Prima esperienza alla Convention: mai più.

Ahahah!
Cerco di farla più breve possibile, schematizzando:

- Attività sportiva: quale, quanta, in che modo? Ad esempio, la gente è fissata con la corsetta (lunga o corta che sia), magari nella teorica fascia lipolitica, per "bruciare", non considerando che ossidare non significhi perdere peso. Inoltre, migliorare la composizione corporea è più una questione ormonale (e in questo i pesi** battono qualunque cosa 10 a 0) che non esclusivamente calorica.

- pesi**: presumendo che un'attività fisica prettamente anaerobica con utilizzo di sovraccarichi sia la strategia migliore, o meglio, preponderante di "manipolazione" ormonale, la quale a sua volta è la regina fautrice dei meccanismi di adattamento atti a migliorare la composizione corporea***, è altresì vero che una valanga di gente va in palestra senza risultati; e qui si ritorna al discorso di prima: la qualità. Allenarsi qualitativamente è difficile, in quanto richiede una programmazione, una cultura sportiva specifica che il povero cristo non può minimamente sapere. Ordunque, il povero cristo che fa? Si affida ai "personal trainer" di turno, gente senz'arte né parte che sostanzialmente, e mi perdonerai il tecnicismo, non capisce un cazzo, alla luce dei fatti. Se poi ci aggiungiamo il dietologo, ferratissimo nell'eziopatologia di qualsivoglia caso medico, tendezialmente prescrive la colazione del campione composta da due fette biscottate e un cucchiaino di marmellata alla normalissima e comunissima signora Pina, la quale farà la fame avendo ancora più fame e risultando inevitabilmente invariabilmente microinfiammata nonostante la dieta del dottorone, allora inizia il cabaret.

- alimentazione: perdere e acquistare peso è facilissimo, basta una calcolatrice. Se mangi più del tuo metabolismo totale settimanale, acquisti massa; se mangi di meno, perdi massa. Come avrai notato, ho usato due locuzioni al posto di "ingrassare" e "dimagrire", perché quella è la vera sfida che richiede competenza, in quanto attiene alla succitata composizione corporea***. Perdere peso senza intaccare la preziosa massa magra non è facile e infatti la quasi totalità degli sprovveduti (la gente comune) in realtà perde liquidi e massa magra, e solo una parte poco rilevante di adipe.
Inoltre, la maggior parte delle persone non conosce (attraverso strumenti sufficientemente seri come la bioimpedenziometria professionale) il proprio metaboismo basale o totale, né la reale composizione corporea. E neppure calcola (senza ossessionarsi, per carità) ciò che realmente assume a ogni pasto, attraverso semplicissimi programmini scaricabili sul cellulare, ciò (macro e micronutrienti) e quanto veramente ingurgita (si tende sempre a sottostimare).
Già solo questo permetterebbe uno stile di vita molto più sano e soprattutto consapevole, evitando a tutti di improvvisare diete e dannandosi senza alcun risultato sul lungo periodo, spendendo pure un sacco di soldi. Poi, ovviamente, ci sono altre finezze da considerare, ma non mi dilungo per due motivi: in ambito non professionistico (ottima massa magra sotto il 10% di massa grassa) non serve e comunque il discorso si farebbe ben più articolato e soprattutto lungo (e se lo pavento io, ci puoi credere), quindi di difficile comprensione per un non addetto ai lavori.
Concludo, a titolo esemplificativo, che personalmente vivo uno stile alimentare molto equilibrato, senza il minimo logorio e non privandomi mai di una concessione più o meno saltuaria e intensa (come avrete tutti notato dalle mie pubblicazioni pantagrueliche). Nel corso dell'anno non sforo mai il 13% di massa grassa e quando decido di entrare in definizione (per motivi di categoria sportiva), scendo senza troppa fatica fino all'8% senza perdere preziosa massa muscolare. Naturalmente non lo faccio in tre giorni leggendo la dieta del mese su Madonna Moderna, bensì programmando un lento (che è sempre la cosa migliore) e più o meno continuo (è più complesso di così) deficit calorico distribuito nell'arco di 5 o 6 mesi. In questo modo passo da un massimo di 64 a circa 55 chili, con picchi di 54, in tutta serenità e in splendida forma fisica...e neanche me ne accorgo. Certo, come ho accennato sopra, da pur laico della materia, sono consapevole di essere pienamente padrone di concetti che alla gran parte di dietologi, nutrizionisti e dietisti sfuggono all'atto pratico (perché all'università hanno confuso la cultura con l'erudizione).

più sintetico di così era impossibile, giuro, ahah!