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pretendi troppo
il ln è molto sensibile al calore, se la tieni a 20° puoi aspettare due giorni che cresca... -
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ma grazisssimeeeee -
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Questa crostata al cacao e crema di fragole e’ nata dall’esigenza di consumare delle fragole non esattamente entusiasmanti.
In quarantena ho avuto modo di leggere e segnarmi tante ricette fra cui quella di questa crema di fragole senza uova ne’ latte (grazie ai Quaderni di Alice Cucina).
Volendo ideare un connubio che esaltasse al massimo le fragole ma rimanendo sempre in un ambito di torta casalinga ho optato per una frolla al cacao, cotta nella tortiera microforata che aiuta moltissimo una cottura perfetta ed uniforme, anche come in questo caso con tanto di crema al suo interno.
In pratica la crema va preparata a parte, finche’ si intiepidisce si toglie la frolla dal frigo e la si stende nella tortiera e poi si riempie con la crema.
Ingredienti della frolla al cacao
Un impasto direi classico:
farina (00 o comunque multiuso) 500 g
cacao amaro in polvere 100 g
burro freddo 260 g
zucchero semolato 160 g
4 uova intere
aromi (vaniglia)
sale un pizzico
In planetaria: tutto dentro (burro a pezzetti), frusta K e via finche’ non diventa una massa unica.
A mano: impastare poco senza scaldare il burro.
Nel robot da cucina: massima velocita’ appena si raccoglie a palla togliere.
Dopo la preparazione, in frigo almeno 30′.
Preparazione della Crema di fragole
Attenzione: non crema CON fragole ma DI fragole! Niente uova ne’ latte.
Ingredienti:
Fragole 500 g
Acqua 250 g + 2 cucchiai
Zucchero semolato 125 g
Maizena 50 g
Limone scorza
Ho lavato e tolto il picciolo alle fragole, tagliate in pezzi e frullate con l’acqua.
Quindi ho versato in una pentola e aggiunto lo zucchero, a parte ho sciolto la maizena con due cucchiai di acqua e un po’ di fragole frullate e poi ho unito tutto, compreso l’aroma.
Ho messo sul fuoco e addensato.
Preparazione Crostata al cacao e crema di fragole
Ho steso a mezzo cm circa la frolla e ho ricoperto la tortiera, quindi ho versato la crema ormai intiepidita.
Vedete mi e’ avanzata parecchia frolla ma recuperare quella non e’ mai un problema!
Ho preparato una teglia di biscotti, anche con l’intenzione di ornare un po’ la torta una volta cotta piu’ che altro perche’ non ero certa la crema avrebbe retto altra pasta in cottura.
Ho cotto la Crostata al cacao e crema di fragole a 180°C forno gia’ caldo per 30′.
Eccola cotta e decorata:
e la fetta
Cosa posso aggiungere?
L’abbinamento tra frolla al cacao e crema di fragole si e’ rivelato azzeccato e la crema di fragole mi ha soddisfatto molto, sicuramente la utilizzero’ in altre vesti questa estate (non dimentichiamoci che e’ anche vegana 🙂 ) -
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Stendi più sottile di me e non far lievitare, mi hanno corretta -
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Ciao.
Secondo me aumenta un po' l'idro a patto che la farina te lo consenta.
Non capisco se fai o meno le pieghe alla pagnotta, ti consiglio di farle di tenerla in frigo gia' pronta e di fare cottura frigo forno.
Inoltre dovresti usare una farina forte e lunghi tempi in frigo per quello che vuoi ottenere.
Il tuo pane comunque non mi pare impaccato, e quello è la cosa davvero importante
ciao -
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La Scaccia o Scacciata Ragusana rappresenta uno dei piatti tipici della tradizione culinaria siciliana.
E che c’entro io, veneta, con la Sicilia? Effettivamente nulla, ma non e’ che posso fare solo piatti del nord Italia, giusto???
Sicuramente qualche siciliano doc notera’ qualche imperfezione, anzi grazie se qualcuno vorra’ darmi qualche dritta per la prossima volta, perche’ dalla voracita’ con la quale se le sono divorate prevedo parecchie altre volte!
L’impasto per 2 pezzi di Scaccia Ragusana
Si tratta di un impasto poco idratato da stendere a mattarello, io ho trovato la ricetta su I Quaderni di Alice cucina e fanno utilizzare tutta semola.
In particolare per la prima esecuzione ho seguito la ricetta usando il Lievito di Birra fresco, magari le prossime volte usero’ il lievito naturale; in ogni caso metto le tre versioni.
Ingredienti con Lievito di Birra fresco:
Semola di grano duro rimacinata 500 g
acqua 300 g
Lievito di Birra fresco 3 g
sale 10
Olio extravergine di oliva 1 cucchiaio
Ingredienti con Pasta Madre Solida:
Semola di grano duro rimacinata 480 g
acqua 290 g
Pasta Madre Solida 30 g
sale 10
Olio extravergine di oliva 1 cucchiaio
Ingredienti con Lievito Naturale Liquido (Licoli):
Semola di grano duro rimacinata 490 g
acqua 290 g
Lievito Naturale Liquido 20 g
sale 10
Olio extravergine di oliva 1 cucchiaio
Indipendentemente dal tipo di lievito otterrete un impasto liscio ed elastico da far riposare in un contenitore chiuso per 45′ (usando il lievito naturale raddoppierei i tempi).
Finchè riposa si puo’ preparare il ripieno.
Il ripieno per la Scaccia Ragusana
Stavolta ho fatto una scaccia solo passata di pomodoro (circa 325 grammi) leggermente ristretta in padella con olio e sale, e per l’altra ho appassito una cipolla rossa che ho successivamente cotto nella passata (circa 325 grammi).
Posso aggiungere che puo’ tranquillamente diventare un piatto smaltisci-avanzi, a patto di non inumidire troppo la pasta.
La lavorazione della Scaccia Ragusana
Si capisce? ghghghghghgh
Stesa, piegata, forata e cotta 200°C f1 per 40'
Le ho cotte piu’ minuti rispetto a quelli indicati perche’ ero conscia che si trattava di un impasto piegato e ripiegato con un ripieno umido fra uno strato e l’altro e davvero ottenere una pietanza cruda mi avrebbe schifato parecchio.
Non posso che consigliervele, i ragazzi ne hanno mangiata una prima di mettersi a tavola!!!
Posso aggiungere che e’ buonissima mangiata fredda… Gnam! -
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benvenuto
Beh non sono necessari proprio i 500 eh
<nel forno di casa puoi fare splendide teglie -
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Grazie!
Effeuno modello base, stavo sui 470° -
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10 ore dosi da calcolapizza, ho usato la farpizza verde credevo fosse la debole invece mi hanno fatto notare era forte ghghghghghgh
Un etto di integrale che mi piace sempre tanto.
Farina 1201 g
acqua 768
sale 31
ldb fresco 1,41
malto 12
per 8 panetti da 250 grammi idro 64%
Francamente non credo tornerò più al 67, per svariati motivi -
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Bravo! -
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Questo pane integrale con treccia mi e’ venuto in mente vedendo una foto in un gruppo facebook americano, ma veniva formato diversamente e io tanto per cambiare ho deciso di fare di testa mia.
Per questo pane ho utilizzato tutta farina integrale e solo il mio lievito naturale liquido.
Idrolisi
Per aumentare facilmente l’idratazione ho messo in autolisi la farina con tutta l’acqua della ricetta per tre ore in frigo: cosa significa dal punto di vista pratico fare una cosa simile?
Significa in soldoni sfruttare la capacita’ di assorbimento dell’acqua puntando sul fattore tempo e non impazzire in fase di impastamento, e facendolo in frigo ci permettera’ di impastare partendo da una massa fredda.
Impasto
Dopo quindi queste tre ore ho impastato in spirale:
Farina Uniqua rossa (e’ una farina integrale ma piuttosto forte) 565 g
(mescolata in precedenza con) Acqua 412 g
sale 16 g
Lievito Naturale liquido (a tre ore dal rinfresco, al collasso) 106 g
Malto diastasico 6 g
Ho impastato, fatte le pieghe e messo a lievitare.
Tre ore dopo ho pesato 100 grammi e messi da parte per la treccia (arrotondato in un piccolo contenitore con coperchio), i rimanenti 1000 grammi li ho lavorati nel seguente modo:
tre pieghe e relative pirlature ogni 10′, formatura (arrotolata) nel cestino di lievitazione.
Dopo 6 ore da quando avevo iniziato ad impastare ho messo il cestino in frigorifero, e anche il contenitore con l’impasto per la treccia, lasciandoli per 24 ore (dalle 19.00 alle 19.00 del giorno successivo).
Due ore prima della cottura ho messo a temperatura ambiente l’impasto per la treccia, l’ho diviso, formato e lasciato coperto sempre a temperatura ambiente.
Quaranta minuti prima delle 19.00 ho messo in forno la pentola di ghisa con tanto di coperchio accendendendolo al massimo della temperatura.
Formatura e taglio
Alle 19.00 ho tolto l’impasto dal contenitore e preparato come da video caricato sul gruppo fb
Pane integrale con treccia
le forme del pane, Lievito Naturale Liquido, PANE17 Aprile 2020No comments
Questo pane integrale con treccia mi e’ venuto in mente vedendo una foto in un gruppo facebook americano, ma veniva formato diversamente e io tanto per cambiare ho deciso di fare di testa mia.
Per questo pane ho utilizzato tutta farina integrale e solo il mio lievito naturale liquido.
Idrolisi
Per aumentare facilmente l’idratazione ho messo in autolisi la farina con tutta l’acqua della ricetta per tre ore in frigo: cosa significa dal punto di vista pratico fare una cosa simile?
Significa in soldoni sfruttare la capacita’ di assorbimento dell’acqua puntando sul fattore tempo e non impazzire in fase di impastamento, e facendolo in frigo ci permettera’ di impastare partendo da una massa fredda.
Impasto
Dopo quindi queste tre ore ho impastato in spirale:
Farina Uniqua rossa (e’ una farina integrale ma piuttosto forte) 565 g
(mescolata in precedenza con) Acqua 412 g
sale 16 g
Lievito Naturale liquido (a tre ore dal rinfresco, al collasso) 106 g
Malto diastasico 6 g
Ho impastato, fatte le pieghe e messo a lievitare.
Tre ore dopo ho pesato 100 grammi e messi da parte per la treccia (arrotondato in un piccolo contenitore con coperchio), i rimanenti 1000 grammi li ho lavorati nel seguente modo:
tre pieghe e relative pirlature ogni 10′, formatura (arrotolata) nel cestino di lievitazione.
Dopo 6 ore da quando avevo iniziato ad impastare ho messo il cestino in frigorifero, e anche il contenitore con l’impasto per la treccia, lasciandoli per 24 ore (dalle 19.00 alle 19.00 del giorno successivo).
Due ore prima della cottura ho messo a temperatura ambiente l’impasto per la treccia, l’ho diviso, formato e lasciato coperto sempre a temperatura ambiente.
Quaranta minuti prima delle 19.00 ho messo in forno la pentola di ghisa con tanto di coperchio accendendendolo al massimo della temperatura.
Formatura e taglio
Alle 19.00 ho tolto l’impasto dal contenitore e preparato come da video caricato sul mio canale
Cotto in pentola chiusa al massimo per 15′, tolto il coperchio e cotto 10′ a 220°, 10′ a 200°, tolto dalla pentola e cotto 10′ a 180°, 10′ a 160° e 10′ a 160° a forno socchiuso.
Ecco il pane integrale con treccia appena tolto dalla pentola
Ed ecco le foto da cotto.
La diversa luce è dovuta alle foto in interno ed in esterno, io non uso filtri -
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Al momento vado a traino del congelatore... Ora decido -
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Ho trovato la ricetta di queste splendide Mandorle caramellate e ricoperte al cioccolato nel librone gigante di Christophe Felder Patisserie!
Ne ho preparata una dose… errore enorme… Ne vengono troppo poche!!!!!!!!!!!!!!
Le ho portate in ufficio e a Natale a pranzo da mia mamma… chi le ha assaggiate e’ rimasto letteralmente estasiato.
Pubblicare questo articolo e’ assolvere alla promessa fatta ad un mio collega ‘ma la metti la ricetta nel blog in queste vacanze, vero???’
In extremis, ma l’ho messa 😀
Ingredienti
mandorle senza buccia 200 grammi
sciroppo di zucchero di canna 2 cucchiai (se non ce l’avete preparate in casa uno sciroppo con 5 cl di acqua bollente e 60 grammi di zucchero semolato)
cioccolato al latte 200 grammi
sale fino 2 pizzichi
Per ricoprirle:
zucchero a velo 100 grammi
cacao amaro in polvere 25 grammi
Attrezzatura
Avrete bisogno inizialmente di un forno, poi di un microonde per sciogliere il cioccolato (in alternativa potete usare il fornello), e necessiterete anche di ghiaccio per raffreddare il composto in preparazione, o comunque di qualcosa di surgelato su cui appoggiarsi (io ho usato un sacchetto di verdure surgelate e poi le ho cotte!)
Preparazione
Innanzitutto ho mescolato mandorle e sciroppo
Quindi le ho messe in forno preriscaldato a 180°C per 15′
eccole pronte
http://www.chiaraetuorlo.com/wp-content/up..._3-768x478.jpeg
Quindi le ho fatte raffreddare e le ho messe in un contenitore sopra il ghiaccio.
Ho sciolto il cioccolato al latte e l’ho aggiunto in piu’ riprese alle mandorle, mescolando sempre.
Il ghiaccio aiuta a far rapprendere il cioccolato, e la ciotola va appoggiata e tolta di volta in volta sul ghiaccio ma non essere troppo fredda.
Alla fine saranno cosi’
A questo punto ho aggiunto il sale.
Ho quindi setacciato zucchero a velo e cacao e immerso una ad una le mandorle caramellate e ricoperte al cioccolato.
Le ho regalate confezionandole in graziosi sacchettini. -
.CITAZIONE (Gnagno2128 @ 3/1/2020, 22:28)Spettacolari....eravamo in astinenza delle tue meraviglie
Che carino, grazie davveroCITAZIONE (mela67 @ 4/1/2020, 20:31)Non mi piace per niente la frolla... ....
Questi sono davvero una droga -
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Ho comprato l’affumicatore a freddo ed e’ stato subito amore!
Quando il destino ci mette lo zampino… e vai casualmente a fare la spesa all’Aldi e la cassiera ti consegna il volantino con le offerte della settimana successiva.
L’ho sfogliato e BOOM vedo questa cosina che all’inizio mi pareva un giocattolino a batterie (letteralmente!)
Mi dico mah per una cifra cosi’ bassa funzionera’?
Poi non so nulla dell’affumicatura e quindi chiedo ad un collega che mi spiega qualcosina e mi decanta la bellezza dei legni diversi……….. Eh beh non c’è voluto molto per convincermi, lo ammetto 😀
In abbinata serve una campana tipo questa dove inserire il cibo da affumicare, io avevo gia’ in casa questo servi formaggio e l’ho promosso ad affumicatore; prossimamente devo procurarmi un gommino ad uso alimentare per isolare un po’ meglio.
Nella confezione e’ incluso del legno di melo, ho gia’ provveduto ad ordinare altri legnetti diversi per gusti diversi.
Legni diversi sono indicati per diversi alimenti.
La prima volta che l’ho messo in uso ho affumicato: 1 forma di Bel Paese tagliata a fettine, 1 provola bianca tagliata a fette, della zucca a fette passata in microonde, e poi li ho usati come ingredienti nelle veraci.
Devo dire che anche dopo il passaggio a quasi 500°C il sapore dell’affumicato si sentiva benissimo.
Procedimento
Il procedimento per utilizzare l’affumicatore a freddo e’ semplicissimo: si riempie il fornello sopra con qualche pizzico di legnetti, si accende con il bottone e con un fiammifero si da fuoco al legno.
In qualche secondo iniziera’ il fumo e tutto il procedimento durera’ qualche minuto.
Conclusioni
Beh che dire…. avevo ospiti ed erano tutti impazziti!
Sicuramente argomento da approfondire