La Confraternita della Pizza

Posts written by Notturno Italiano

  1. .
    Belli davvero, Pescato'!!!

    Quanto vorrei organizzarmi per farli.... meriterebbero con tutto il cuore...
  2. .




    IL RIGENERO


    Che cos'è, a che cosa serve, quando serve e quali sono tempi e modalità.
    PREMESSA
    L'attività di corretta formazione del glutine è base (ma anche scopo) di tutto il processo di impastamento.
    Il glutine è essenziale, serve a trattenere i gas della lievitazione e quindi è importantissimo formarlo e farlo correttamente.
    Si sviluppa principalmente nella fase iniziale, quella (appunto) di impastamento e si ottiene immettendo energia nell'impasto (a mano, con le pieghe o anche con le macchine).
    Più energia immettiamo (e per più tempo lo facciamo) e più il glutine si forma e acquista una struttura sempre più tesa e solida.
    L'energia immessa, infatti, porterà alla formazione di un numero sempre maggiore di “ponti disolfuro” che collegheranno tra loro le molecole di glutine fino a renderlo come una maglia, fitta e forte.
    Ogni volta che si formerà uno di questi ponti disolfuro, al suo interno verrà richiamata una molecola di acqua, necessaria perché si perfezioni la formazione del ponte stesso e questo è il motivo per cui, quando si procede con l'azione di impastamento, l'impasto diventa sempre meno umido, risultando sempre più asciutto, sodo e coeso.
    L'umidità iniziale, tutta quell'acqua, non sarà sparita, non sarà evaporata, ma resterà nell'impasto, come fosse “catturata” all'interno dei ponti disolfuro.
    Col passare del tempo, poi, il glutine perderà progressivamente quella struttura e si rilasserà, i ponti disolfuro non reggeranno in eterno e cominceranno a saltare, a sciogliersi progressivamente, a partire dai primi minuti e poi successivamente nell'arco di alcune ore.
    E ogni volta che un ponte salta, quella molecola di acqua (inizialmente incorporata nel ponte) si libererà e tornerà disponibile nell'impasto, che tornerà ad essere rilassato, si, ma anche umido (quante volte ci sarà capitato... vero?).
    Ecco spiegato perché l'impasto muta aspetto e struttura e spesso (soprattutto durante l'apretto) partiamo con panielli belli tondi, sodi e asciutti e poi, dopo poche ore, li ritroviamo rilassati, bassi e a volte anche lucidi di umidità.
    E' successo che abbiamo formato troppo poco il glutine oppure che abbiamo lasciato passare troppo tempo dalla sua formatura iniziale.
    Se questo accade, una soluzione possibile è il “rigenero” dei panielli.
    CHE COS'E'
    Il rigenero è un'azione di nuova formatura del glutine, fatta quando il glutine ha perso parte della sua struttura e appare inadeguato a reggere per le successive ore di lievitazione.
    A CHE COSA SERVE
    A questo punto appare intuitivo: serve a riformare una maglia glutinica troppo rilassata.
    QUANDO FARLO – TEMPI E MODALITA'
    E questa è una faccenda meno facile del previsto.
    Infatti, se riformare il glutine è faccenda abbastanza semplice, si pone anche il problema di farlo correttamente in base AL TEMPO che ci separa dalla successiva fase di stesura-condimento-cottura.
    Se questa ultima fase di tempo è troppo breve correremo il rischio di formare TROPPO il glutine e di rendere difficile quella successiva fase di stesura.
    La pizza sarà difficile da stendere, il paniello diventerà ELASTICO (ossia tenderà a tornare indietro), fino al punto che si potrebbero causare delle rotture, degli strappi nella pizza...
    Ma non solo, anche al morso le conseguenze saranno sensibili, con una sensazione di “gomma” fastidiosissima che è la vera nemica della pizza napoletana.
    E quindi, se il rigenero si renderà necessario, dovremo valutarne il grado anche e soprattutto in relazione al tempo che manca prima della stesura.
    Se ne mancherà poco (tipo un'ora) dovremo farlo con estrema delicatezza, ri-formando il glutine con garbo e senza esagerare (es: formatura “a saccottino”).
    Se, invece, dovesse mancare più tempo (es: la pizzata si rimanda, allora io rigenero e metto tutto in frigo per il giorno dopo), in questo caso potrò, invece, agire con più decisione e ri-formare meglio la struttura di quel glutine.
    Molti anni fa, sul nostro forum, in tanti ci innamorammo del rigenero, che portava di solito, bellissime pizze, con una bella mako, ecc... e pensammo che fosse una tecnica quasi “miracolosa”.
    In realtà era merito, forse, più dell'aumento del processo di maturazione e lievitazione che non del rigenero in se stesso.

    ULTIME ANNOTAZIONI


    La proteàsi
    La domanda che potrebbe sorgere è: ma quante volte posso fare e rifare il rigenero? Quanto regge il glutine a furia di farlo e rifarlo?
    La risposta sta in due elementi:
    la forza della farina (ossia QUANTO GLUTINE essa contenga);
    l'attività enzimatica di quell'impasto.Il punto 1) è facile da capire. Più glutine = più disponibilità della struttura.
    Il punto 2), invece, è critico, perché il glutine viene progressivamente degradato e distrutto dagli enzimi della proteàsi.
    Non viene semplicemente sciolto il ponte disolfuro, ma proprio l'intera struttura del glutine, la molecola stessa, viene distrutta e trasformata in molecole più semplici: gli amminoacidi, che non hanno più la capacità di strutturarsi che aveva il glutine.
    Quindi, il glutine potrà essere formato e ri-formato (con anche molti rigeneri) fino a quando la proteàsi non lo distruggerà.
    L'alta idratazione
    Tutto quanto sin qui detto, vale certamente per la pizza napoletana, dove il glutine provoca la gommosità e va tenuto sempre sotto controllo.
    Ma per gli impasti ad alta idratazione la faccenda cambia.
    L'alta idratazione richiede che il glutine di formi al massimo, proprio perché è lui che trattiene l'acqua e la incorpora al suo interno e così asciuga l'impasto.
    Ma anche perché se ben formato, quel glutine tratterrà correttamente tutti i gas che riusciremo a formare e il nostro impasto da pizza potrà finalmente diventare:
    asciutto;
    composto e maneggiabile;
    estensibile.
    Se non formeremo bene il glutine, ci ritroveremo un vero disastro: una pizza umidiccia, così “sciolta” da sembrare liquida, che non potremo sollevare e maneggiare, che ci “colerà” tra le dita e che in cottura resterà bassa, non tratterrà i gas e si romperà facilmente.
    Quindi, per l'alta idratazione, dovremo formare il glutine al massimo e soprattutto dovremo programmare che la lievitazione desiderata si sviluppi ENTRO IL TEMPO DI DURATA DEL GLUTINE che avremo formato!
    Viva la pizza, sempre.
  3. .
    ehehehe, mi hai fatto ricordare che il forno della Pia aveva una normale bocca ad arco, diciamo largo 50 cm (??? boh...) però le teglie erano 80-100 cm di diametro e non ci sarebbero mai entrate, sicché avevano praticato delle àsole alla base dei due lati....

    Genio italico

    :D
  4. .
    CITAZIONE (mela67 @ 7/1/2024, 15:14) 
    ma lo sai che non l'ho mai assaggiata?? mi hai fatto venire fantasia :-)

    Ma si che l'ha assaggiata.... ma tanti anni fa.... in liguria... a Sarzana, per la precisione.

    Passammo una bellissima serata seduti ai tavolini di LA PIA... a mangiare farinata insieme a Pia, Gigi e il pargoletto (all'epoca).

    Mi ricordo ancora le teglie immense di rame.... bellissime!
  5. .
    CITAZIONE (DaneelOlivaw @ 8/1/2024, 21:16) 
    Dai caratteri direi materiale prodotto in Cina.
    Si, lo so, viene tutto da lì, ma quei caratteri vogliono dire che non sono un componente occidentale, ma prodotto là.

    Si, certo!

    Il mio amico prende tutto su aliexpress
  6. .
    pid%20candy
    CITAZIONE (Andrea_friz @ 8/1/2024, 18:28) 
    Si si prova a mandarmi le foto o se si legge da qualche parte il modello ... Grazieeee

    Sono semplicissimi da utilizzare... nessuna programmazione (come accade coi veri PID).

    Sembra più che altro una sorta di STC-1000, sai....

    Però il risultato è mostruoso.

    Domani faccio un test e vedrete che robetta.
  7. .
    CITAZIONE (Billykid591 @ 8/1/2024, 15:16) 
    Non per carpire i tuoi segreti ma la stesura come la fai ?

    Ipertradizionale.

    Prima schiaccio i bordi e poi digito sul centro.
  8. .
    20240108_143113

    20240108_143111

    20240108_143003

    20240108_143001

    20240108_142854

    20240108_142846

    20240108_142845

    20240108_142843

    20240108_142039

    20240108_142035

    20240108_141809

    20240108_141807

    20240108_141801

    20240108_141757

    20240108_141754

    20240108_141751

    20240108_141749

    20240108_141613

    20240108_141604

    20240108_1416040

    20240108_141602

    20240108_141558

    20240108_141556

    20240108_141553

    20240108_141550
  9. .
    Mi dispiace.... se vuoi ti faccio qualche foto dettagliata dei pid

    So che sono "minimalisti" e che non hanno tutte le possibili programmazioni dei classici pid.... ma so anche che costano un piffero... :D

    Guarda... questo forno, inizialmente desolante e da buttare (dico sul serio.... era inutilizzabile) adesso è diventato un mostro
  10. .
    CITAZIONE (Il pescatore innamorato @ 8/1/2024, 08:01) 
    Biga di qua,biga di la,poi 48-72h,puntata,appretto....in 3-4h fai tutto e con risultati eccellenti...Conviene fare quello che faccio io!?Io dico di no..

    A me basterebbe che si ammettesse l'esistenza di strade alternative.

    Non mi interessa "vincere" o dire che "il diretto è migliore".... no.

    Mi basterebbe leggere che la biga non è questa manna dal cielo o risorsa mostruosa....

    Ma voi non immaginate nemmeno le caxxate che scrivono in difesa della biga!

    E' più facile

    Ha più acidità

    Più profumi e sapori (e vorrei proprio vedere SE li riconoscono in una pizza EVA o semplicemente tonno e cipolla... ma va là...

    Più alveolatura: no, questo non possono dirlo più, grazie alle foto.... :D

    Insomma, c'è una resistenza proprio MENTALE all'idea che la biga serva a poco/nulla.

    E' questo che mi irrita. Pongono paletti mentali a se stessi e poi partono in difesa di chissà quale "valore etico" (???)

    Guarda, mi sto convincendo sempre di più che molta di questa resistenza derivi dagli interessi di bottega di qualche raggruppamento, che trae benefici economici dalla vendita di app e dalla esistenza stessa della biga.

    E concludo con questa bella citazione:

    "Ma io sono fiero del mio sognare
    Di questo eterno mio incespicare
    E ridi in faccia a quello che cerchi e che mai avrai"


    :)

    Alla fin fine l'evidenza varrà pur ben qualcosa, no?

    :)
  11. .
    figo!!!!!
  12. .
    stasera1

    stasera2

    Ricetta super collaudata

    in 3 ore fai questo:

    Idro 85%
    Olio evo 5%
    Farina Caputo Nuvola Super g1.000
    Acqua 850
    Olio 50
    LdB 12
    Sale 35

    Puntata 1 ora a 28°
    Staglio e apretto 40 min a 24°

    Forno #Macteovens
  13. .
    CITAZIONE (Andrea_friz @ 7/1/2024, 17:56) 
    Ciao. Io ho comprato la cucina con piano in quarzo circa 10 anni fa, la mia è come nuova assolutamente non porosa e devo dire perfetta per gli impasti.
    Non ho mai provato l'acciaio ma di sicuro meglio del laminato e del marmo che ho testato su cucine di amici.

    Ciao Andrea :*
  14. .
    CITAZIONE (Billykid591 @ 7/1/2024, 17:01) 
    Strano questa incostanza nel controllo temperatura io ho un aeg pirolitico che arriva a 300 gradi testato con un termometro a sonda inkbird esterno settato a 150 gradi in ventilato (per i panettoni) e varia da 146 a 152….direi buono….comunque gran lavoro…..per caso ha cambiato le resistenze o solo le sonde e il controllo?

    Si, guarda... un incubo pazzesco.... temperatura fuori controllo assolutamente.... e la cosa accadeva con ENTRAMBI i forni.... pensa te... 600€ da buttare

    Ha cambiato sonde e pid

    Un piffero di spesa ma una resa immensa
27825 replies since 10/3/2011
.