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Notturno Italiano.
L'umile Cella di Notturno_Italiano
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Oggi due zingarate di alto livello. Una conferma importante: la marinara di Michele è praticamente perfetta.
Sentirete a breve anche le opinioni di altri, oltre la mia.
E poi siamo stati "Add'è Figliole", ossia una delle pizze fritte più antiche di Napoli. Una roba fantastica! Non me l'aspettavo e devo dire che è stata un'ottima sorpresa! Brave!
Più tardi le foto.
Bell'esperienza!
La cosa che a me impressiona tantissimo della pizza di Michele è che ha un impasto abbastanza tirato. Lo stendono sulla pala allargandolo a dismisura e lo vedi che è cedevole, senza strappi, senza "smagliature", anzi!
La pasta appare soda e cedevole. A vederla sembra un impasto con poco lievito, appena sufficiente, diciamo, ho come la sensazione di un impasto a poche ore, magari senza puntata, solo appretto di 6-8 ore.
Dico questo non perché penso che sia questa la tempistica, anzi. Sappiamo che non lo è. Michele fa la 24 ore in cantina, per quel che è noto.
Ma parlo di un impasto breve solo perché la pasta arriva alla stesura come se non avesse subito lo stress di una maturazione/lievitazione lunga, ma fosse ancora fresca e tonica.
Boh.... è difficile da spiegare.
E la mako che ne risulta non è costante. A volte è minuta e fitta, tipo quella di Giacomo Guido, mentre altre volte è meno pronunciata e somiglia di più agli impasti carenti di lievito, con quella mako strana...
Dobbiamo arrivare a capirla....