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.eh ma ricordati di bollirlo perchè potresti passare un sacco di tempo sul trono
Bollire il latte significa rovinarlo, meglio il trattamento di pastorizzazione o un UHT, ma in casa non si possono fare. -
pinomerenda.
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si... insomma... sarà anche crudo ma non è da bere crudo 
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Io sono d'accordo con te.....
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.eh ma ricordati di bollirlo perchè potresti passare un sacco di tempo sul trono
anche qui c'è il distributore del latte crudo... l'importante è che chi lo compra abbia un minimo di conoscenza e consapevolezza
Io lo porto a 82 gradi per 20 secondi e via la pentola a bagno Maria nell'acqua fredda
Se lo bolli tanto vale prendere il latte in cartone, così ho sentito dire da montersino una volta.
Non è vero che é privato solo dell'acqua, come fanno a farla evaporare?
Uht poi no eh!
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Marco Tizzoni.
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(ad esempio non condivido le crociate contro i grassi saturi che hanno dimostrato di essere infondate)
Fonte? questa cosa non mi risulta, i grassi saturi sono pericolosi e vanno limitati, infatti sono diventati obbligatori nell'etichetta nutrizionale.
[...]
www.agromagazine.it/wp/il-papa-dell...e-la-sua-terra/
Quando si dice la coerenza
Quoto, ci metto pure che molti prodotti italiani, nutella compresa, fanno uso di prodotti di importazione, che comunque possono essere anche di ottima qualita', perche' altrimenti non potrebbero produrre.
Per quanto riguarda la questione dei grassi saturi la questione e' controversa, ad esempio qui hai una sintesi: https://en.wikipedia.org/wiki/Saturated_fa...ase_controversy.
Ricordo comunque di avere letto un paio di articoli su quotidiani esteri. La sostanza era, a mio avviso, ragionevole e condivisibile. Si diceva che non c'e' correlazione certa e diretta tra il consumo di grassi saturi e il livello di colesterolo perche' il colesterolo e' prodotto anche dal nostro corpo. Molti studi mostrano che diminuire l'assunzione di grassi saturi non ha impatti sul livello di colesterolo piuttosto i livelli di colesterolo sono collegati alla quantita' di calorie e all'attivita' motoria. Ad ogni modo i suggerimenti erano: mangia di tutto ma con moderazione e muoviti con regolarita'.CITAZIONE (Marco Tizzoni @ 30/6/2015, 12:02)C'è un problema di accessibilità al cibo che non è secondario. Mi ricordo bene come mia madre risparmiava sulla spesa.
Proprio per questo motivo -come diceva anche Masao- quando si permette di produrre formaggi (come qualunque prodotto in genere) con un costo di produzione più basso (che spesso vuol dire di qualità organolettica inferiore, vedi le mozzarelle oscenamente insapori che vendono oggi) per forza di cose i formaggi prodotti con i processi ordinari diventano prodotti d'elite e salgono di prezzo, mentre quelli "nuovi" te li vendono allo stesso prezzo d'ingresso dei prodotti in commercio.
Bada bene che non parlo di salubrità, solo di superiorità organolettica, ossia del sapore e della piacevolezza.
Un formaggiomane come me non può permettersi di pensare alla salubrità.
Non mi convince questa dinamica, non credo che i prezzi salgano, ma non ho evidenze, magari qualcuno piu' informato ce lo spiega con numeri alla mano. Ad ogni modo c'e' il dilemma: meglio una pancia piena di robe scadenti o una pancia vuota di robe di qualita'? Per qualcuno e' importante avere roba piu' scadente perche' e' piu' accessibile. E comunque la philadelphia di certo non sara' un prodotto da gourmet, non ricordo l'ultima volta che l'ho assaggiata, ma non escludo che a qualcuno possa piacere. Insomma io sono liberale, se uno se lo vuole comprare e mangiare perche' vietarlo?CITAZIONETanto per fare un esempio mi rifiuto categoricamente di comprare prodotti senza informazioni nutrizionali complete, compresa la percentuale di sale (il parmigiano mi risulta pressoché immangiabile, di fatto è una fetta di sale).
Se un formaggio è fatto con latte in polvere mi può andar bene, ma dev'essere chiaramente indicato.
I produttori non mentano, poi sarà l'acquirente a scegliere con coscienza.
Mi pare gli ingredienti ci siano sempre no?
Mi hai fatto venire in mente la questione che ci fu per l'indicazione della quantita' di solfiti usati nel vino, ovviamente i produttori fecero le barricate per cui oggi se sbaglio a bere vino mi sento male perche' sono sensibile ai solfiti. Grazie alle "eccellenze" italiane.. -
.Per quanto riguarda la questione dei grassi saturi la questione e' controversa
Mah controversa non direi, al di la della questione colesterolo che è stata notevolmente ridimensionata perché in buona parte autoprodotto, resta il fatto che un eccesso di saturi porta a problemi cardiocircolatori.
Infatti le linee guida UE parlano di soli 20 g di grassi saturi al giorno, contro 70 g di grassi complessivi, e i saturi è obbligatorio indicarli in etichetta, così come lo zucchero Se fai il conto, 20 g sono proprio pochi pochi
Le guide FDA per gli USA (dove hanno un sacco di problemi sanitari con l'obesità), invece, hanno diverse pagine dedicate ai saturi e a come consumare i grassi in maniera corretta, e pongono anche loro come limite massimo 20 g, ma consigliano un uso anche di 10 g, senza superare il 20% dei grassi totali.
Insomma, direi che ce n'è abbastanza per capire che alcuni tipi di grassi sono da limitare
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ortenzia1.
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Ma l'Europa serve solo a dare degli ordini? . -
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L'Europa è anche l'Italia.
Se i nostri politici che sono a Bruxelles dormono quando le leggi vengono scritte, e si svegliano quando entrano in vigore, credo non sia colpa di chi le scrive.. -
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Questo è indubbio.. -
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Comunque in questo caso non è stata scritta nessuna legge...
Se ne chiede solo l'applicazione a uno stato membro, che è proprio uno dei compiti della Commissione.. -
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Si, come sempre le interpretazioni possibili sono tante e tutte legittime.
A me resta solo un'unica domanda: secondo quale logica essere obbligati ad accettare un formaggio con la polvere è un "miglioramento" della nostra vita?
Personalmente ritengo che per motivi secondari (libera circolazione delle merci) si preferisca accettare un peggioramento abbastanza evidente.
Poi, ripeto, è solo una mia opinione personale, ma per me è assurdo che l'Europa significhi questo.
Dovrebbe significare ben altro: scambi culturali, interazione e integrazione culturale tra i popoli, elevamento della qualità della vita ed espunzione di ciò che appare poco genuino e poco sensato (ricordo che le quote latte impediscono ai nostri allevatori di produrre tutto il latte che potrebbero (e che vorrebbero).
Da una parte tagliano il latte fresco e dall'altra promuovono il latte n polvere e ci obbligano ad accettarlo (in questo senso si parlava di obbligo, non nel senso di fare SOLO quello).
Guardate, lo dico con molta umiltà: cerchiamo tutti di pensare a un mondo in cui vorremmo far crescere i nostri figli e cerchiamo di ottenerlo, senza farci depistare da logiche troppo commerciali.
Ultima annotazione (e non replicherò più perché non ho intenzione di creare una polemica, ma solo di dire la mia opinione, accanto alla lecitissima vostra):
quando si permette un prodotto meno costoso (che diventa tale quasi sempre per questioni fiscali, ossia perché alleggeriscono le tasse su quel prodotto), si opera una pressione in favore di quel prodotto e in danno di quello concorrente.
E' ovvio ed evidente che se si abbassano le tasse sul latte in polvere, allora tutti coloro che produrranno formaggi con latte fresco ne saranno danneggiati.
Ed è altrettanto ovvio che il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano subiranno una concorrenza "sleale" da parte di chi utilizzerà il latte in polvere per produrre formaggio.
Stimoliamo un abbassamento di qualità. E' questo che desideriamo? Siamo sicuri che questa sia l'indirizzo che vogliamo dare per il futuro dei nostri figli?
E perché?
E forse dovremmo pensare agli interessi economici che sono in gioco. Ai produttori del nordeuropa e oggi anche di quelli dell'est.
Se vogliamo danneggiarci con le nostre stesse mani, io penso che questa sia la strada giusta.
Ma sicuramente sbaglio.
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Vedi Ettore io credo che: come dite voi ? Ti quoto! Io son più portata a dire ca@@o se hai ragione!È così che va! Manca solo la pubblicità per far leva sulle neomamme dicendo che il prodotto finito è più sicuro e fa crescere meglio il bambino e il gioco è fatto.Mi fà rabbia sapere che le tradizioni e la genuinità verranno messe da parte sempre e solo per il dio denaro(alla fine è tutto lì il problema). Poi la gente si abituerà nel giro di un annetto al gusto nuovo e bon.Addio casaro!
Quando ho fatto l alberghiera mi avevano insegnato a fare il fondo bruno di vitello. Problema risolto! 5 ore in meno di gas! Il dado!
Non voglio demonizzare il dado ne il glutammato (anchè perchè tutti a odiare il dado ma il glutammato è ormai onnipresente in quasi tutti i prodotti preparati, patatine maio ecc) cerco solo fi dire che se non diciamo no a certi prodotti prima o poi ci si abitua.. -
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Autoproduciamoci tutto!!
Sent'ammé!!! 😉😉😉. -
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Falsooooo! Io ti ho visto magnarti la bufala sulla pizza di Di Matteo!
MuAHhAHaHAHHAH!
Ho visto cose di pinomerenda (sopra la cintura) che voi onnivori non potete neanche immaginare !.
La UE impone all’Italia di fare formaggi con latte in polvere |
