Il mio forno... da un bidone!

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  1. mediommen
     
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    CITAZIONE (Sandro N. @ 24/5/2015, 17:51) 
    ok, comincio con le domande! :)

    Temperature... Come sono quelle di cielo e platea?
    Il fondo si scalda molto? E la lamiera esterna? Te lo chiedo giusto per valutare la coibentazione.

    Tiene abbastanza la temperatura da cuocerci il pane a fine pizzata?


    Visto che io mi sono fissato con questa soluzione (devi sapere che è da un po' che penso al mio forno..) come mai non hai pensato alla canna fumaria esterna per mantenere più aria calda all'interno?
    Ho visto che hai messo la canna più in basso della volta, in modo da mitigare il problema, ma mi sembra di vedere il frontale un po' annerito, ti ha creato problemi di tiraggio?


    ps: ottimo anche il carrello!!! Sei meglio di MacGyver!!! :D

    Ciao Sandro N.
    Allora, la temperatura del cielo è sempre 50-80° più alta della platea perché per mantenere il più alto possibile la temperatura lascio la fiamma sempre viva per cui se sulla platea nella migliore delle situazioni ho 320-350° sopra e sulle pareti c’è ovviamente più calore. Fin qui tutto bene.
    Ti metto due foto per far vedere:

    La coibentazione è buona per quello che possono dare 3 cm di fibra ceramica tutta intorno (sopra sotto e in fondo) . Non l’ho misurata la temperatura esterna ma diciamo che la mano per pochissimo si può appoggiare ovunque ovviamente in prossimità della canna fumaria no!
    Il pane non l’ho mai fatto, però penso che potenzialmente si potrebbe fare senza problemi.
    Per quanto riguarda la canna fumaria ed i fumi mi devi concedere che stiamo parlando di un forno “leggero da viaggio o da balcone” che si può spostare da due persone robuste anche a mano da un piano all’altro per le scale o da solo col carrello, quindi ci sono dei compromessi finali da accettare a realizzazione finita.
    Il tutto è stato sicuramente condizionato dal bidone (che mi hanno regalato) che ha delimitato le dimensioni della base e dell’altezza interna della cupola e questo è come la classica coperta: allarghi la base si abbassa la cupola e viceversa. Per cui nel garantire che lo spazio della platea sia adatto per una normale pizza da 30-33 cm con a fianco lo spazio per il fuoco durante la cottura (secondo me è meglio, vista la curvatura della cupola, per il moto di convezione), quello che viene viene….. amen, se soddisfa l’idea si va avanti!
    Per non ridurre lo spazio interno oppure allungare e/o appesantire troppo il manufatto, ho preferito adottare questo tipo di soluzione con la canna interna. In questo comunque ho sbagliato sicuramente una cosa: tra la quota d’ingresso dei fumi nella canna fumaria ed il filo superiore della bocca del forno forse bisognava avere qualche cm in più di divario per stare più tranquilli. Va bene sarà per un’altra volta.
    Una cosa sicuramente è certa per evitare il fumo: bisogna cominciare senza fare un falò da naufrago su un’isola deserta, ma di procedere pian piano con legna asciuttissima (in 30-40 minuti si è pronti). Quello che si vede nella foto sono evidenti errori fatti in passato.
    Non meno importante il fatto che lo accendo per cuocere al massimo 20 pizze (una solissima volta per una festa in casa ne ho cucinate 52 e per fortuna è andata bene), è più la preparazione dell’impasto che il cuocerle. Preferisco tra l’altro pre-cuocerle tutte quante in modo da mangiare poi tutti insieme e questo mi da il tempo tra la prima operazione e la successiva di riscaldare di nuovo la platea (è un piccolo forno senza troppe pretese!) per poi, appunto, condirle e pizzarle una dietro l’altra fino alla fine.
     
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31 replies since 22/5/2015, 17:31   15227 views
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