Scoprirsi celiaco

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  1. Modigliani
     
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    18/01/2016 esito esame istologico post gastroscopia:
    Il reperto è compatibile con malattia celiaca con lesione di tipo atrofico.
    Buio....

    Un passo indietro,

    agosto 2015:
    Mi ritrovo dal medico curante per questioni che manco ricordo. Prima di uscire dall'ambulatorio chiedo al giovane dottore, quel giorno mandato in sostituzione del medico base,di prescrivermi qualcosa che mi potesse aiutare a smaltire la fatica in quei mesi caldi, poichè come mi svegliavo al mattino,ero già stanco come se la notte invece di aver dormito avessi lavorato.
    Il giovane dottore mi fissa per qualche istante e mi prescrive gli esami del sangue per la celiachia. Lo guardo stranito e dentro di me mi domando: che cavolo c'entra la mia "fiacchite" con la celiachia? Alchè faccio presente che non ho problemi di stomaco e che da sempre mangio pizza, pane e lievitati in quantità industriale senza aver mai avuto disturdi.
    Il giovane dottore ribatte che è sbagliato pensare che i sintomi di questa malattia siano riconducibili solo al classico "mal di pancia", ma che il discorso è molto più ampio di quello che si possa credere.
    - Và e fai gli esami,male che vada puoi dirmi che mi sono sbagliato.
    Ringrazio,saluto e me ne vado.

    Settembre 2015:
    Mi reco all'ospedale per ritirare i referti degli esami del sangue. Apro la busta ed una voce accompagnata da un asterisco attira la mia attenzione:

    Ab Antitransglutaminasi IgA.............. * 182,0

    0,1 – 7,2 negativo
    7,3 – 8,8 dubbio
    8,9 – 800 positivo


    Penso siano passati due,cinque...forse dieci minuti,non lo so...ma continuavo a fissare quel 182,0.
    La sola cosa che mi premeva capire era dove potesse essere l'errore. A volte gli esami sono completamente sballati in seguito a qualche "eccesso" nel bere o nel mangiare commesso la sera prima di andarli a compiere.
    E che cavolo avrò mangiato...mah!
    Si va beh,comunque il valore massimo di positività si estende fino a 800.
    182 non è poi così tanto...sicuramente ci sarà qualcosa che possa giustificare questo errore nei miei esami del sangue.
    Nelle ore successive chiedo pareri a destra e a manca,mi documento su internet per capire dov'era sto cavolo di sbaglio.
    Possibile che qualunque ricerca facessi in merito l'unica risposta fosse sempre un qualcosa che suonasse tipo: "mettiti l'anima in pace"?!?
    Ma dai,per piacere...non diciamo fesserie!
    Ritorno dal medico. Non c'era il giovane dottore mandato in sostituzione la volta prima ma il medico curante "titolare".
    Rispiego dall'inizio la faccenda e mostro gli esiti degli esami per farglieli leggere.
    Ogni volta che vado dal medico(poche,fortunatamente..),essendone a conoscienza molto carinamente lui mi chiede della mia passione per pizza, pane,dolci,ecc...
    Questa volta si è limitato ad abbassare il foglio e a dirmi: Ivan,mi dispiace.
    Non so che faccia possa aver fatto io,comunque il medico si è subito prodigato a mettermi al corrente che al giorno d'oggi la celiachia non è più un problema come poteva essere qualche anno prima eccetera eccetera eccetera.....
    Ha continuato a parlare,spiegare e tranquillizzare. Sentivo solo una voce rassicurante ma di quelle parole, sono sincero, non ne ricordo mezza.
    In conclusione mi consegna una richiesta per una visita specialistica gastroenterologica per approfondire la questione. Faccio ritorno a casa,,amareggiato, confuso..arrabbiato,molto arrabbiato.


    Ottobre 2015:
    Da qualche tempo sto provando a prendere confidenza con la dieta SENZA glutine. A parte che i prodotti dedicati costano un botto,tutto sommato non sono neanche poi così malaccio. Discorso diverso per gli impasti come li ho sempre conosciuti. Non me ne voglia nessuno ma l'unica frase riportabile rivolta verso questa tipologia di farine era: ma che cacchio è sta poltiglia?!?
    Sono davanti al primario per la visita gastroenterologica a ripetere per l'ennesima volta tutta la storia dall'inizio e mostrare gli esami del sangue.
    Imperterrito nella speranza di trovare conferme,spiego anche allo specialista che da un certo periodo sto conducendo la dieta senza glutine ma che a livello sia intestinale che fisico nulla è cambiato.
    Insisto anche sul fatto di quanto glutine abbia finora "ingurgitato" nell'arco della mia esistenza senza mai aver avuto disturbi di stomaco.
    Anche stavolta il mio entusiasmo viene stroncato quasi all'istante come era successo precedentemente col giovane dottore. Il primario mi spiega con pazienza che alcuni soggetti non avvertono sintomi di malessere intestinale anche conducendo una dieta CON glutine,ma che i "danni" si vedranno col tempo. E che questi "danni" potrebberro portare anche a conseguenze molto gravi...
    La visita termina col primario che conclude dicendo che è verosimile che io sia celiaco ma che l'unico modo per esserne certi al 100% è compiere una gastroscopia con annesse biopsie duodenali.
    Il lume della speranza si rialimenta,me ne strafrego del pessimismo del dottore e ricomincio a stringere più forte l'idea che alla fine possa trattarsi di un errore negli esami del sangue.
    Lo specialista mi spiega che dovrò effettuare questa gastroscopia non prima di almeno un mese di dieta rigorosamente CON glutine e che si dispiaceva se purtroppo per tutto questo tempo avrei dovuto fare un "sacrificio" per la piena veridicità degli esami istologici.
    Sacrificio?!? Dottore,al momento regalo migliore non poteva farmi...

    Gennaio 2016:
    Prima di recarmi a prenotare la gastroscopia ho lasciato passare un po' di tempo. In questi mesi di "sacrificio" mi sono gustato per bene l'amata pizza,l'amato pane...l'amato glutine!
    Che piacere impastare e vedersi formare quel meraviglioso reticolo.
    Che piacere uscire fuori a cena senza dover chiedere al cameriere da quali ingredienti è composto il piatto.
    Che piacere andare a fare la spesa senza leggere l'etichetta di qualsiasi prodotto...
    Mi sento in forma,nel frattempo qualcuno aveva avanzato ipotesi che il valore alterato negli esami del sangue poteva esser stato dato da un qualche tipo di infiammazione provocata da un qualche tipo di batterio proveniente da un qualche non meglio specificato strano pianeta alieno!
    In poche parole,non ho per niente capito qual'era l'alternativa...ma io credevo in quell'ipotesi.
    Arriva la data della gastroscopia e a cuor leggero vado a sottopormi all'esame, accompagnato dalla mia bella...

    Verso fine mese vado a ritirare l'esito della biopsia. Con questa busta gialla in mano mi reco al reparto di endoscopia digestiva dell'ospedale per mostrarla al professore che ha eseguito la gastroscopia. Sono sincero,non ho avuto il coraggio di aprirla e "sbirciare" in anteprima l'esito...forse per scaramanzia visto com'era andata con gli esami del sangue!
    Così lascio al professore l'onore di leggere la buona novella.
    Non c'era stato nessun batterio marziano ad alterare i valori degli esami...la mia era proprio celiachia.
    Inizia così a spiegarmi cos'è la celiachia e in linea di massima quali sono le accortezze,le precauzioni da tenere da adesso...per tutta la vita!
    Il dialogo si protrae per un buon periodo di tempo dove cerco in ogni modo di chiedere e capire se potrà essere possibile ogni tanto sgarrare e togliermi qualche soddisfazione.
    Nein,not,niet...no!!!!
    In breve mi stava dicendo che tutto quello che avevo fatto fino ad ora,le mie abitudini,il mio modo di approcciare la vita quotidiana...cambierà per sempre!
    Esco dallo studio,pochi passi e trovo una piccola sala d'aspetto,vuota. Mi siedo e finalmente leggo anch'io l'esito della biopsia. L'ultima speranza era che nella busta ci fosse stato scritto: scherzetto!
    Vedendo la già esile fiammella della speranza sempre più agonizzante,mi rendo conto che non c'era stato nessuno scherzetto..
    Ricordo che era diventato tutto buio. Ricordo di aver pianto...

    Passano i giorni e mi convinco che in fondo nella vita c'è di peggio,eccome se c'è!
    Nonostante qualche imbarazzo iniziale,soprattutto per l'alimentazione fuori casa,inizio a prendere confidenza con la nuova vita dell'Ivan celiaco.
    Faccio un po' fatica anche a districarmi su fattori che riguardano uno dei problemi maggiori di quel che comporta una dieta senza glutine: il pericolo contaminazione.
    Una spesa adeguata e tutte le precauzioni del caso. Ma si,che problema c'è...in fondo se faccio colazione al bar, invece del croissant mangerò i biscottini secchi confezionati,sempre che li abbiano.
    Se sono scomodo per tornare a casa a mezzogiorno per mangiare,male che vada ci sarà una trattoria che potrà farmi qualcosa senza glutine. Basta far presente il problema e loro sapranno sicuramente cosa fare.
    Mi sono documentato su internet visitanto il sito dell'aic (associazione italiana celiachia) su quali cibi fossero consentiti,vietati o a rischio.
    Non pensavo che il glutine fosse presente o a rischio di contaminazione in così tanti alimenti.
    Tra successi e fallimenti mi addentro sempre più nel mondo degli impasti senza glutine. Cerco di capire come usare al meglio i mix già pronti di farine gluten free e soprattutto di non deprimermi troppo se trovandomi fuori mano per lavoro non ho pensato a portare con me qualcosa da mangiare di consentito.
    Insomma,a suon di frottole rivolte soprattutto verso me stesso,mi convinco che va bene così.
    Mi innervosisco ancora un pochino quando le persone che parlano di questo problema mi si rivolgono dicendo: vedrai che non cambierà niente,al giorno d'oggi poi....non ci pensare (tanto il problema è tuo)!
    Ma le bugie si sa hanno le gambe corte e ad un certo punto mi sono stufato di prendermi in giro da solo. D'accordo che nella vita c'è di peggio,è vero...ma perchè sta rottura doveva capitare proprio a me?
    Mi sono sfogato come non avevo ancora fatto prima. Una sensazione mista tra rabbia,angoscia e frustrazione. Un pianto nervoso che vomitava parole irripetibili. Un pianto rassegnato che ancora una volta si domandava: perchè?

    Rimane la consapevolezza che essere celiaci non è cosa poi così grave se paragonata a moltissime altre situazioni,però la frustrazione c'è e non posso fare a meno di trovarmi spesso a disagio. Mi impongo di provare a fare pace col mondo,ammetto che per me non è facile. Questo cambiamento non l'ho chiesto io e ne avrei fatto volentieri a meno.
    Il tempo si trascina e mi accorgo che sto perdendo interesse nei confronti di una delle mie grandi passioni. Gli impasti non mi attirano per niente e cosa peggiore,mi viene quasi la nausea solo nel vedere foto di pizza,pane e lievitati.
    Insomma,tutte quelle cose che solo fino a pochi mesi prima avrei fatto carte false pur di poterle impastarle e poi mangiare....puff...non me ne fregava quasi più niente!
    Non so dire con precisione,fra quel misto di sensazioni, quale sentimento stava in quel momento prevalendo per provocare in me quella reazione,quel rifiuto. Forse "invidia" era la parola più corretta.
    Mi accorgo inoltre che oltre a trascurare la mia passione,stavo trascurando anche chi questa passione me l'aveva fatta elevare all'ennesima potenza: la confraternita della pizza!
    Ma da quanto tempo non partecipo alle discussioni? Da quanto tempo non mi collego neanche al forum?
    Eppure dalla confraternita ho imparato così tanto,ho conosciuto così tante belle persone.
    Non posso sparire per così tanto tempo senza dare una spiegazione!
    Così mi sono sentito in dovere di chiamare Ettore,il nostro priore Notturno Italiano per spiegare i motivi del mio disagio e della mia prolungata assenza tra le belle pagine del forum.
    Di Ettore ho sempre pensato,fin dal primo momento in cui ho avuto il piacere e l'onore di conoscerlo di persona,che è: quell'uomo onesto,grande e buono che quando ti abbraccia,vien voglia di chiamarlo papà!
    Credo saremo stati al telefono per quasi un'ora,forse di più.
    In quella lunga chiacchierata ho respirato schiettezza,sincerità e comprensione.
    Tra le tante cose che ci siamo detti,mi ha fatto inoltre ricordare del concorso delle "spighette sglutinate" di qualche mese prima. Di quante persone vivono la situazione ormai da anni e nonostante tutto hanno continuato a coltivare la passione per la cucina..se non addirittura a farla crescere vedendo la celiachia non come una privazione ma come una nuova opportunità.
    - "Ivan,forse quello che spaventa è il cambiamento. Prenditi il tuo tempo e quando ti sentirai pronto,quando non ti farà più male vedere pizze e lievitati di ogni genere,se vorrai, ritorna a salutarci sul forum".
    Mi ha fatto bene quella telefonata,avrei dovuto farla prima....grazie di cuore Ettore.

    Il pomeriggio di un paio di domeniche fa squilla il telefono...era di nuovo Ettore!
    - Ho una grande sorpresa per te: quest'anno ad Igea ci sarà anche il maestro Francesco Favorito e terrà lezioni alla convention sul senza glutine!
    Rimango senza parole. Io non so se la stessa telefonata fatta a più persone avrebbe sortito in ognuna lo stesso effetto.
    Per me l'effetto è stato rendermi conto che un gesto così,fatto in quel momento,non aveva prezzo!
    E' cosa rara trovare persone che si prodigano in tutto e per tutto solo per il piacere di crescere,condividere e di stare bene tutti assieme. Senza chiedere nulla in cambio, se non forse un sorriso.
    Queste sono le persone che meritano rispetto. Questa è la confraternita della pizza.

    Siamo arrivati ad oggi,ammetto di non aver ancora pienamente superato l'idea del cambiamento però penso di essere definitivamente sulla buona strada. Certo col tempo ci si organizzerà ancora meglio e molte cose miglioreranno ulteriormente,vedremo!
    Ripenso spesso alla frase che mi aveva rivolto il professore al momento della lettura dell'esito della biopsia: "La sua vita cambierà per sempre".
    Chissà perchè ho voluto capire che la mia vita sarebbe cambiata per sempre IN PEGGIO!
    Vista la vastità di problematiche alle quali può portare la celiachia, forse..dico,forse ho anche potuto dare un perchè anche ad alcuni disturbi che da anni mi porto dietro.
    Quindi,come si dice a volte...non tutti i mali vengono per nuocere!
    Poco per volta riesco a metabolizzare un po' il tutto,sto entrando nell'ordine di idee che celiaco non lo sei tanto o poco. Celiaco, o lo sei o non lo sei,punto!
    Credo ci vorrà ancora molto tempo prima di raggiungere la piena consapevolezza.
    Al momento mi limito a far tesoro dei piccoli ma fondamentali accorgimenti,soprattutto nel gestire la vita alimentare sia in casa che fuori casa.
    Ringraziare il destino,il giovane dottore che ha avuto l'intuizione di mandarmi a fare gli esami preliminari e di essere venuto a conoscienza relativamente presto di quale dovrà essere il mio corretto "tran tran" quotidiano!
    Confesso che ancora adesso ci sono momenti in cui mi chiedo...perchè?
    Ci sono momenti in cui sono triste e un po' sconfortato...
    Ci sono momenti in cui sono ancora più arrabbiato di prima...
    Ci sono MOLTI più momenti in cui sono grato verso chi o cosa mi ha messo in guardia da conseguenze ben peggiori se avessi continuato con un alimentazione tradizionale condita di tanto,tanto glutine.
    In OGNI momento ringrazio la mia compagna Elisa che come sempre nella vita insieme,anche in questa vicenda mi ha sempre,costantemente sostenuto. Soprattutto nei momenti più difficili fin dall'inizio di questa nuova fase.

    Ogni anno vengono diagnosticati nuovi casi di soggetti celiaci. In Italia si stima ci siano più di 400.000 persone che ancora non sanno di esserlo. Uno di questi ero io.
    Con questo non voglio portare iella a nessuno,per carità. Non mi fosse stato consigliato di andare a fare gli esami preliminari,mai e poi mai avrei pensato di andare a sincerarmi di non essere celiaco.
    E mai ne sarei venuto a conoscenza,purtroppo. O forse soltanto quando ormai sarebbe stato troppo tardi.
    Ovviamente,com'è giusto che sia mi sto informando molto sul tema celiachia e solo ora mi rendo conto di quanto fossi estremamente ignorante in materia.
    Se qualcuno avesse piacere a documentarsi a riguardo,magari anche solo per curiosità,oltre alle centinaia di fonti di informazioni on-line in merito,consiglio di visitare il sito dell'associazione italiana celiachia (Aic) www.celiachia.it/HOME/HomePage.aspx
    Un vecchio adagio recitava che "prevenire è meglio che curare"? Forse! Ognuno decida per sè la risposta più appropriata.
    E ora sotto,c'è ancora un sacco da studiare..........ed io sono indietro da matti!

    Un abbraccio e buona Pasqua,

    Ivan.
     
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    Ivan ho letto tutto d un fiato e l aver reagito cosi bene ti fa onore.....davvero.
    Buona Pasqua a te. E sarà un piacere conoscerti ad Igea.
     
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    Anch'io ho letto tutto d'un fiato... Parole dure, paurose e ben scritte. Noi matti di lievitazione forse capiamo più di altri cosa vuol dire. Un in bocca al lupo per la tua nuova vita
     
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    Grazie per aver condiviso la tua storia!
    In materia d'impasti c'è davvero tanto da fare e sperimentare.
    La cosa più bella é quando riesci a preparare piatti o dolci che "uniscono" la tavolata, ossia mangiabili da celiaci e non, facendo in modo da eliminare, almeno per una sera o un pomeriggio, le antipatiche differenze.
    Certo è complicato, ma con il tuo spirito e la tua passione otterrai risultati straordinari.

    Edited by alanix77 - 26/3/2016, 00:27
     
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    Fratacchione , hai descritto perfettamente quanto é dura sta mazzata , io proprio faccio fatica a mettermi nei tuoi panni , e quindi si fa fatica pure a cercare qualcosa di rincuorante da dirti , anche a me qualsiasi frase , farebbe girare le palle ancora di più ,
    Veramente , se dovesse capitare a me penso che non uscirei più dalla depressione
    Per questo , vedere come stai affrontando la cosa , fa capire che razza di uomo cazzuto sei ,
    Sei troppo in gamba per farti abbattere da sta cosa , ed io sono fiero di essere il tuo fratacchione
    A breve sarai il più grande maestro del gluten free , senza tra l'altro mai smettere di essere maestro della pasticceria in generale ,

    Non so cosa dirti , se non ti voglio bene Fra' , e ci vediamo ad Igea , non fare lo stronzo
     
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    Ivan, non ci conosciamo, però diciamocelo: chi frequenta la Confraternita non può non aver mai sentito parlare "del Modigliani". E quando ho visto quello che producevi, beh.. ho strabuzzato gli occhi!

    La tua mancanza in questi mesi, si sentiva. E credimi, forse un paio di giorni fa, in questa pioggia di Colombe e lievitati vari, mi stavo chiedendo: "Ma il Modigliani dov'è finito?".

    Ora, facendoti i miei migliori auguri per la tua nuova vita(com'è strano a dirsi..), so già che ci meraviglierai ancora una volta, anche senza glutine. Ne sono certo! :)

    Un abbraccio!
     
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  7. pinomerenda
     
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    amico mio... non ho parole per questa disgrazia :(
    coraggio su... con la birra come fai?
     
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    Ivaaan stela! In generale le "malattie" cambiano la vita. Lo sò, tutti a prodigarsi a dire:non è una malattia!
    Il cax! Però hai due scelte: o ti piango addosso e vai in depressione(ti do l indirizzo del centro di igene mentale dove c è mia sorella, fai 3 anni imbottito di psicofarmaci)oppure dici fan cu! Comunque sono vivo.Capisco sia uno strazio, sopratutto per un appassionato impastatore come te ma cosa puoi fare? Niente. Puoi solo reinventarti.Per il resto che vuoi che ti dica, sei un figo.
    ps: io a Mantova l ho visto lavorare il maestro Favorito, è non un grande, un grandissimo.
     
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    Io mi continuo a chiedere se è una patologia in aumento o,semplicemente,ora esistono i mezzi e gli esami per diagnosticarla! Chissà quanti poi saranno,detto impropriamente, i "portatori sani" che non sospettano minimamente di essere affetti da questa malattia.....se alla Sanità a qualcuno venisse in mente di introdurre lo screening della popolazione ne vedremmo sicuramente delle belle!
    Comunque carissimo Modigliani, solidarietà a parte (quella c'è d'ufficio quale confratello :)) da quel che vedo in giro tira un vento nuovo, ricco di prodotti ed opportunità anche per chi non può assumere glutine, una nuova sfida ti si prospetta d'avanti e tu che sicuramente avrai lo spirito sperimentatore già coltivato nella scuola della Confraternita saprai affrontarla alla grandissima con ottimi risultati! ;)
     
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  10. bubusettete
     
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    Santo cielo Ivan! Era un po' che non ti leggevo infatti,ma ti pensavo oberato con il tuo lavoro o impegnato con i lavori in casa..immagino la tua difficoltà nel riuscire ad accettare questa malattia,anche il tuo periodo di rifiuto di tutto quello che è stato il tuo mondo fino a poco tempo fa è un meccanismo di difesa del tuo organismo..
    che dirti...mi dispiace veramente però tu non ci abbandonare,puoi sbizzarrirti nei dolci ,torte moderne,bavaresi dove tu sei gia' un maestro...
    Ti abbraccio :wub:
     
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    Ivan noi ti vogliamo tanto bene e lo sai, alcuni di noi ti hanno seguito privatamente in questo percorso e abbiamo vissuto con te ogni evoluzione.
    Personalmente sono felice tu abbia fatto "outing" vedrai che scoprirai tante persone che sapranno dirti le cose giuste.
    Quando ci capitano cose brutte tendiamo tutti a pensare che succeda solo a noi, ma poi se iniziamo a parlarne scopriamo tanta gente che magari ci è già passata o ha dei parenti con lo stesso problema!
    Ivan un abbraccio enorme, con questo post hai fatto un ENORME passo avanti, bravissimo!!!
     
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    Non ti conosco ma solo per quello che hai scritto sei un grande e affronterai questo nuovo percorso nel migliore dei modi!! Conosco benissimo questo percorso : mia madre credo sia stata una delle prime persone a cui sia stata diagnosticata la celiachia : primissimi anni '80! Non era riconosciuta nemmeno dal SSN. Un forte abbraccio e aspettiamo le tue performance senza glutine!!!
     
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    Lo sai che ti vogliamo bene,spiace a tutti quelle che ti è successo,purtroppo sono cose che accadono,ho imparato ad apprezzarti per i tuoi magnifici dolci,ti ho conosciuto ad Igea e le impressioni ottime che avevo su di te si sono trasformate in certezze.sono sicuro che troverai la strada per ottenere cose eccellenti anche senza glutine,ne hai voglia e capacita',è una nuova sfida che ti si pone davanti,affrontarla di .petto" secondo me è il modo migliore ;)
    PS
    Ma sei sicuro che fai il "cartogessaro"? Da come scrivi sembrerebbe che te faccia altro nella vita :B):
     
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    Caro Modigliani non disperare con la celiachia ci si può convivere tranquillamente.
    Conosco bene l'argomento, perchè ho una nipotina celiaca, tickets, farmacie, prodotti Gf costosissimi,prodotti GF orribili spacciati per buoni..... insomma so di cosa parli.
    Partiamo da una premessa molto importante, il glutine non fa bene a nessuno di noi perchè riempie di colla le pareti del nostro stomaco, causando a tutti malassorbimento di nutrienti. Il celiaco ha il problema in più dei villi intestinali appiattiti, quindi assorbimento zero.
    Perchè come si chiede Zack escono ora e non prima? Business solo quello , prescrivere quella che si pensa una malattia invalidante ma alla fine non lo è, comporta la vendita di prodotti dedicati iper costosi, troppo glutine ovunque nel cibo e comunque grano troppo lavorato e troppo pieno di glutine, portano alle intolleranze ed alla celiachia.
    Tutti siamo intolleranti al glutine. Se fai una dieta scarica dal glutine e ti mangi un piatto di pasta o una bella pizza, il giorno dopo stai sicuro che ti svegli bello gonfio e con la ritenzione idrica a palla.
    Pensa al lato positivo della cosa e solo a quello non alle rinunce.
    Quando una malattia arriva, lo fa perchè deve arrivare. Il tuo copro ti sta dicendo che è venuto il momento di darsi una ripulita. Molte volte noi i segnali del copro gli ignoriamo per scarsa abitudine e mancanza di attenzione. Perchè che cosa c'è più bello di stare a tavola, perchè il mangiare bene è godurioso come lo può essere solo un atto sessuale, perchè cavolo chi non beve in compagnia ho è un ladro o una spia!!! tutte balle. Ci raccontiamo queste cose perchè il sistema industriale ci ha imposto questo, e noi siamo come ipnotizzati seguiamo come tante pecorelle il capopastore. Peccato che i capi pastore della nostra generazione sono i vari gruppi della Coca Cola, della Red Bull, dei Mc Donald e delle case farmaceutiche, sono loro che fanno il brutto ed il cattivo tempo, solo loro che decidono il nostro stato di cattiva salute e per un solo fine, il profitto, loro ovviamente!
    Ora dici spaventato che trovi il glutine in tutti gli alimenti! certo viene usato come conservante, ecco perchè mangiamo il prosciutto e ingrassiamo come a che! La carne in se per se provoca tanti disturbi ma non fa ingrassare, il nostro copro spende il doppio delle calorie che immette per digerirla.
    Le etichette....... se facessimo attenzione alle etichette non dovremmo comprare più niente perchè i cibi confezionati sono pieni di porcherie.
    Mia figlia ieri sera a tavola mi ha detto: " papi lo sai che questa mattina al supermercato volevo comprare un pò di frutta secca, ho cercato un pò tra tutti i prodotti tra cui anche la Noberasco, ma lo sai che contengono anidride solforosa? ma sono pazzi? ho appena studiato a scuola che l'anidride solforosa a contatto dei liquidi del nostro copro si trasforma in acido solforico!!!!"
    Noi nasciamo fruttariani, mangiavamo solo frutta, non per niente l'eden è un giardino di frutta, il frutto proibito è una mela non certo una salsiccia o un pezzo di pizza;-)
    Poi sono cambiate le nostre abitudini man mano che ci spostavamo e che si sperimentava con l'arte della cucina. Il pane nasce per un errore come tutte le migliori cose in cucina.
    Mano mano abbiamo aggiunto sempre cibi nuovi e sempre più cotto, ma nascendo fruttariano il nostro copro ha bisogno di cibo crudo carico di enzimi e nutrienti, invece le cotture distruggono i nutrienti.
    Il corpo ci mette millenni per cambiare i propri meccanismi interni e per riadattarsi. Man mano che la nostra dieta è diventata sempre più complessa il cibo ha cominciato a peggiorare, fino all'arrivo dei cibi industriali delle monocolture dei grano OGM, dei grani pompati al massimo pieni zeppi di glutine. Prima per conservare si usava la fermentazione, procedimento che arricchiva i cibi di nutrienti, ora per conservarli si inscatola uccidendo prima ben bene tutti i nutrienti e poi per non farci mancare niente mettendo dentro qualche bella sostanza nociva per il corpo, poi magari se il cibo a quel punto non sa di niente ci mettiamo un pò di zucchero che tanto esalta anche il sapore della segatura.
    Una dieta senza glutine la si può fare senza soffrire nessuna mancanza. Sono i nostri costumi che ci fanno sentire dei disadattati se dobbiamo rinunciare a qualche cosa. Ma ogni tanto bisogna ricordare a noi stessi che non abbiamo bisogno di niente, cibo alcol dolci il nostro corpo non ha bisogno di tutto ciò.
    Quando si fanno i digiuni il primo giorno hai tanta fame e pensi solo al cibo, ma il tuo copro mica ne ha bisogno solo che sei abituato ad ingurgitare cibo su cibo, in più noi siamo abituati a mangiare a degli orari fissi, e perchè mai? chi lo ha detto questo? noi dovremmo mangiare poco e tutte le volte che abbiamo fame, in modo da avere digestioni veloci che non appesantiscono il nostro organismo.
    Insomma la prima cosa da fare prima di affrontare un percorso gluten free e ripulire la tua mente da tutti i dogmi del nostro secolo.
    Capire che i cibi confezionati tutti sono munnezza e vanno evitati.
    Ripulisci il tuo copro e ridagli energia. Mangia tanta frutta e verdura. Ti farà solo bene.
    Compra solo al mercato, ne gioverà anche il tuo portafoglio. Comunque tutti i cibi che contengono glutine sono mucoformanti quindi non vanno bene per il nostro organismo.
    La dottoressa della mia nipotina che putroppo è almeno 15 cm più bassa del suo fratello gemello non celiaco, ha detto ha mia sorella che lei dovrebbe mangiare solo frutta e verdura per rimettersi veramente in forma, ovviamente la sorella non me lo ha mai detto questo, lo ha detto solo alla mia ex moglie ;-)
    Io sono anni che lo ripeto ma si sa " nemo profeta in patria est!" Io sono quasi fruttariano mia sorella è solo per le schifezze.
    Poi piano piano prendi dimestichezza con i cereali senza glutine, sono ottimi e buoni, quinoa, grano saraceno farina di mais,riso, amaranto miglio, io dico anche avena anche se magari la potrai prendere più in là. mangia tutti cibi integrali mi raccomando.
    La prima cosa è la testa, non cercare di prendere dei sostituiti GF, cambia abitudini APRI LA TUA MENTE.
    Ti vuoi fare una pasta fresca ti fai un pizzocchero, vuoi uno spaghetto ti prendi un udon di farina di riso integrale o di grano saraceno e te lo salti in padella.
    Rivedi la tua alimentazione in modo intelligente non pensando alle privazioni, se riuscirai a pulire il tuo organismo starai benissimo e certo non penserai a quello che stai rinunciando perchè non noi rinunciamo a niente anzi abbiamo anche troppo.
    Ricordati che noi dobbiamo mangiare prima per nutrirci e poi per il piacere dl palato.
    BUON SOLE!!!!
     
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    Ivan, prima di tutto, GRAZIE!

    Grazie perché hai scritto un messaggio bellissimo.

    Grazie per non aver nascosto il tuo stato d'animo.

    Grazie per aver condiviso con noi la tua storia.

    Grazie per quello che hai fatto in passato.

    Grazie per quello che farai nel futuro.

    Grazie perché nonostante la tua prolungata assenza so per certo che rimarrai parte attiva di una comunità, una comunità che ha bisogno di persone intelligenti e coraggiose.

    Penso che avremo ancora tanto da imparare da te. Voglio dire che hai le capacità di fare reverse engeneering. Va beh, non sei mai riuscito a duplicare i cornetti della pasticceria vicino a casa tua, ma hai accettato la sfida. Non sei uno che si tira indietro.

    Sì, ci sono malattie autoimmuni ben peggiori. Ma questa non va presa sotto gamba o con passività.

    Tu sei una delle persone che può lottare con quella malattia. C'è ancora tanto da imparare sulle tecniche e sugli ingredienti glutenfree.

    A presto.

    Amico mio.
     
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74 replies since 25/3/2016, 23:52   2338 views
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