Metodo alternativo COTTURA per pizza Forno a 300°C

Cottura con due piastre/biscotti

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    Condivido con il forum, una buona esperienza di cottura pizza fatta in casa, con il forno convenzionale.

    Ieri sera abbiamo molto apprezzato, una pizzata con il G3 Ferrari fatta in casa. Bella serata e buone pizze ....

    A fianco del G3, portato dai gentili "ospiti pizzaioli", abbiamo acceso il forno Electrolux di casa a 300°C, con all’interno sia un biscotto da 1 cm (portato dagli ospiti) che una Pietra Forno refrattaria Whirlpool (quella cava).
    Con il pirometro si è subito notato che la refrattaria cava ha raggiunto i 300 °C in pochi minuti, mentre il biscotto ha impiegato almeno 15'/20' per entrare in temperatura.

    Quando il biscotto è andato in temperatura, abbiamo provato due configurazioni di cottura.

    PRIMA COTTURA
    La prima cottura è avvenuta sul biscotto, posto sul piano più basso, a 300°C. Cottura in 2,5 minuti, cornicione alto ma non colorato.
    La refrattaria stavo invece sul piano più alto, ma non ha "partecipato" alla cottura...
    Pizza non male... ma forse poco colorata.

    SECONDA COTTURA
    La seconda si è rivelata MOLTO interessante…..
    Forno e piastre sempre a 300°C, modalità ventilazione forzata. Ma la disposizione è stata cambiata nel modo seguente:
    sul livello altissimo (sotto il grill) la refrattaria
    sul livello subito sotto, il biscotto.


    La pizza è stata messa in cottura sul biscotto per circa 2 minuti. Già in questa fase si notava che mentre il cornicione cresceva, si colorava più di quanto avvenuto la volta prima, quando cioè la refrattaria stava distante.
    Sembrava che la refrattaria subito sopra al biscotto, irradiasse la pizza da sopra, contribuendo alla cottura. In sintesi le due piastre sembravano "collaborare" alla cottura.
    Negli ultimi 30 secondi, il forno è stato messo nella modalità 300°C ventilato+ grill, e la pizza portata sul refrattario al piano sopra, con il grill acceso (in questo modo a pochi centimetri di distanza)

    RISULTATI
    In questo modo il cornicione della pizza si è scurito ancora di più, ed era visibile ad occhio che la pummarola e la mozzarella “bollivano” sopra alla refrattaria (e sotto il grill)
    Consistenza e sapore ottenuti, erano leggermente superiori rispetto alle pizze cotte sul G3.
    Un buon risultato con un forno 300°C in 2.5 ,minuti

    DOMANDE
    E’ una tecnica già usata, quella della “doppia piastra” o “doppio biscotto” ?
    Considerando che il forno non può superare i 300°C, converrebbe sostituire il biscotto con una pietra refrattaria ? Migliorerebbe la cottura o ridurrebbe i tempi ?

    Un cordiale saluto
    Giuliano
     
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    ERRATA CORRIGE
    Mi hanno informato che la piastra portata non era un biscotto, ma anch'essa una refrattaria (piena anzichè forata).
    Alias la cottura è avvenuta su una refrattaria piena, con la refrattaria "cava" a fare da corpo radiante da sopra...
     
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1 replies since 30/1/2022, 14:43   258 views
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