La Confraternita della Pizza

Posts written by reca

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    Tanti cari auguri Alessio di Alassio
    Vai tranquillo e scegli con calma la tua nuova strada,l'energia non ti manca , ciao Andrea non ci abbandonare.
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    Spero tanto che avremo occasione di conscerlo personalmente,e solo tu puoi far avvenire ciò.
    Ehhhhh! si ce l'ho con te Ettoruccio caro.
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    In fin dei conti si tratta di far casino per 3/4 ore in cucina,ma come ripeto sempre a chi me lo chiede , non è tanto produrre ma quello che viene dopo e cioè la stagionatura , perché se non curi quella,vanifichi tutto.
    Di scimmie ne passano tante anche a me ,(e quando hai una moglie la battaglia è dura)ma da quando ho preso questa del caseificare,non è più voluta andar via , forse perché ci piacciono tanto i formaggi.
    Se hai letto la storia del post si possono fare con tipi di latte differente.
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    Auguroni
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    Facevi il formaggio ò era solo na' scimmia ?
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    Grazie caro
    e grazie anche per il lavoro che hai fatto , mettendo il resoconto di De rosa
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    Scusate per il ritardo

    @pier
    formaggia pure Pier vedrai che ne avrai di soddisfazioni,per te ,la famiglia e gli amici

    @Franco
    Mi fa piacere che conosci il prodotto,è un tipo di formaggio che rischia di andare perso
    come tante delle cose dei nostri vecchi
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    Grazie a tutti

    @pinomerenda
    Esatto in + un po' di basilico

    @ lapergamena
    mia moglie ha detto che la intriga con i peperoni .
    grazie
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    Ciao cari fratozzi.
    Siccome mia moglie è stata colpita (alle papille gustative) dai panini di De rosa ,
    ha voluto per forza farli , e allora mi son dovuto prodigare nell'impresa .
    Cosi' la settimana scorsa ho stampato la ricetta gentilmente postata da ealiel e per chi è interessato alla ricetta questo è il link della discussione https://laconfraternitadellapizza.forumfree.it/?t=68912841 e lo ringrazio per il suo lavoro.
    Cosi' sono andato dalla signora e gli ho dato la ricetta,dicendo che avevo un impegno urgente ;) ;) ,rassegnata si è messa all'opera .
    questo è il risultato:








    Il resto della produzione era gia' stato inguattato,perciò non si vede in foto.

    Nonostante avessi fatto tutto io il lavoro (trovare la ricetta non è cosa da poco)o quasi :rolleyes: ohh! mica voleva farmelo assaggiare
    Devo essere sincero assaggiandolo ho capito il perché ha voluto farlo a tutti i costi,
    veramente buono soprattutto i panini alle erbe.
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    Certo che no quando sono pronte ne avrai una tutta per te
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    Vi ringrazio cari amici miei :wub: :wub: :wub:
    Manca anche a me poter comunicare con voi,mannaggia :angry: :angry:

    Un abbraccio e un bacione a voi da me e Marina vi lovviamo snog
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    MARZOLINO o MARZELLINA


    Non avendo indicazioni precise al riguardo per questa lavorazione , mi sono attenuto alle poche cose trovate su internet ,e a qualche consiglio dato da qualche anziano che le faceva .
    Storia della marzellina:
    La marzolina è un formaggio ottenuto da latte di capra che in passato si produceva solo durante il periodo di lattazione degli animali, quindi solo nel mese di marzo, da cui il nome marzolina o marzellina.
    ll comune dove la marzolina ha avuto le sue origini è Esperia, un comune montano della Ciociaria, sui Monti Ausoni, ma oggi viene prodotta un po' in tutta la zona circostante del Lazio meridionale, tra le province di Latina e Frosinone.
    Oggi viene prodotto anche con latte vaccino e ovino ,conbinati in coppia tra loro ,
    es. ovino -caprino ; caprino-vaccino ; ovino-vaccino.

    Lavorazione: (da internet)

    La marzolina si ottiene facendo coagulare il latte di lattonzoli di capra proveniente da due mungiture con caglio di capretto. Secondo il disciplinare slow food le capre devono essere allevate allo stato brado, al pascolo. Dopo la rottura della cagliata, la massa è posta negli stampini dove viene pressata a mano per aiutare la fuoriuscita del siero e salata a secco. La marzolina può essere consumata direttamente fresca e avà un sapor saporito ma delicato, ma è consuetudine stagionarla per qualche giorno su graticci di legno in un ambiente ventilato naturalmente. Infine, si procede alla maturazione delle marzoline in grandi recipienti di vetro o di coccio colmati con olio d'oliva oppure a secco senza olio. La durata della maturazione varia da poche settimane a qualche mese, ed è funzionale alla formazione di piccole muffe in superficie (fjuriscja=ammuffire). Di tanto in tanto (più o meno 4 volte all'anno) le marzoline vengono tirate fuori, pulite e rimesse in vetro cambiando l'olio. In alcuni casi, dopo la maturazione le marzoline vengono lasciate a seccare e poi utilizzate come formaggio da grattugiare.


    Veniamo alla mia lavorazione sperando di essermi avvicinato al prodotto:

    10 lt latte (7 di pecora e 3 di vaccino)
    5 gr caglio in pasta di capretto
    no fermenti
    0:00 latte a 28° , messo i 5 gr di caglio
    0:10 tempo di presa
    0:15 (cagliata pronta al taglio) Unico taglio con frusta a chicco di riso
    0:30 messo in fuscella con leggera pressatura a mano ,lasciate a scolare per
    20 min
    0:50 inizio stufatura (fatta a T.A. di 25° tenute coperte con una plastica)
    3:50 Fine stufatura , dopodichè le ho lasciate a T.A.fino al mattino
    prima di mettere in salamoia (in totale 24 ore)

    Ho ottenuto 20 piccole da 100 gr + 2 da 194 e 143 gr
    Salamoia al 20% 20 min per le piccole 60 min per le 2 grandi
    Dopo averle tolte dalla salamoia messe sempre a T.A. 20° per 3 gg ,poi causa aumento temperatura messe in frigo a 8-12°
    I rivoltamenti :
    1" subito dopoaver finito di mettere in fuscella
    2" dopo 30 min
    3" dopo 1 ora dal 2"
    4" dopo 1 ora dal 3"
    5" dopo 1 ora dal 4"
    Fino alla sera fatti altri tre rivoltamenti.

    di seguito potete vedere alcune foto:

    Qui dove le avevo messe ad asciugare a T.A.








    Qui nei barattoli ,uno con olio di semi e uno senza niente





    Quando le assaggerò vi farò sapere.
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    Auguroni
    Ti vogliamo al più presto in confraternita
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    CITAZIONE (nicodvb @ 22/6/2014, 23:52)
    la bollitura non pregiudica niente, è l'omogeneizzazione che impedisce la cagliata.
    Le molecole di grasso vengono ridotte a dimensioni talmente piccole che la maglia proteica delle caseine non riesce a trattenerla, motivo per cui viene lo yogurth invece della cagliata.
    Con il latte crudo bollito la cagliata viene benissimo proprio perché i grassi sono ancora belli... cicciotti :lol: .
    Si potrebbe anche usare del latte omogeneizzato/UHT, ma bisogna aggiungere poco cloruro di calcio.
    Sul forum di agraria/caseificazione puoi trovare tanti dettagli.

    Ciao nico
    quello che dici va bene per un qualsiasi tipo di formaggio fresco,ma per quanto riguarda formaggi a pasta filata (mozza-scamorza-provolone ecc)non va bene .
    La bollitura supera di molto i 78-79° gradi,punto dopo il quale il latte inizia a demineralizzarsi,alterando la struttura del latte (in particolar modo le caseine).
    Se proprio se ne ha bisogno ,pastorizzare il latte a 72 gradi per 15-20 secondi,in questo modo non viene alterato la struttura del latte,e si possono fare mozzarelle
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    Auguroni di cuore
564 replies since 28/11/2011
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