Confratelli Buon dì, sto leggendo i Vs. Post per trovare ispirazione perché voglio realizzare anche una immissione in cella di umidità. Sarà con l' ausilio di un generatore che sarà sicuramente posto esternamente per :
1 possibilità di metterlo e toglierlo velocemente
2 più pratico da caricare e o manutenzione
3 pensando a una possibile "produzione" sarà più facile renderlo a "norme di sicurezza"
4 renderlo quindi un "possibile accessorio" fornibile a parte (come del resto tutti i meccanismi sono fatti a mo' di accessori inseribili quando si vuole, sia il dispositivo x il calore e sia per il freddo )
Io invece sto cercando di lavorare al contrario. Nel senso identificare tutti i gruppi necessari per una grande cella fai da te - parte riscaldante - parte frigo - parte umida
Cercare di capire come si possono realizzare in modo semplice e architettare la cella a partire dalla camera interna per poi arrivare a tutto il popò di roba che servirà applicare all esterno.
Ho quasi capito come realizzare la parte frigo...mi rimane da capire come poter gestire il controllo del caldo e del freddo con una singola unità.
Per la mia piccola conoscenza ti posso dire che la parte calda e fredda la puoi controllare assieme con il 1.000 (come ho fatto io) e per l'umido con il suo "fratello" umidostato. Però l'altro ieri ho visto in internet una unico "coso" da ca 17 cm, un Po fatto a plancia, che conteneva tutti e 3 i controlli (a ca 35 euro). Appena posso controllo le connessioni elettriche possibili
Conosco il 1000 ma ancora non ho ben capito la pratica di gestione. Cioè, attualmente così come l ho interpretata fin ora, avrei:
- Parte calda: gestita con filo riscaldante - Parte frigo: cella di Peltier
e sono due sistemi diversi da gestire. Prima di tutto non capisco se potrei collegarli tutti e due direttamente al 1000 ma poi, esattamente come funziona? Cioè il sistema come riesce ad interpretare il fatto che la parte riscaldante deve funzionare tra i 18-26C e la parte fredda dai 4 ai 17C? Non so se mi son spiegato.
Esempio : io ho impostato 16* per maturare in massa l impasto diretto
Ho impostato poi 0,3* di "lasco-tolleranza". Significa che da 15,7 a 16,3 tutto tace.
Quando la T sale oltre i 16,3 si chiude il contatto del freddo (che io gestisco a 12 volt)
Mentre quando scende sotto i 15,3 si chiude il contatto del caldo (che io nel mio caso gestisco a 230 volt)
Per mia scelta il 1.000 l ho preso da 12 volt
Se hai piacere e se ti può essere utile ti possiamo mandare le foto del dietro del termostato e uno schizzo di come attaccare i conduttori Tranquillo, questa è la parte meno complicata
Quando la T sale oltre i 16,3 si chiude il contatto del freddo (che io gestisco a 12 volt)
Mentre quando scende sotto i 15,3 si chiude il contatto del caldo (che io nel mio caso gestisco a 230 volt) ..
Oh ecco, perfetto. Mi mancava questo tassello da capire, grazie.
1) Questi contatti come son fatti? Altri gingilli da attaccare agli impiantini del caldo e del freddo?
2) Chi gestisce la chiusura e apertura dei contatti in base al valore di riferimento che si sceglie?
Scusa ma la mia conoscenza di elettronica è davvero base, conosco alcuni principi base di funzionamento ma ignoro tutti gli accrocchi che possono esserci in commercio.
Immagina "il contatto" come un semplicissimo interruttore con 2 viti (quindi dietro al 1.000 trovi 2 viti per comandare il filo caldo a 230 volt) e 2 viti x comandare l alimentazione delle celle a 12 volt
Tutto senza ausilio di altri gingilli (tranne il trasformatore 230-12 volt che userai x le celle e per il display del 1.000)
.......fino ai 10 ampere !
Se metti + celle di peltier dobbiamo di conseguenza valutare il giusto alimentatore e magari mettere un relè ma cose fattibili
a cui collegare sia l impianto del freddo, l impianto del caldo e il 1000 per avere alimentazione. Poi al 1000 andranno collegati l impianto del freddo e del caldo per la gestione. Infine, da qualche parte dovrei anche metterci un interruttore generale di funzione ON/OFF
Questo alimentatore andrebbe collegato alla presa di corrente di casa.
In questo modo riesco a variare la temp tra 4C e 28C solo grazie alla gestione del 1000?
Ovviamente, dovrei anche capire quante celle e/o impianto mi serve per produrre 4C ma credo sia il punto meno importante. Mi basta sapere se ho capito bene.
Innanzitutto scusa se ti rispondo a spot ma sono con lo stand in fiera e quindi quando mi libero posso scrivere
Con l alimentatore alimenti il 1.000 (Se lo prendi a 12 volt) e il cinema del freddo (fino a 10a)
Il caldo lo attacchi alla 230 volt interrompendo un filo nei 2 morsetti del caldo sul 1.000
......per il discorso da 4*......... mi piacerebbe capire se qualcuno ha fatto qualche prova soddisfacente con peltier......??????
Mi puoi aggiornare su questo aspetto ?
....la mia esperienza con peltier è stata infelice. In un piccolo contenitore (borsa rigida termica da spiaggia) sono riuscito solo ad abbassare la T di 4* usando 2 celle di peltier da ca 55w cad (Se non ricordo male.......). 4* sono proprio pochini...... D' estate con 35*.....
Più che celle di Peltier, io andrei su un compressore da frigo! Soluzione poco elegante ma di gran lunga più economica e robusta. Se trovi un frigo vecchio ancora funzionante, tre quarti del lavoro è già bello fatto!
Non ti preoccupare per i tempi di risposta g3g3, apprezzo molto il tempo che mi stai dedicando.
Più che aggiornare ti posso dire che sul youtube ci sono molti video sulla cella di peltier e con una celletta riescono a registrare -17 con il pirometro. Si vede la celletta che si ghiaccia, letteralmente. Alla fine credo sia l unico vero stratagemma "portatile" da implementare su progetti come questo. Relativamente piccolo, facile da gestire, non troppo costoso e molto efficiente.
Guardati questi video giusto per conoscenza:
(impiantino per borsa termica rigida)
(questo utilizza anche pompe in stile raffreddamento liquido per pc)
CITAZIONE (g3g3 @ 2/3/2019, 14:23)
Il caldo lo attacchi alla 230 volt interrompendo un filo nei 2 morsetti del caldo sul 1.000
Si giusto è stato un errore da parte mia. Diciamo che cercavo il modo di collegare tutto ad una fonte portatile di alimentazione che avrei collocato nella cella e poi collegare la cella intera alla presa di casa. Più facile la gestione e meno sbattimenti tra cavi.
CITAZIONE (Bestiada @ 2/3/2019, 14:37)
Più che celle di Peltier, io andrei su un compressore da frigo! Soluzione poco elegante ma di gran lunga più economica e robusta. Se trovi un frigo vecchio ancora funzionante, tre quarti del lavoro è già bello fatto!
Si ci avevo pensato anche io ma l ho scartata perchè un frigo, per quanto vecchio, rimane sempre più grande di uno scatolone che dev essere grosso quanto un contenitore per l impasto.
Avevo visto anche l elemento gruppo frigo da solo, relativamente piccolo, ma non era proprio economico.
Inoltre, costruirsela cosi "rozza" un pò di fascino ce l ha
La cella di Peltier, a quanto ho visto, sicuramente raggiunge temperature molto fredde. Bisogna solo essere abili nel portar via calore dalla cella stessa. Più si riesce ad essere efficienti sotto quell aspetto e più fredda riuscirà a diventare l altro lato della cella.
Da quello che ho testato io questo freddo appena lo "asporti" fa fatica a "riformarsi" anche se il lato caldo viene raffreddato a dovere (con ventole)
Mi manca da provare un raffreddamento ad acqua
Da tempo ci sto pensando ma il tutto per essere economico dovrebbe avere l acqua a T ambiente per non sprecarne di fresca facendola continuamente scorrere dal rubinetto di casa.......
qualcuno ha fatto delle prove ottenendo un delta (riduzione) della T.A. di circa 20* , portando quindi un "vano" di circa cm 60x60x60, utilizzando peltier ?...... o un altro sistema che non sia un classico frigo ?