shakin89, che ha tirato fuori il nome del confratello Mandrake parlando di birra!
E Zi Pigi, profondo conoscitore di birre artigianali, s’è accesso come una lampadina al neon e molto presto vorrà conoscerlo e assaporare i suoi malti!
Bellissime le commistioni fortuite che avvengono quando si sta tutti insieme.
Grazie a Brunello che t’infonde proprio la presa a bene della vita, a Tony Z, l’uomo più fico di sempre, viveur ineguagliabile quando si tratta di faccende gagliarde di gastronomia, grazie ad Asimmetrico&Figlio, due personaggi che conoscoscere di persona è altamente consigliato, grazie a Maury1976, che si alzava alle 5 di mattina per fare l'alzabandiera, trenta flessioni, dieci pertiche e cominciare a stagliare l'appretto, solo però che tutti gli altri dormivano di brutto e allora era costretto a fare la ritirata in camera sua fino alle otto, orario della colazione, grazie alle nostre donne consorelle (Emma io t’adoro, soprattutto quando ti sei infervorata con Antonino Esposito), grazie a tutti i confratelli che mi hanno dedicato un po’ di tempo e hanno condiviso insieme a me un par di risate, grazie al nostro Priore, patrimonio dell’intera Nazione da salvaguardare e sostenere forever e grazie a Rita bella, che senza di lei la Confraternita la chiudemo tipo domani!
Grazie a tutti ragazzi, v’adoro e per quanto potrò, sosterrò sempre e solo il nostro credo.
Il celebre muretto di Alassio non sfigurerebbe affatto con una bella mattonella in ceramica firmata Confraternita della pizza!
Sono stanchissimo ma contento.
Daje.. -
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Ma sei arrivato solo ora a casa?L'hai fatta lunga... . -
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Grande Kurando, grazie per avermi fatto sognare! 
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Pere153.
User deleted
@Kurando, davvero un bel racconto. . -
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Un piccolo dettaglio. Emma che dà una grossa mano ripristinando i tavoli dopo la gara. . -
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L'umile Cella di Notturno_Italiano
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grazie a tutti .
troppo striminzito ? ahhhh BIONDIIIIIII io pago fabietto pe' scrive accontetateve
il mio video della serata di sabato è disponibile dai migliori VU CUMPRÀ , portate i sordi spicci che vendo solo a nero , dar nero .
ciao .........uffa quanto manca alla prossima convention
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Grazie mille 
Siete fantastici!!
Zio-Ciro. -
pinomerenda.
User deleted
grande kurando... ma che ci facevi a nanne!?
me lo immagino onorì a far casino... mannaggia.... -
Piterpizza.
User deleted
Per ora ho solo la forza per ringraziare il ns. priore Ettore ed Andrea per l'organizzazione e ns. fratello,Kurando per il o splendido racconto, i mie compagni di viaggio, Onorino Sabrina Emma e Pierpaolo. Stanco ma soddisfatto alla grande. . -
Brunello58.
User deleted
Ormai è un piacevolissimo classico leggere il tuo... succinto... "Appunti di viaggio da.....". Un abbraccio fraterno . Lunga vita alla Confraternita.
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Parole santissime kurando non potevi essere più chiaro. E' stata un'esperienza indimenticabile.
Grazie a tutti
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Grande Kurando. Vi voglio bene. Grazie dei complimenti. No, ho portato via solo lo special. Il bruciatore l'ho lasciato a Zio-Ciro.. 
Non potevo autotradirmi
eccolo il bambino mentre sta andando a casa dal suo papà.
Dek mannaggia a te. L'ho saputo il giorno prima che non saresti venuto. Te possino...Ne dovevamo dire di cose...
Ma ho trovato Shiny e mamma mia, ma sotto l'aspetto teorico ne sa a pacchi. con la subsonica e la ipersonica stavo per decollare anch'io. Graazie
Sono rimasto non contento da questa esperienza ma de più.. contentissimoAttached Image
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Modigliani.
User deleted
Finalmente ti ho conosciuto di persona e d'ora in poi questi magnifici riassunti di fatti e misfatti, oltre ad avere un volto,avranno anche una voce...grande Fabio,daje!!!
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CONVENTION AUTUNNO-INVERNO 2014: ALASSIO, CONFRATERNITA MIA NON TI LASCIO! |
