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Ciao a tutti,
sono Giovanni, ho quasi 40 anni e vengo dalla provincia di Treviso.
Ho sempre amato cucinare, e la mia specializzazione è senz'altro lo Spiedo dell'Alta Marca trevigiana.
Da quando, un paio d'anni fa, la mia famiglia ha abbandonato il miniappartamento per trasferirsi in mezzo ai campi, ho iniziato liberamente a dare sfogo alle mie passioni "fumogene", prima facendomi regalare una griglia aperta, poi comprandomi un kettle per il BBQ, ed infine buttando lo sguardo su un forno a legna portatile (avendo la stufa a legna abbiamo grande disponibilità di combustibile a casa).
Il problema è che, nella misura in cui io dilapiderei il patrimonio familiare con pranzi, cene, grigliate e pizzate ogni giorno, mia moglie è una specie di minuscolo grizzly misantropo e tirchio parsimonioso, quindi il problema era farle digerire la spesa.
L'idea criminale è stata di convincerla per mesi e mesi che avrei voluto costruire un forno a legna in muratura dentro casa nei posti più improbabili, per poi comprare invece il forno portatile con la complicità di mio papà, il quale avrebbe finto di regalarmelo lui dicendole "senti, sono mesi che quello là rompe le scatole con 'sta follia del forno in muratura: ti salvo io regalandoti questo forno portatile così si calma e abbandona queste idee del cavolo".
Ho messo in atto la fase preparatoria ed al momento propizio ho acquistato il forno (Ooni Karu 16 - mi ci trovo molto bene), purtroppo però sono stato assalito dai sensi di colpa ed ho dovuto confessare, in questo modo:
"Amore, sai che non so mentirti, ho questa cosa dentro che non riesco più a nasconderti, ti dico già però che non ci ho fatto niente..."
"CON CHIIIIII?!?!?!?!?"
"Col forno a legna portatile che ho comprato, ti immagini fare quelle cose con un oggetto di pietra e acciaio a 500 gradi? Ti bruci tutto! Pensa che avevo messo in piedi una macchinazione incredibile con mio papà come complice per ingannarti [segue spiegazione della truffa] ma ti rispetto troppo e ho confessato subito"
"Razza di scemo, ti perdono perché mi hai fatto ridere, ma non spendere più neanche un centesimo senza la mia autorizzazione!"
Al che, da buon smanettone di excel, ho estratto un eccellente business plan che, mettendo:
- da una parte il costo di pizza/birra/coperto in pizzeria e
- dall'altra quello del forno e quello della singola pizza in termini di materia prima (onestamente moltiplicata per 1,5 visto che ho la manualità di un tricheco e mi vengono dischi più piccoli di quelli in pizzeria), legna e birra del supermercato
dimostrava inequivocabilmente che il Break Even Point tra pizzeria e casa si sarebbe raggiunto a sole 70 pizze sfornate a casa.
Sfortunatamente il troppo stroppia, e il tutto mi si è ritorto contro con un bel: "CHE COSA???? L'HAI PAGATO COSI' TANTO???" ma questa è un'altra storia.
In due mesi scarsi comunque sono ad un buon 60% abbondante del Break Even Point quindi tutto sommato la padrona è soddisfatta.
Attualmente credo di collocarmi nella "Valle della disperazione" della curva di Dunning-Krueger della pizza, ma forse forse forse potrei iniziare a risalire grazie ai vostri consigli.
Nel frattempo l'altro ieri ho accidentalmente (davvero) rotto la pietra refrattaria, quindi mi sono visto costretto (non è vero) ad ordinare un biscotto, chissà che mi aiuti ad evitare il fondo carbonizzato, che è uno dei miei più gravi problemi al pari di:
- eccessiva lievitazione
- insufficiente lievitazione
- buchi nella pizza
- pizza troppo grossa
- cornicione bruciato
- cornicione crudo
- spargimento di metri cubi di ingredienti sulla pietra del forno
- forma irregolare
- rottura di tutta la maglia glutinica nell'impasto a mano (impastatrice=divorzio)
- pomodoro troppo acido
- ustioni
- altro
Sul basilico però sono preparatissimo!
Grazie per tutte le informazioni che mi fornite ogni giorno!
Giovanni
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