Resoconto delle prove con il Melchioni bella Napoli

Modifiche più semplici

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  1. sumero65
     
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    Volevo condividere con voi la mia esperienza di provetto pizzaiolo, molto provetto sottolineo. Io ho effettuato le modifiche al mio Bella Napoli inserendo per ogni resistenza un variac autocostruito, del tipo di quelli usati per le lampade algogene. Durante le cinque settimane di utilizzo, ho fatto mia la tecnica per utilizzare al meglio il forno, impiegando all'incirca due minuti per la cottura della pizza. Con ottimi risultati. Andando a misurare le tensioni che normalmente ho utilizzato durante le cotture, ho rilevato i seguenti valori: la resistenza superiore viene alimentata con una tensione di 115V, mentre quella inferiore viene alimentata con una tensione intorno agli 80V. Questo significa che la modifica è molto più semplice di quelle fino ad ora lette e di quella da me effettuata. In effetti, la modifica si riduce all'inserimento in serie alla resistenza superiore, di un diodo da 10A per alimentarla. Per quella inferiore, utilizzare un varic per limitare la tensione sugli 80V. Io per la cottura faccio così: a forno già in temperatura, scaldo le resistenze due minuti prima di infornare e le spengo tra una pizza ed un'altra (io non ho starato il temostato ma l'ho cortocircuitato con un interruttore da 16A, così gestisco personalmente il riscaldamento). Sono curioso di sapere come effettuate voi le cotture e cosa pensate di quanto da me descritto. Saluti a tutti
     
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  2. sumero65
     
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    [IMG]Modifica_forno[/IMG]
     
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  3. sumero65
     
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    Nessun reply... :( :( https://img.forumfree.net/html/emoticons/sad.gif
     
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  4. sumero65
     
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    In buona sostanza ho appurato che basta avere tutta la potenza disponibile sopra e portare la potenza inferiore a circa il 70% di quella disponibile. Sto utilizzando la seguente procedura per ottenere pizza cotta in 2 minuti: accendo il fornetto con le impostazioni di cui prima due minuti prima di infornare. Poi inforno e quando vedo uscire il vapore acqueo, giro la pizza di mezzo giro. Lascio cuocere per il resto del tempo. Non inforno una pizza dietro l'altra, però.
     
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    L'umile Cella di Notturno_Italiano

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    Occavolo..... me l'ero perso questo post!!!

    Eppure sono tanti quelli che usano il Melchioni che cercano proprio queste info!

    Metto "discussione importante"...

    Bravissimo Sumero!

    :)
     
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    CITAZIONE (sumero65 @ 23/3/2015, 09:25) 
    Volevo condividere con voi la mia esperienza di provetto pizzaiolo, molto provetto sottolineo. Io ho effettuato le modifiche al mio Bella Napoli inserendo per ogni resistenza un variac autocostruito, del tipo di quelli usati per le lampade algogene. Durante le cinque settimane di utilizzo, ho fatto mia la tecnica per utilizzare al meglio il forno, impiegando all'incirca due minuti per la cottura della pizza. Con ottimi risultati. Andando a misurare le tensioni che normalmente ho utilizzato durante le cotture, ho rilevato i seguenti valori: la resistenza superiore viene alimentata con una tensione di 115V, mentre quella inferiore viene alimentata con una tensione intorno agli 80V. Questo significa che la modifica è molto più semplice di quelle fino ad ora lette e di quella da me effettuata. In effetti, la modifica si riduce all'inserimento in serie alla resistenza superiore, di un diodo da 10A per alimentarla. Per quella inferiore, utilizzare un varic per limitare la tensione sugli 80V. Io per la cottura faccio così: a forno già in temperatura, scaldo le resistenze due minuti prima di infornare e le spengo tra una pizza ed un'altra (io non ho starato il temostato ma l'ho cortocircuitato con un interruttore da 16A, così gestisco personalmente il riscaldamento). Sono curioso di sapere come effettuate voi le cotture e cosa pensate di quanto da me descritto. Saluti a tutti

    Carissimo sumero.
    Non per contraddirti...ma la resistenza superiore verrebbe survoltata e non di poco.. Mettendo un diodo in serie non fai altro che eliminare la semionda (negativa o positiva) della sinuisoide alternata. L'effetto di un diodo messo in serie ad un carico puramente resistivo (è il nostro caso), alimentato a corrente alternata è quello di far diminuire la tensione ai capi del carico di un valore pari al valore di ingresso (230v) moltiplicato per un fattore di 0.71. quindi 230v x 0,71=163,3v. Una resistenza da 115 volt 600 watt. ha una resistenza interna di circa 22 ohm, quindi alimentandola a 163,3 volt dissiperà una potenza pari a 1200 watt circa. Morale della favola... se la resistenza riesce a sopportare tale sbilanciamento bene... altrimenti è molto probabile che si bruci. La soluzione migliore sarebbe quella di mettere due parializzatori di tensione (quello che hai montato nella parte inferiore) anche per la resistenza superiore, facendo bene attenzione a inserire un secondo potenziometro interno in modo tale da limitare la potenza massima di dissipazione su ogni resistenza a circa 600 /700 watt.... . Questo perchè, montati i regolatori senza nessun limitatore interno, ogni resistenza dissiperà, al massimo di potenza circa 2400 watt... salta tutto!!!

    Edited by andreamaratea - 2/4/2015, 19:49
     
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  7. sumero65
     
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    Carissimo andreamaratea, personalmente sto utilizzando due variac uno per ogni resistenza. La mia affermazione parte dalla misura fatta sulla tensione della resistenza superiore che è appunto di 115V. Sto affermando che non c'è bisogno di survoltare ulteriormente la resistenza superiore per ottenere la cottura della pizza entro i due minuti. E' invece necessario mantenere la potenza della platea ad un valore che permette la cottura del fondo pizza senza che questo bruci. Il calcolo che tu hai fatto è errato in quanto la tensione efficace di rete è 230V, quella di picco è 230*1,41=324V. Ora se io elimino una semionda, dimezzo sia il valore efficace della tensione che quello di picco. In effetti il variac non fa altro che parzializzare sia la semionda positiva che quella negativa e per ottenere la metà della tensione, le due semionde vengono tagilate a metà. Per quanto riguarda poi la potenza dissipata, mi spiace dirti che hai commesso un altro errore: una resistenza di 22ohm alimentata a 115V, dissipa esattamente 600W. Infatti è W=R*I^2. Ricavando la corrente questa è circa 5,2A. La formula della potenza, nota la tensione e la corrente è W=V*I quindi 115V*5,2A=600W. Spero di essere stato chiaro. Saluti a tutti e buona PAsqua
     
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    Non voglio convincere nessuno. Mi dici con quale strumento hai misurato la tensione ai capi della resistenza? Guarda che se togli la semionda negativa o positiva, non dimezzi affatto la tensione, la tensione sinusoidale alternata partirà da zero, raggiungerà il massimo positivo, o negativo, sempre di 230 volt e ritornerà a zero.Quello che dimezzi sarà solo la potenza applicata al carico dato che dimezzi il ciclo della sinusoide. Una resistenza di circa 22 ohm dissipa una potenza di 2400watt, se alimentata a 230 volt (230x230/22=2400), quindi se interponi un diodo, la potenza dissipata sarà di 1200watt. La matematica non è un opinione. La tensione che hai misurato non è reale, dato che un normale tester è stato concepito per misurare, in alternata, una onda sinusoidale pura e completa e non porzioni di essa.

    Edited by andreamaratea - 4/4/2015, 19:41
     
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  9. sumero65
     
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    Infatti io non alimento la resistenza a 230V, ma a 115V. Per cui se rifai i conti ti trovi con quanto da me affermato. I tester digitali raddrizzano e squadrano le tensioni alternate le quali vengono misurate con la tecnica detta "della doppia rampa". Per suffragare la mia tesi, semmai ce ne fosse bisogno, ti porto l'esempio dei saldatori a stilo della Philips: questi hanno una resistenza la cui potenza è di 50W e all'interno sono dotati di un diodo 1N4007 che dimezza la potenza per le saldature più delicate. Comunque sia, io utilizzo praticamente la modifica indicata, in particolare io utilizzo due variac per ognuna delle resistenze di cui è composto il mio fornetto. E ti posso assicurare che la cottura delle pizze, così come ho gia avuto modo di scrivere, è veramente ottima. Ho dimenticato di postare le foto della modifica effettuata comprensiva dei due regolatori che ho chiuso in un contenitore plastico. Aggiungerò le foto a breve. Ciao
     
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  10. sumero65
     
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    [IMG]Variac_comefunziona[/IMG]
     
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  11. sumero65
     
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    Ti ringrazio tanto "Notturno Italiano". E' solo un mio piccolo cntributo rispoetto a quello che ho imparato sfogliando gli argomenti del sito.
     
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    CITAZIONE (sumero65 @ 23/3/2015, 09:23) 
    [IMG]Modifica_forno[/IMG]

    Io mi riferisco a questo primo schemino, dove hai interposto un diodo in serie alla resistenza superiore e non un parzializzatore. In questo caso, dimezzando la potenza, come anche tu hai scritto, la resistenza dissiperà non 600 watt, ma 1200, perché ha una resistenza interna di 22 ohm. Infatti , come gia ripetuto, se alimentata a 230 volt dissiperà 2400 watt, ma dato che è alimentata con in serie un diodo, dissiperà la metà, 1200watt. Infatti il mio consiglio era quello di alimentare le due resistenze con due parzializzatori, come del resto tu hai fatto. Ma questo stratagemma era già stato pubblicato dal sottoscritto, qualche anno fa (tre).

    http://min.us/i/ElPFzSdUeUUz

    vai alla pagina 7
    http://laconfraternitadellapizza.forumfree...=61942698&st=90

    Edited by andreamaratea - 8/4/2015, 12:35
     
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  13. sumero65
     
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    Rispondi a questo mio quesito: se io con il parzializzatore faccio condurre la semionda positiva per metà del suo intero periodo e lo stesso faccio per la semionda negativa, quale sarà la tensione che applicherò al carico così alimentato?
     
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    Io non sto parlando della inserzione del parizializzatore, so bene come funziona, dato che me li autocostruisco, il mio discorso è relativo, ripeto, al tuo primo schemino, dove è inserito solo in diodo, in questo caso la tensione è unidirezionale (positiva o negativa), il suo valore varia sempre da 0 a 230 volt, ma dura solo mezzo periodo. E per la sua misura si deve far uso di un oscilloscopio. Uno strumento normale (multimetro), misura tensioni in continua o in alternata pura sinusoidale. La misura di qualsiasi forma d'onda modificata risulterà falsata. Quindi secondo te, l'inserzione di un diodo, in un circuito a corrente alternata, provoca un dimezzamento della tensione? Se fosse così semplice..... forse confondi tra corrente e tensione, perché è solo la prima che dimezza.
     
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  15. sumero65
     
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    Sì è proprio così semplice! Hai presente i saldatori della philips quelli a stilo? Bene questi sono dotati di una resistenza da 50W con in serie un diodo 1N4007 per dimezzarne la potenza a 25W. O sbaglia anche la Philips?
     
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19 replies since 23/3/2015, 08:25   846 views
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