La gestione della pasta madre solida

Versione già conosciuta, ma testata e verificata

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    L'umile Cella di Notturno_Italiano

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    Ok, dopo alcune settimane di test e di misurazioni, per colpa del mio lievito "stanco", sono riuscito a venirne a capo e vi riferisco qui di seguito tutti i passaggi.

    Cominciamo dalla fine ed eccovi il programma di gestione con rinfreschi, tempi e modalità al bel completo.

    PASTA MADRE SOLIDA
    GESTIONE "LIBERA"

    (non al sacco e non in acqua)



    Allora, vediamo di capirci un pochino.

    Il lievito madre solido viene gestito, normalmente, in tre differenti modalità:

    1) al sacco (scuola milanese), con o senza legature di rinforzo;
    2) in acqua (scuola torinese)
    3) libero (scuola pigra, come me)

    Senza dilungarmi sulle prime due, che ho frequentato poco e che mi avevano abbastanza stremato, vi riferisco direttamente la terza, che è la mia attuale esperienza e che mi sembra (giudizio personale) la più comoda e soprattutto la migliore.

    RINFRESCHI DI MANTENIMENTO IN FORZA
    Se ne fa uno al giorno, al mattino.
    Si utilizza una farina di forza, con W 300-340

    Ingredienti:
    PM 100
    Farina 200
    Acqua 70-75

    Io impasto con la spirale e ci tengo a dirlo per due motivi:
    a) perché è pazzesco avere una macchina da 6 kg che impasta benissimo anche solo 370 grammi!
    b) perché ho potuto verificare che la spirale agisce in modo che la pasta ne risulta perfettamente omogenea e "spalmata" quasi come fosse stata passata ai cilindri e questo per me significa saltare il passaggio della cilindratura, che molti considerano utile. FIghissimo! (detto tra noi, ho anche provato a impastare con la planetaria, ma il risultato è pessimo: impasto poco omogeneo, incordatissimo e difficile da maneggiare)

    OK, detto questo, veniamo alla PM e parliamone

    Una buona PMS (Pasta Madre Solida) deve agire mediante due diverse tipologie di acidità: acetica e lattica.

    In teoria, i grandi maestri dicono che andrebbero tenute in rapporto di 1:3 (una parte di acetica e tre di lattica), ma oggettivamente è un'info abbastanza difficile da gestire perché non c'è un modo "semplice" per misurare le due tipologie di acidità e verificarne il corretto rapporto.

    Possiamo solo sniffare e valutare "a naso". Non è poco, ma nemmeno appare un metodo troppo scientifico, no? :D

    A me era successa una cosa assai fastidiosa: il mio LM si era "girato" completamente al lattico e l'acetico era del tutto scomparso.

    Effettivamente è stata colpa mia: rinfrescavo di continuo 2 o 3 volte al giorno e lo tenevo sempre e solo a 28°: un suicidio!

    Risultato: il lievito era sempre meno performante: ottimo profumo, ma scarsa performance... una schifezza. Il panettone usciva bene, si, ma non era mai al top... al 100%.. e non andava mica bene...

    Il PH restava sempre altino, superiore a quello ottimale e non riuscivo ad abbassarlo.

    Quindi, lievito poco acido e troppo sbilanciato al lattico.

    In un video avevo anche visto un tizio che diceva: se il tuo PH è un pochino troppo alto, per abbassarlo ti basta tenere il lievito a 28° per qualche minuto.

    L'ho fatto e aveva subito funzionato, con mia somma gioia, pensavo di aver scoperto l'america, marte e l'acqua calda, tutti assieme!

    Ma poi, poco alla volta, ogni volta i minuti "di correzione del PH", sono via via aumentati... e il risultato è stato che ogni giorno i tempi di rinfresco slittavano sempre più tardi.

    No, non andava bene come soluzione "quotidiana".

    Studia che ti ristudia, ho scoperto che ci sono tecniche che possono favorire l'acidità lattica o quella acetica, e ve le dico subito:

    AZIONI CHE AUMENTANO L'ACIDITA' LATTICA:
    - aumento della temperatura di mantenimento
    - aumento dell'idratazione
    -aumento della lavorazione in macchina

    AZIONI CHE AUMENTANO L'ACIDITA' ACETICA:
    - abbassamento della temperatura di mantenimento
    - riduzione dell'idratazione
    - riduzione della lavorazione in macchina

    Questa bella elencazione mi ha molto aiutato e ho cominciato a capire delle cosucce importanti, eh... ossia: se ho un lievito da gestire, posso fargli passare alcune ore a 17-18° per facilitare l'acidità acetica e poi alcune ore (se necessario) a 28° per stimolare l'acidità lattica.

    Questa scoperta della fisica newtoniana mi ha tenuto sveglio la notte, a pensare come programmare i tempi...

    In pratica, dovevo ridurre/azzerare i tempi di gestione a 28° e aumentare quelli a 17°, almeno per tutto il tempo in cui io devo solo "mantenere" il lievito madre, senza previsione di utilizzo a breve.

    Ovviamente, almeno una volta a settimana devo fargli fare uno o due passaggi a 28° per tirare sù la l. lattica che altrimenti a lungo andare me la giocherei.

    E così, prova dopo prova, misurazione dopo misurazione, ho prima ridotto a sole 4 ore il tempo a 28°, lasciando a 20h il tempo a 17° e infine ho tolto anche le ultime 4h a 28° e ho mantenuto sempre il lievito a 17-18°

    ATTENZIONE: questa soluzione non va tenuta troppo a lungo, perché altrimenti il lievito si sbilancia troppo verso l'acetico. Ogni settimana fargli fare almeno un passaggio di 4h a 28° per tirare sù e mantenere la l. lattica.


    Tutto questo va poi sposato con la quantità di acidità che deve essere riscontrata nel nostro lievito.

    E quindi un bel segnone della croce e via all'acquisto del phmetro della Hanna, nato per semi-solidi (si, gli impasti) e molto preciso e fighettissimo, che trasmette via bt al cellulare. Faccio un figurone spaziale con quel cosetto appeso al collo come fosse lo stetoscopio di un mediconzolo fanatichello.

    :D

    Ok... ma quali sono i valori corretti del nostro lievito?

    Beh, considerate che il massimo esperto della storia di lievito naturale si chiama Giambattista Montanari (al cui solo risuonar del nome mi genufletto a capo chino), che ha pubblicato centinaia di lavori sulle maggiori riviste scientifiche e un paio di volumi fondamentali sul lievito madre, il più noto dei quali si chiama "4.1".

    Ciò detto, secondo voi quale dev'essere il valore corretto di esercizio del nostro lievito madre??? :rolleyes: :D

    Bene, così sappiamo da dove cominciare e soprattutto dove arrivare.

    Le cose si complicano appena un pochino quando si tratta di misurare il PH del nostro lievito nelle fasi diverse di gestione. Le più importanti sono:

    1) ph del lievito al risveglio mattutino, dopo la notte a 17°
    2) ph del lievito dopo la lievitazione a 28°

    Ebbene, il valore di 1) deve attestarsi poco sotto il 4,00. Quindi 3,97-3,98 andranno benissimo.

    Il valore di 2) deve stare tra 4,10 e 4,30

    4.1 insomma.

    :D

    Riassumendo, per tutto coloro che hanno saltato a pie' pari le mie farneticazioni e vogliono leggersi solo l'essenziale, ecco le mie

    CONCLUSIONI


    Ore 8,00 si prende il lievito dalla cella fredda (a 17-18°) (PH3.97-3.99) e si spezzetta e si procede col bagnetto. Io non uso temperature specifiche e nemmeno metto zuccheri nell'acqua. Per adesso sta andando bene... tutto bene
    Ore 8:15-8:30 si procede al rinfresco come segue:
    PM g.100
    Farina forte W350 g.200
    Acqua g.70

    Io impasto in spirale (come detto) per una decina di minuti e tiro fuori la pasta molto bella e liscia, taglio a croce e via in cella a 17-18° fino al giorno dopo

    FINE DELLE ATTIVITA' DI MANTENIMENTO SEMPLICE

    Con questo sistema il vostro lievito sarà sempre in ottime condizioni. (più avanti descrivo il rinfresco aggiuntivo a 28°, da farsi una volta/settimana)

    MANTENIMENTO E PANETTONE
    RINFRESCO MATTUTINO (dopo la nottata)
    Ore 8:15-8:30 si procede al rinfresco come segue:
    PM g.100
    Farina forte W350 g.200
    Acqua g.70

    Poi si prendono 100g di lievito rinfrescato e si mettono in cella a 17-18° per il giorno dopo.

    Altri 270g si rinfrescano così:

    RINFRESCO PER IL PANETTONE
    PM g.270
    Farina forte (W350) g.270
    Acqua g.100

    Solito giro in spirale e via a 28° per 3,5 ore (a fine lievitazione il PH dovrà essere 4.1)

    Così avremo DUE MASSE:
    1) piccola per il giorno dopo;
    2) grande (640 grammi) da utilizzare nel panettone. Ovviamente, se fossero troppi potete tranquillamente modificare le quantità.

    Come dicevo prima, ogni tanto è preferibile far fare tutti e due i rinfreschi anche al lievito da mantenere semplicemente, così si attiva anche la l. lattica e non solo quella acetica.

    Ok, volevo dirvi che con questo sistema, io adesso faccio solo un rinfresco al giorno (salvo che non debba fare il panettone) e non è nemmeno faticoso e lungo. Cinque minuti e via.

    Ma potrebbe anche capitare che vogliate prendervi una pausa dalla gestione del lievito (vacanze, accidenti vari, ecc...) e si può fare tranquillamente.

    SOLUZIONE VACANZA BREVE:

    Fate il solito rinfresco con il bagnetto e poi mettete in frigo. Per due o tre giorni resterà perfetta e semplicemente un pochino rallentata.

    SOLUZIONE VACANZA LUNGA:
    Prendete il lievito maturo e già rinfrescato e lievitato e impastatelo in planetaria con pari quantità di farina forte. Poi passate il tutto all'essiccatore fino a ottenere uno sfarinato perfettamente asciutto e privo di umidità.
    Mettetelo sottovuoto e ponetelo in freezer
    SI CONSERVA ANCHE FINO A UN ANNO

    Per riprenderlo, fare qualche rinfresco per qualche giorno di seguito

    Ecco tutto

    Ora tocca a voi

    :D

    Edited by Notturno Italiano - 28/1/2022, 16:34
     
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    Discussione esgerata questa!
     
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    No dai, questa mi piace... farneticazioni incluse..
    D'altronde io mi sono affidata al "pigro-libero" per quasi 14 anni, ma senza queste basi di misurazione.
    Niente, insomma mi devo comprare pure 'st'altro ammennicolo (pHmetro!?!)

    Prima mi do una letta al libro e poi semmai, capitolo.
    Grazie Capooooo!!!
     
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    Si, ma le misurazioni possono servire soprattutto se hai problemi con il lievito.

    Altrimenti non comprare nulla! Quelli buoni costano cari e quelli non buoni sono economici, ma..... NON buoni.

    :)
     
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    Eh, grazie, infatti lo so e 250€ non ce li voglio proprio spendere.
    Più per un curiosità per confrontare con i miei 5 sensi :lol: avevo adocchiato questo.

    Non vale la pena?
     
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    La vecchia saggia c’è di meglio a prezzi similari…e comunque il phmetro ti da la misura del ph generale senza ovviamente distinguere tra acetico e lattico
     
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    CITAZIONE (Billykid591 @ 30/1/2022, 11:51) 
    La vecchia saggia c’è di meglio a prezzi similari…e comunque il phmetro ti da la misura del ph generale senza ovviamente distinguere tra acetico e lattico

    La cosa importante è sceglierne uno per i solidi e semi solidi... quelli che costano pochissimo sono generalmente solo per i liquidi.
    ...
    Si grazie... questo te l'ho detto io la volta scorsa :lol: :D :lol:
    ... ma per gli altri fai bene, repetita iuvant
    ;)
     
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7 replies since 28/1/2022, 13:03   599 views
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