| Gli amici non possono capire cosa vuol dire essere un confratello... E' un marchio, forse una vocazione o peggio ancora una mutazione del DNA. Azzarderei a chiamarla "cultura del mangiare e bere".
In vacanza le cose non cambiano, ovunque vado penso se potrò pizzare e se non lo faccio me lo ricordano gli amici. "Vincenzo giovedì vieni a cena? “fai” la pizza.... ho invitato 13 persone".
Mi capita spesso... un po' ce lo cerchiamo... pubblichiamo sempre foto di cibo poi amici e parenti vogliono\pretendono di provare.
Inizia cosi la mia estate a casa di amici. Faccio pizze per 13 persone a bordo piscina. Ormai mi sento sicuro e non ho ansia ma rimane una sfida, che forno hanno? Che tipo di legna userò (una volta mi fecero pizzare con le potature della vigna!!!). Il problema numero uno sono i tempi. A 35 gradi i commensali non possono tardare di un'ora! Ma capita e preghi che l'impasto regga. Ogni volta cambia tutto e spesso l'esperienza fatta in precedenza ti è utile solo in parte. Sicuramente sviluppo intuito e spesso nelle situazioni a limite aiuta.
Impasto: 62% idro, 50g sale mezzo grammo di lievito. 24 ore TA di cui 6 di apretto.
Ma ce la facciamo, tutti contenti e nessuno si accorge che le prime pizze non sono cotte uniformemente ma la pala era strana e non mi ci trovavo benissimo.
Nei giorni successivi un'associazione locale chiama alcuni Instagramers per promuovere dei percorsi naturalistici... chiamano anche me per delle foto e ne approfitto per passare una giornata nella natura. A volte davvero ci sono delle bellezze dietro casa, e scoprirle dopo 39 anni che vivi li fa strano! (Fiume Cavata)
Altro invito a cena.... pizzerò anche lì. Questa volta conosco il forno visto che ci avevo già pizzato. Serata piacevole con tanti amici pizza e birra a fiumi. La difficoltà questa volta è stato l'impasto, 30 ore di cui 23 nel frigo e 7 circa a dopo lo staglio a TA con circa 35 gradi.
Pensavo al peggio ma l'impasto ha retto: 62% idro 50g di sale per litro ed un grammo scarso di lievito. Farina 280w.
Passano i giorni e ti ritrovi già ad agosto, arrivano le ferie!!! Si parte alla volta della Calabria dove ci aspettano amici con i quali andremo nel Parco Nazionale della Sila per una settimana. Abbiamo preso 4 bungalow, uno a famiglia, anche i pasti veniva poi preparati tutti insieme. Posto di inaudita bellezze. Stupendo. Bella anche la strada per arrivarci! Ho girato tutti i parchi nazionali dell'Ovest USA e questo non ha da invidiare nulla... se non l'organizzazione. In USA funziona tutto, mille servizi, attività ed informazioni, qui si ha la sensazione di avere una Ferrari parcheggiata in garage. Peccato.
Ti alzi la mattina con gli scoiattoli e gli uccellini. Le giornata trascorrono all'insegna delle passegiate a cavallo, in riva al lago, pedalò... e la sera cene, ma non cene normali.. quelle calabresi!!!
Anche qui il confratello che è in me e mia moglie esce fuori e oltre ai piatti del posto facciamo matriciana e carbonara per 20 persone. Anche una spaghettata con pomodorini e nduia per far vedere che ci adeguiamo!!! Gira che ti rigira siamo sempre ai fornelli.
Credetemi se dico che non stavamo sempre a mangiare.. ma quando sei con una 20ina di calabresi è difficile non far ruotare tutto intorno al cibo.
Potevo non pizzare in riva la lago in mezzo alla foresta? Ho portato il piccolo Pizza Party con me, lo porto dietro ogni estate ed anche questa volta ha fatto la differenza.
TUTTO CDC, non avevo bilancia. Impasto a mano, sale ad occhio lievito pure... Per il lievito... pure. Avevo dalla mia una media di 24° quindi fare un 12 ore a TA non era difficile. Impasto alla Di Matteo, dopo 1 ora circa staglio e poi cassetta di legno sino a sera.
La Sila è fantastica, bei posti, cibo stupendo e gente ospitale. Le patate della Sila sono spettacolari, una sera le abbiamo fatte fritte e con i peperoni secondo la ricetta tipica calabrese Pipi e Patate.
Vedendo i campi di patate ho pensato che fossero di qualche mese fa o venivano magari da altrove vendendole per locali, fatto sta che erano comunque MOLTO buone, quel sapore vero di patata che quasi ci siamo scordati.
I giorni passano e ci spostiamo sulla costa, passando dal mare e dalle foreste alla spiaggia, ma sopratutto passiamo dai 25 di media ai 35 di Pizzo!!!
Belle le spiagge della zona! I giorni passano velocemente tra mare la mattina e passeggiate il pomeriggio.
In zona il tartufo di Pizzo la fa da padrone, in generale i gelati sono sempre molto buoni. La pizza provata in un lido una sera faceva pena... ma forse sono io ad avere la puzza sotto il naso... o forse il muratore al forno... ops pizzaiolo al forno non aveva la vocazione per il mestiere.
Ho avuto anche l'opportunità di fare la pasta a mano con una nonnina del posto che mi ha fatto vedere come fa i Fileja. Qui essendo una pasta del posto e tipica ogni donna la fa con ricetta CDC che si tramanda da famiglia a famiglia.
Dove sono stato io abbiamo impastato 2Kg di farina 2 uova, sale ed acqua ad occhio. Riposto di 30 min poi si inizia a fare i pezzettini che si passano con delle cannucce che si trovano in zona.
Prima di andare via siamo passati dal Gigante di Curinga, un albero che ha circa 1000 anni. Ci si arriva da una stradina nel bosco e quando meno te lo aspetti ti ritrovi questa meraviglia della natura. Le radici si piantano nel terreno come le dita delle mani, il tronco, con una circonferenza di circa 18 metri è all'interno cavo, forse il processo è avvenuto naturalmente ma sicuramente un aiuto è venuto dal fuoco da cui l'interno dell'albero è stato colpito, su un lato presenta un'enorme apertura, sarà alta più di 3 metri, da cui si ha accesso alla cavità del tronco, che presenta varie aperture, come delle finestrelle da cui possiamo sbirciare sull'esterno.
Sono arrivato primo visto che volevo fare delle foto senza persone, d'un tratto quando meno te lo aspetti ti si prospetta di fronte. Sono rimasto immobile per almeno un minuto in religioso silenzio, mi ha emozionato, eravamo solo io e lui ed il silenzio della natura... E' stato fantastico.
Si riparte, macchina piana all'andata ed ancora di più al ritorno dopo la spesa.
La Calabria è fantastica, ha molto da dare ma risente della mancanza di organizzaione tipica del sud. Nonostante tutto ci rimane nel cuore.
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