Sono Ustica61, artefice artigiano dei manufatti in legno di Usticalab.
Non scrivo più da circa da tre anni, forse più e molti di voi, neanche sanno chi sono giustamente.
Mi trovo a scrivere per ringraziare tutti quegli utenti che ancora si rivolgono a me dopo tre anni dalla chiusura ufficiale di Usticalab. Mi ritrovo a dover ricordare che appunto e purtroppo, Usticalab ha da tempo terminato le proprie produzioni ma è impressionante la continua richiesta di informazioni relative alle pale e agli accessori che fornivo grazie alla Confraternita della Pizza nelle vesti di Ettore, suo fondatore e mio alleato nel portare avanti la mia attività artigiana, richieste che tutt'ora continuano ad arrivarmi copiose. Felice di aver lasciato un evidente "segno positivo", a malincuore mi sento, per correttezza, di comunicare nuovamente il termine delle produzioni di Usticalab.
Approfitto dell'occasione per salutare tutti, indistintamente ma soprattutto e doverosamente, i "vecchietti del forum", che come me, hanno contribuito alla crescita di questa meravigliosa aggregazione di pazzi che ha saputo arrivare dove è arrivato. Rita e Ettore, Chiara e La Dany in particolare ma sarebbero troppi quanti sarebbe giusto salutare, saluto loro per tutti vedendoli sempre "in prima linea".
Un abbraccio a tutti e, mi raccomando, sfornate sempre ma soprattutto divertendovi ... le pizze vengono meglio 😁
ecco vedi, a questo "evento" proprio mi dispiace non esserci ... non mi sono allontanato dalla Confraternita, mi sono preso una lunga pausa è vero e la colpa non è di nessuno, solo della vita, è capitato ma i Focacciari, sono riuscito a conoscerli, poco ma li ho conosciuti per 2 Convention di seguito ... ragazzi, che dire? è sufficiente dire che sono felice per voi e che vi auguro ogni bene? siete due persone splendide e spero di rincontrarvi prima o poi ...
bene gente, ora Usticalab non esiste veramente più. ieri ho dato la mia ultima pala ... ora tenetele con cura e soprattutto leggete i consigli che vi ho dato per farle durare di più e soprattutto penso che pian piano mi rivedrete nelle antiche vesti di pizzaiolo casalingo ...
P.S. per chi non lo trova più e un pò per tutti in generale, alcuni piccoli miei consigli per la cura delle pale in legno
La manutenzione della pala (o della madia) è molto semplice. Dopo l'uso va sciacquata con poca acqua appena tiepida senza detersivo e fatta asciugare per bene in verticale. La pala va riposta sempre in verticale o di taglio, all'ombra e lontana da fonti di calore. Questo per ridurre la naturale tendenza all' imbarcamento. Con l'uso sarà normale un leggero movimento del legno (acqua/calore) ma sarà minimo se seguirete queste indicazioni. La setosità del legno diminuirà al primo lavaggio ma non è deficitaria per lo scivolamento, si riacquista carteggiando le parti con carta vetrata n° 220/240, ma questa operazione va fatta solo ogni tanto e sempre carteggiando lungo la venatura del legno. E' normale che nei punti di incollaggio della pala, specialmente sulla punta dove lo spessore è ridotto, si verifichino dei “ritiri del legno” che danno luogo a una fessurazione minima. Questo è dovuto soprattutto al notevole shock termico che il legno subisce ma dopo un po' di tempo questa fessurazione si stabilizza. Consiglio perciò una certa rapidità nell'infornare. Inizialmente è chiaro che più si usa la pala e più potrebbe accentuarsi la fessurazione. Mentre, la eventuale sensazione di scalino tra le parti incollate, anche dopo un breve periodo dal ricevimento, è dovuta alle condizioni di umidità relativa dell'aria diverse dal luogo di costruzione. Queste anomalie non sono dovute a imperizia costruttiva ma semplicemente perchè il legno è vivo e si muove naturalmente a seguito delle condizioni climatiche che trova, soprattutto quando lasciato al naturale e non verniciato. ogni pala fa storia a sé. Per ripristinare queste “normali” movimento del legno, dopo aver fatto trascorrere almeno 3/4 mesi e aver utilizzato più volte la pala, ho creato un tutorial presente nel forum. lo scalino si potrà eliminarlo con una semplice carteggiata tramite levigatrice.
Volendo dare un ulteriore protezione nel tempo, si può passare dell'olio di vaselina bianco per uso alimentare che si trova in farmacia o nei negozi di ferramenta. Strofinare energicamente poco olio con un panno di cotone fino a completo assorbimento, questo fino a che il legno “rifiuterà” ulteriore olio. Nel tempo l'olio tenderà a asciugarsi e l'operazione andrà ripetuta.