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Salve a tutti Probabilmente questa discussione è stata trattata in precedenza (anche se le mie ricerche non hanno avuto alcun esito ), ma quello che vi chiedo è: quali fattori possono influenzare la digeribilità di un impasto. Oggi un po' per moda un po' per tendenze salutiste sempre più sentite, si parla di farine di grani antichi, di lievitazioni sempre più lunghe, di bassissime quantità di lievito di birra e,naturalmente, di utilizzo del lievito madre. Io le ho tentate tutte ( faccio il pane da quasi un anno) ma alla fine se voglio mangiare una pagnotta morbida,gustosa ,che mi duri diversi giorni e digeribile, sono "arrivato" a impastare la farina Manitoba con una piccola parte di farina di grano saraceno (o qualche altro grano per un gusto diverso), acqua al 65% ,lievito di birra (il 5% sul peso della farina) e il licoli (il 20%), faccio lievitare per 3.30 ore circa e (a triplicazione del volume) informo. Ho provato ad usare quantità di lievito anche più grandi ed i tempi rimangono quasi (si accorciano leggermente ) uguali ed il pane risulta sempre digeribile. Alla fine vi chiedo se sto sbagliando qualcosa o se gran parte di quello che si dice è tutta fuffa e che si parla per sentito dire o per suggestione.
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