Olio extravergine di... Cocco!

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    E' vero che l'intervento è legato all'olio di palma ma se si osserva il video parla dell'olio di cocco e proietta un'interessante confronto con gli altri oli riguardo la percentuali di grassi saturi e insaturi... infatti Bressanini dice che sarebbe meglio chiamarlo burro di cocco :lol: :lol: :lol: :lol:

    Per questo l'ho inserito per questo... il momento da cui ne parla è questo https://youtu.be/vKHHoFOaSbE?t=757
     
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    CITAZIONE (Bestiada @ 2/2/2017, 01:41) 
    Bellissimo video, ma qui non si parla di olio di palma. Si parla di olio extravergine di noce di cocco, che si ottiene spremendo a freddo la parte bianca della noce di cocco. Senza altre lavorazioni chimiche, esattamente come avviene per le olive.

    Nulla a che vedere con l'olio di palma.

    L'olio di oliva per essere definito extra vergine deve rispettare, oltre al tipo di frangitura, una serie di parametri chimico-fisici tra i quali acidità e perossidi. Se questi parametri sono fuori specifica l'olio non può essere venduto. Per raggiungerli le olive devono essere sane e frante entro 24-48 h Max dalla raccolta

    L'olio di cocco anche se spremuto e non raffinato non potrai mai sapere se sia di buona qualità o rancido ecc. Perché non esiste una norma che lo definisca e quindi non c'è la garanzia che la salubrità sia assicurata come avviene per l'olio extra vergine di oliva
     
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    Ovviamente per l'olio d'oliva ci sono parametri da rispettare. E quei parametri sono stati imposti nel nostro Paese, per proteggere la qualità di un prodotto locale molto soggetto a "falsificazioni".

    Per l'olio di cocco, ovviamente non esiste nessuno di questi parametri da seguire. Qui, nel terzo mondo, se ne fregano un po' di queste cose. E non hanno nemmeno la cultura per capire ed apprezzare queste differenze. Per loro, l'olio di cocco è olio di cocco e basta! Indipendentemente da dove provenga.
     
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    Esatto

    Infatti il concetto era che senza controllo uno olio spremuto e non raffinato rischia di essere ben peggiore per la salute di un olio raffinato, visto che la raffinazione "pulisce" l'olio da molecole dannose come i perossidi
     
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    Questo è certo ma non che sia male in assoluto.
     
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    aggiungo la mia esperienza:

    gli oli ottenuti dalla sola fase di "spremitura", hanno la caratteristica di mantenere il gusto ed i sapori di frutti appena raccolti e lavorati.
    Particolarmente apprezzati sono i polifenoli in esso contenuti...ottimi antiossidanti naturali
    Naturalmente, essendo oli tropicali, devono essere trattati e conservati nel modo più appropriato possibile...

    Gli oli "raffinati", a seguito delle lavorazioni subite, perdono tutte le caratteristiche organolettiche e la quasi totalità dei polifenoli.
    In pratica e come se venissero "piallati"...

    La composizione degli acidi grassi rimane la stessa in entrambi i casi
     
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    Certo, la pulizia rimuove i composti dannosi. Però, in fondo si tratta del bianco del cocco spremuto... Quanto ne avremo mangiato in vita nostra? Io sicuramente moooolto, trovandolo con estrema facilità. Stesso discorso per quanto riguarda le olive, in tutte le forme possibili ed immaginabili.

    Mi sento assolutamente sicuro di poterlo consumare (nelle dovute quantità, ovviamente!). Quasi quasi stasera impasto una bella NK e lo provo!!! Ora che ci penso, il barattolo è ancora sigillato...
     
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    L'olio di cocco si ottiene dai semi del cocco che non credo li mangi ;)

    L'olio di oliva invece dal frutto
     
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    Allora forse parliamo di due oli differenti.
     
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    Ciao,

    premetto che compro olio e.v.o. al frantoio di un amico tutti gli anni.
    Non sono certo una chimica che può dire la sua se non approfondendo online o con mio cognato che lui si, chimico lo è.

    Generalmente prediligo i prodotti a km0, ma devo dire che qualche piccola deroga me la permetto (d'altronde, prova a levare il caffè a buona parte degli italiani... e non lo coltiviamo certo qua dietro), e poi cercando di non demonizzare niente direi che:

    - visto che stiamo parlando di cocco (non è il palma, che per fortuna ora sembra anche provenire da piantagioni sostenibili senza deforestazione);
    - visto che ha grassi, si saturi, ma a catena corta (sono più digeribili);
    - visto che non è un prodotto animale, e quindi migliore per il nostro colesterolo rispetto allo strutto - ad esempio - al quale mi sembra somigli come composizione...

    ...detto tutto questo, io una piccola chance, tanto per provare, gliel'ho voluta dare (l'ho trovato bio e disodorato) nel fare le Streghe delle Simili: friabilità assicurata.

    Quindi - sempre rispettando le opinioni altrui - ho pensato che se mai avessi il coraggio di provare la pala, che qui dentro fate "da paura", la sostituzione dello strutto con il cocco ce la vedo bene.

    O.T. ... poi mi taccio :D
    Per dare un po' di tregua alle ascelle, si potrebbe mettere una spalmatina di o.d.c. in sostituzione del deodorante solito.
    L'acido laurico (di cui avete parlato sopra), contenuto in alta quantità, ha un leggero effetto antisettico.

    Edited by Lindys - 8/6/2019, 13:50
     
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