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Dopo aver terminato di moddare il mio Spice Diavola con la Coera "Silvia" 1400W ed aver fatto qualche pizzata di rodaggio relaziono i confratelli su come sono andate le cose.
Innanzitutto i miei più sinceri ringraziamenti a tutti quelli che mi hanno preceduto e quindi consentito di fare facilmente questa modifica, a Cosimo 747 in particolare a cui si deve la pensata del tutto, a Winter e a quelli di cui mi sfugge il nome che hanno contribuito alla messa a punto (non me ne vogliano se non li nomino). Partendo dalla loro esperienza condivisa ho potuto evitare un mare di prove e di errori.
La resistenza è la mitica Silvia 1400 W che consente di cuocere rispettando i tempi del disciplinare e di recuperare velocemente temperatura sulla pietra tra una cottura e la successiva; ho preferito pilotarla comunque a mezzo di un dimmer per avere più possibilità di controllare i parametri di cottura specie in fase di mio apprendimento e non da ultimo per poter riscaldare il fornetto, da freddo, lentamente riducendo almeno in questa fase gli stress termici e di conseguenza si spera i rischi di rotture della ben nota carpamod istallata e adeguatamente preparata (poi magari sono le ultime parole famose…) .
Per posizionare correttamente la resistenza centrata e distanziata di 45 mm dal piano di cottura ho dovuto migliorarne la forma delicatamente a mano e, anziché forare la calotta inox del forno, per tenerla in posizione mi sono servito di un pezzo di piatto di ferro ancorato alla volta del forno tramite uno spezzone di barra filettata, dadi, controdadi e rondelle successivamente tolte a forgiatura della resistenza avvenuta.
Per distanziare sufficientemente dalla calotta inox la resistenza ho dovuto mantenerne ridotto il diamentro esterno con del fil di ferro ed impiegare dei semianelli di una catena diametro 5mm non disponendo di mollette, brevetto Silvia, di tale diametro; con un diametro maggiore non sarei riuscito a rispettare i 45 mm dal piano della piastra.
Costatato che il termostato del mio Diavola è provvisto di vite di taratura e starato al massimo, agendo facilmente solo sulla vite, stacca a 340°C sulla posizione 0, ho preferito mantenerlo sia come sicurezza, sia come comodità di sapere quando la temperatura della carpamod è arrivata dove serve ; quando il termostato settato sul 1,5 stacca, la carpamod è a circa 435°C e riesco comunque a fare almeno 6 pizze prima che accenni a staccare sul max. Se non basterà procederò a stararlo definitivamente deformando la linguetta di finecorsa come spiegato sul forum in modo che volendo resti sempre attivo.
Ho preferito pilotare le due resistenze in modo indipendente (sulla falsariga di Fra Marco) conservando in pratica il collegamento di serie solo nella parte inferiore del forno (eccetto la sostituzione del termofusibile da 192°C di serie con quello da 240°C e l'eliminazione dei collegamenti con la parte superiore che risulta così completamente separata).
Nella parte superiore ho spostato la lampadina spia nel piedino Sx del forno secondo il collaudato schema Lampacosimod; ho portato fuori dal forno fase, neutro e terra sfruttando il cablaggio esistente da 1,5 mm attraverso il foro di serie della spia opportunamente allargato per ospitare un passacavo in gomma Epdm che sopporta temperature fino a 140°C anche se non continuativamente (dovrebbe essere sufficiente; in gomma siliconica non era disponibile).
Ho provveduto a proteggere tutti i cavi con la guaina consigliata e collaudata che non si sfilaccia, fissando quelli superiori con un supporto autocostruito ad hoc. Il collegamento tra quadretto di comando e forno può quindi avvenire con normali cavi e spine senza problemi di alte temperature permettendo anche di ritirarlo agevolmente senza cavi che penzolano più di tanto.
Ho fatto un quadretto di comando dei due circuiti con interruttori bipolari, spie e prese sfruttando del materiale che avevo già in casa; ho alloggiato il dimmer cinese da 4000W ed il voltmetro nella scatola di ferro di un alimentatore fuori uso per Computer che essendo già provvisto di asolature di aerazione consente un aumento massimo della temperatura delle pareti della scatola, durante il funzionamento, di una quindicina di gradi pur riscaldandosi più per il calore irradiato dal vicino forno che per quello autogenerato.
Da notare che il dimmer, se non è sottocarico, ha una pessima regolazione della tensione che fortunatamente diviene sufficientemente progressiva appena alimenta la resistenza; comunque non scalda molto e non produce ronzii anche se è consigliabile, a mio giudizio, il voltmetro per leggere agevolmente la tensione regolata e dosare quindi facilmente la potenza.
Ho isolato il piedino centrale e la maniglia anteriore, secondo i suggerimenti collaudati, con del sughero ricavato da un tappo nuovo; la maniglia superiore è stata distanziata dalla calotta del forno mediante uno spezzone di barra filettata inox da M6 per diminuirne il riscaldamento.
Ho provato a diminuire il riscaldamento anche della manopolina del termostato distanziandola dalla calotta sperando almeno di limitarne se non di impedirne la deformazione. Ho interposto un adatto pezzetto di legno tra manopola e perno, in modo tale che la medesima resta in posizione ma distanziata, si riscalda di meno e mi auguro si possa estrarre anche in futuro senza troppi problemi.
Avendo riscontrato che, almeno nel mio caso, le sedi delle viti autofilettanti che tengono insieme i due corpi del fornetto con i piedini laterali, anche senza riavvitare troppo forte, si sono allargate e le viti non stringono più a dovere, sto pensando, quando la tenuta non sarà più sufficiente, di rinforzare le sedi stesse fissandovi dei rivetti filettati M4 (sul medesimo principio di quelli a strappo) che permettono di avvitare con forza sulla lamiera senza problemi.
Dato che la testa dei rivetti filettati sporge di 1 mm ne approfitterò, come suggerito da qualche parte nella sezione modding, per interporre tra la lamiera del forno e i piedini della carta per guarnizioni per motore che ho in casa (reperibile dai ricambisti auto o in internet) migliorando così anche il raffreddamento dei medesimi. Ho provato a sottoporre un pezzo della mia carta per guarnizioni alla temperatura di 180°C per un’ ora nel forno di casa e sembra averla sopportata più che bene; speriamo.
Riguardo ai risultati in cottura sono stati postati nella sezione "Le ns Creature". Qui mi limito a dire che, al momento, sto cuocendo in 75” - 90 “ con circa 1000 + 600 W che mi consentono, con la mia attuale organizzazione e velocità che spero di migliorare , di stendere e condire la pizza da cuocere nel tempo occorrente per il recupero della temperatura di circa 450° della piastra per poter infornare. Comunque se ne riparlerà dopo ulteriore esperienza in una sede più opportuna per evitare qui di andare O.T.
Riporto alcune notizie sulla reperibilità dei pezzi sperando possano essere utili.
Dimmer da 4000 W e Voltmetro acquistati su Amazon
https://www.amazon.it/DROK-elettronica-reg...e/dp/B00HPTLZO4
https://www.amazon.it/Voltmetro-Digitale-7...o+digitale+220v
Rivetti filettati acquistati da Novarametalli ma si trovano anche su Amazon o E-bay
http://www.novarametalli.it/contents/it/d3...metalli_01.html
Come fissare i rivetti filettati senza la apposita pinza.
Passacavi in gomma Epdm o gomma siliconica acquistati da Conrad
http://www.conrad.it/ce/it/product/1094317...o-1-pz?ref=list
Nella speranza di aver essere stato anche solo un poco utile a chi ci sta provando.
W la Confraternita.. -
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Complimenti bel lavoro e ben fatto anche il post.Ti consiglio starare almeno a 550°C il termostato e di utilizzare con potenze comprese da 1200W a 14O0 W . . -
.Complimenti bel lavoro e ben fatto anche il post.Ti consiglio starare almeno a 550°C il termostato e di utilizzare con potenze comprese da 1200W a 14O0 W .
Grazie, sono contento che piaccia, e grazie dei consigli.
Il termostato per quanto possibile a mezzo della sola vite è già starato al massimo; intendi dire di procedere alla staratura "totale" rendendo possibile il superamento del finecorsa del medesimo?
Cercherò di cuocere alla potenza consigliata appena sarò sufficientemente veloce nella stesura da riuscire a infornare la pizza successiva prima che il forno, con la resistenza a 1200-1400W, sia andato troppo su di temperatura tra una pizza e l'altra senza dover smanettare con il dimmer. Vi saprò dire.. -
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Quando interviene il termostato(al massimo ovvamente) a che temperatura e' la carpamod ,l'hai potuto verificare? . -
.Quando interviene il termostato(al massimo ovvamente) a che temperatura e' la carpamod ,l'hai potuto verificare?
A dire il vero non lo ho verificato quando cuocio le pizze anche perchè in base al numero di pizze (5-6) che solitamente faccio al momento non ho avuto più problemi di tanto; lo farò sicuramente e ti saprò dire perchè avere margine fa comunque comodo.
Ho tuttavia l'impressione, tutta da verificare, che il termostato intervenga non per via di una punta di temperatura raggiunta dalla carpamod, ma per un progressivo innalzamento di temperatura, col susseguirsi delle cotture, nella zona del termostato. Appena prima di infornare le pizze la temperatura della carpamod dopo essersi reinnalzata è praticamente sempre sui 450 max 480°. Ho invece provato per vedere fin dove arriva a lasciar salire, a vuoto con il termostato già starato e sul max, la temperatura della carpamod ma fermandomi sui 550° 560° per non rischiare di far danni senza che il termostato fosse intervenuto. Grazie della dritta.
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L'umile Cella di Notturno_Italiano
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Che gran bel lavorone!
Complimenti e...
discussione importante
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Grazie per "L'Importanza" attribuita alla discussione. . -
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fioretto, dove hai acquistato il dimmer? . -
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Su Amazon al link soprariportato nel primo post. https://www.amazon.it/DROK-elettronica-reg...e/dp/B00HPTLZO4 anche se ora non sembra essere disponibile. Comunque dovrebbe andare bene anche uno analogo di potenza paragonabile o superiore per avere margine di utilizzo.
Scusa il ritardo della risposta, ma è qualche giorno che non seguo il forum. Ciao..